La mobilità sostenibile secondo Efisio Farigu della Fiab di Cagliari
16 Settembre 2025[Rita Atzeri]
Parlare di mobilità sostenibile è un imperativo per i tanti consapevoli e preoccupati per le conseguenze del cambiamento climatico in atto.
Ma cosa si intende esattamente per mobilità sostenibile e chi si impegna a promuoverla effettivamente? La mobilità sostenibile è un insieme di soluzioni per il trasporto che mirano a soddisfare i bisogni di mobilità attuali senza compromettere quelli delle generazioni future, riducendo al minimo l’impatto ambientale e migliorando la qualità della vita. La mobilità sostenibile include, di conseguenza, l’uso di mezzi ecologici come biciclette, trasporti pubblici e veicoli elettrici, insieme a pratiche innovative come il car sharing e bike sharing, il tutto finalizzato a creare un sistema di trasporti più efficiente, equo e integrato.
Gli obiettivi principali della messa in atto dei principi di mobilità sostenibile possono essere riassunti in pochi ma fondamentali punti: diminuire le emissioni di gas serra, l’inquinamento atmosferico e il rumore, che derivano principalmente dai veicoli a combustione interna; rendere le città più vivibili, meno congestionate dal traffico e più accessibili, promuovendo al contempo stili di vita attivi; assicurare che i sistemi di trasporto siano sostenibili anche dal punto di vista economico e che rispondano ai bisogni sociali.
Obiettivi che sulla carta figurano tra quelli da raggiungere anche per le amministrazioni comunali dell’area metropolitana di Cagliari, che vogliono essere virtuose, ma che spesso poco o nulla fanno per il loro raggiungimento. Ne parliamo con Efisio Farigu, socio e membro attivo della Fiab, federazione italiana ambiente e bicicletta.
Efisio da quanto tempo sei socio Fiab? Come descriveresti l’associazione ed i suoi obiettivi ad un neofita?
Sono socio Fiab dal 2007. FIAB è l’Associazione ambientalista che promuove l’uso della bici per la mobilità quotidiana e per il tempo libero, tutela i diritti dei ciclisti, rivendica lo sviluppo di una mobilità sostenibile e sicura.
La Fiab si è sempre impegnata a favore della mobilità sostenibile. Cosa si cela dietro questa espressione? Quando la mobilità può dirsi sostenibile e per chi?
La bici non consuma e non produce emissioni, non ingombra e non fa rumore: è un mezzo ecologico per definizione e ad alta efficienza energetica. La bicicletta migliora il traffico, l’ambiente, la salute e l’umore. La sostenibilità è per tutti, una bici in più è una auto in meno quindi meno traffico e un parcheggio in meno.
Ritieni che nell’area metropolitana la mobilità sia sostenibile?
Penso proprio di no, abbiamo 70 auto per cento abitanti. Quindi traffico, inquinamento, piazze e strade occupate da auto. Pendolarismo verso Cagliari basato in gran parte su uso auto quasi sempre con un solo passeggero.
Cosa si potrebbe fare per migliorarla?
Incrementare il trasporto pubblico, realizzare ciclabili sicure tra periferie, comuni vicini e centro Cagliari. E poi politiche diverse sul parcheggio a Cagliari che prevedano costi alti nel centro città, così da rendere più conveniente l’uso dei mezzi pubblici. Aggiungo la realizzazione dei parcheggi di scambio sulla SS554 e sulle altre strade di accesso a Cagliari. E in conclusione sarebbe utile far diventare la linea ferroviaria come una metropolitana, da Decimomannu a Cagliari, con parcheggi di scambio e ciclostazioni alle fermate dei comuni attraversati.
Come valuti lo stato delle piste ciclabili tra Quartu, Quartucciu, Selargius, Monserrato e Cagliari?
All’interno dei vari comuni sono presenti diverse ciclabile ma incredibilmente non sono continue e collegate tra loro. Di conseguenza poco utilizzate.
Quali sono le ragioni per incentivare l’uso della bici?
Sicuramente avere meno auto in circolazione, l’uso maggiore della bici non risolve i problemi ma sicuramente li diminuisce.
L’interlocuzione con le amministrazioni com’è?
A Quartu è buona, a Quartucciu è buona ma inconcludente. Anche con Selargius abbiamo una buona interlocuzione e tra l’altro l’amministrazione sta realizzando una pista ciclabile a doppio senso da is Pontis Paris a Paluna alla fermata della metropolitana. A Cagliari l’interlocuzione è sempre stata pessima. Monserrato non pervenuta.
A Quartucciu al semaforo di via Rosselli direzione Quartu, sul lato destro venendo da Selargius, ci sono delle postazioni per bici elettriche che non hanno mai funzionato. Sai nulla di questo progetto?
Fa parte di un progetto fallimentare di bike sharing. Questo funziona solo se le stazioni sono distribuite capillarmente nel territorio e cosa non banale siano collegate da percorsi sicuri. Il nostro invito alle amministrazioni è quello di creare un tavolo di confronto serio con le associazioni che si occupano di promuovere la mobilità sostenibile, prendere nota delle loro proposte e stanziare i fondi necessari a realizzarle entro e non oltre i due anni di tempo. Sarebbe inoltre auspicabile che la realizzazione di questi progetti fosse coerente con tutta la politica di tutela della salute delle cittadine e dei cittadini e di tutela e difesa del territorio.
Le amministrazioni locali non possono ipotecare il futuro dei cittadini e delle cittadine continuando a consumare suolo o mettendo in essere impianti che compromettono la salubrità dei luoghi (leggi ampliamento del centro commerciale Le Vele di Quartucciu, BESS, batteria di accumulo sempre nell’agro di Quartucciu).