Il movimento studentesco in piazza a Sassari per la Palestina
8 Giugno 2025[red]
Martedì 10 giugno, l’Assemblea Studentesca per la Palestina tornerà in Piazza del Comune per manifestare la propria solidarietà con il popolo palestinese.
Gli studenti e le studentesse si troveranno davanti a Palazzo Ducale alle ore 17:00, e leggeranno una lettera da consegnare al Sindaco e ai membri del Consiglio Comunale in cui saranno espresse cinque richieste al Comune di Sassari. La prima è il riconoscimento dello Stato di Palestina, come già avvenuto recentemente in altri comuni italiani, come Napoli e Bari. La seconda è l’adesione del Consiglio Comunale alla campagna di boicottaggio promossa dal movimento Boycott, Disinvest, Sanction, un movimento che si occupa di denunciare e segnalare gli enti e le attività che sono compromesse nell’occupazione di Israele in Palestina. La terza richiesta è che lo striscione che recita “cessate il fuoco” venga sostituito con uno striscione che dica “Stop genocidio” ed esibisca i colori della bandiera palestinese. “Il cessate il fuoco stipulato tra Palestina e Israele il 18 gennaio 2025 è stato violato innumerevoli volte. Ancora adesso Israele sta continuando il genocidio del popolo palestinese senza alcuna pressione da parte della comunità internazionale. È ora invece di prendere posizione anche qui a Sassari, e dire che siamo contro il genocidio compiuto da Israele. Gli striscioni appesi su Palazzo Ducale, Palazzo della Provincia e Università sono anacronistici e vanno cambiati subito. È sorprendente che dopo sei mesi ancora non si siano cambiati” affermano gli studenti.
La quarta richiesta portata avanti dall’Assemblea Studentesca è quella di appendere una bandiera palestinese sul palazzo del Comune, in solidarietà col popolo palestinese. Infine, la quinta richiesta è quella di organizzare una tavola rotonda con Comune di Sassari, cittadinanza e Università di Sassari affinché si analizzino e discutano i rapporti che esistono tra UNISS, l’azienda produttrice di armi Leonardo S.p.A. e l’Università di Sassari. “Abbiamo chiesto più volte al Rettore Gavino Mariotti di dialogare con noi per capire quali sono i rapporti con Leonardo S.p.A., la Brigata Sassari e l’Università e abbiamo sempre denunciato la militarizzazione della nostra istruzione e del nostro sapere. Ma il Rettore ci ha sempre chiuso le porte del dialogo. Ora chiediamo al Sindaco, in quanto rappresentante della Città di Sassari, di agevolare il dialogo con il Rettore e di sostenere la nostra lotta contro la militarizzazione dell’università e la complicità della nostra istruzione nel genocidio del popolo palestinese.”
L’Assemblea Studentesca conclude con un appello chiaro al Comune: “Siamo fiduciose che il Sindaco ci dedicherà la sua attenzione, viste le prese di posizione che i comuni e le regioni in Italia stanno prendendo nelle ultime settimane. Chiediamo che anche Sassari si allinei con chi non vuole più avere rapporti con chi sta commettendo il genocidio più documentato e più ignorato della storia umana”.