Al Ard Doc Film Festival

10 Marzo 2015
AL-ARD
Anna Maria Brancato

L’appuntamento tra Cagliari e il festival del cinema arabo – palestinese Al Ard Doc Film Festival organizzato dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina si rinnova e giunge alla sua dodicesima edizione. Rimandato di qualche mese a causa dell’attività dell’associazione impegnata a dar risonanza ai tragici eventi che hanno colpito Gaza e la Cisgiordania nell’ultima metà dell’anno passato, il Festival si aprirà mercoledì 18 marzo alle ore 16.00 presso i locali della Cineteca Sarda a Cagliari, in continuità con le iniziative appena concluse all’interno della Settimana contro l’Apartheid israeliano.

Quattro giorni di proiezioni con numerose novità cinematografiche riguardanti non solo la Palestina ma il mondo arabo in generale, i documentari spazieranno tra vari Paesi e tematiche, toccando questioni culturali, religiose, sociali o prettamente politiche.

Il problema dei profughi, per esempio, viene trattato ampiamente da film provenienti dal Libano e dai campi Sahrawi; sarà presente anche l’Algeria con un interessante documentario sul ruolo delle donne durante la Resistenza.  La Siria e il Golan trovano il loro spazio accanto alle immancabili proposte arrivate da Gaza e dalla Cisgiordania che raccontano non solo la vita sotto il brutale regime d’apartheid israeliano, ma anche la resistenza quotidiana della popolazione palestinese, impegnata nella semplice ricerca di una “normalità” che vada oltre le restrizioni, i permessi, le minacce, le demolizioni e gli attacchi dell’esercito israeliano.

Alcuni sono veri e propri documentari storici, come quello su Saris, villaggio della Palestina storica occupato e distrutto durante la Nakba nel 1948. Come ogni anno, anche durante questa edizione non mancheranno gli incontri con i registi.

Prevista per il giorno d’apertura del Festival la presenza di Carol Mansour, regista del documentario “We cannot go there now, my Dear”; giovedì 19 sarà il turno di uno dei registi del documentario “Striplife. Gaza in a day”, Nicola Grignani e venerdì 20 Helmy Nouh dall’Egitto presenterà il suo film “The discourse game”.

D’obbligo anche l’incontro con gli studenti delle scuole secondarie che quest’anno si svolgerà sabato 20 dalle 9 alle 11 presso l’Aula Magna dell’I.T.I  “M. Giua” con il titolo “La Palestina in cattedra”. Il festival si chiuderà con la proiezione di alcuni  documentari fuori concorso e con la cerimonia finale di premiazione.

Tradizione vuole che a scegliere i migliori film, oltre al pubblico, sia una giuria composta da ospiti locali e internazionali, fra cui il poeta-scrittore palestinese Ibrahim Nasrallah, la regista Monica Maurer, Wasim Dahmash, ricercatore di lingua e letteratura araba, Antonello Zanda, direttore della Società Umanitaria di Cagliari e, infine, Felice Tiragallo, docente di antropologia all’Università degli Studi di Cagliari, e  Antioco Floris, ricercatore di discipline cinematografiche. La direzione artistica è, come ogni anno, affidata all’esperienza di Giuseppe Pusceddu.

Per l’occasione, inoltre, Monica Maurer presenterà il suo cortometraggio “Nakba”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) di Roma. Il dodicesimo anniversario del festival presenta infine una novità: per la prima volta, infatti,  diventerà “itinerante” e arriverà nelle sale del Centro Servizi Culturali di Macomer con due proiezioni previste per il 19 e il 20 marzo alle ore 21, durante le quali saranno presenti anche i registi.

Potete trovare il programma completo sul sito:

www.sardegnapalestina.org
e seguire gli aggiornamenti sulle pagine:

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twitter.com/Spalestina

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