Emma, merixedda nazionale

1 Ottobre 2010

deliperi

Stefano Deliperi

“È possibile partecipare alla realizzazione, in fase di ultimazione, con l acquisto dei diritti di superficie per 40 anni sia di posti barca che di appartamenti/loft: l’attuale listino prezzi in prevendita, decisamente interessante, concretizza tutti i più rigorosi ed esigenti parametri di un ottimo investimento”, così ha scritto in numerosi messaggi a potenziali clienti la East Coast Yacht Brokers per pubblicizzare l’ex Arsenale di La Maddalena trasformato in struttura alberghiera con annesso porto turistico.  E’ incaricata in proposito dalla Mita s.p.a. di Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria.  La Mita s.p.a., com’è noto, gestisce il complesso.   Non bisogna essere un genio del diritto per ipotizzare una sorta di multiproprietà o qualcosa di simile, in palese contrasto con il pur favorevolissimo affidamento in gestione.   La Mita s.p.a. smentisce e parla di “equivoco … semplificazioni linguistiche”. Se ne prende atto. Un passo indietro, però.
L’ex Arsenale di La Maddalena è diventato un hotel a 5 stelle con porto turistico grazie agli interventi programmati per la riunione G 8 poi spostata a L’Aquila. Una dei fulcri del noto sistema gelatinoso.  Sono stati spesi 118.946.000,00 euro in proposito (48.400.000,00 euro per la ristrutturazione dell’Arsenale in albergo + 23.436.000,00 euro per la realizzazione di servizi connessi + 41.610.000,00 euro per l’adeguamento del bacino dell’Arsenale in porto turistico + 5.500.000,00 euro per il piano di caratterizzazione e la bonifica ambientale, dati Protezione civile) di soldi pubblici. 227 mila metri cubi di volumetrie turistiche su un’area di 115 mila metri quadri, un porto turistico in posizione privilegiata. La gestione è stata affidata – per 40 anni – alla Mita Resort s.r.l. del Gruppo Marcegaglia, verso il pagamento di 31 milioni di euro e un canone annuale di 60 mila euro.  Una miseria.   L’affidamento è stato effettuato dalla struttura di missione gestita dal sottosegretario alla Protezione civile (e direttore del Dipartimento della Protezione civile) Guido Bertolaso e successivamente il complesso è stato trasferito alla Regione autonoma della Sardegna. La Regione autonoma della Sardegna dovrà pagare quale proprietario ben 400 mila euro all’anno di sola I.C.I. Guido Bertolaso, coinvolto fino ai capelli, nelle note vicende giudiziarie relative al “sistema gelatinoso” e al carente disinquinamento a La Maddalena, ha annunciato un’infinità di volte le sue dimissioni dalle cariche pubbliche e, ovviamente, è ancora al suo posto. Prima a S. Margherita di Pula, poi a La Maddalena, di seguito con l’ignobile speculazione edilizia di Malfatano, dove il preteso sviluppo turistico sta coprendo la nostra storia, il feudo della Marcegaglia in Sardistàn è diventato sempre più esteso in questi ultimi anni. E con condizioni sempre più favorevoli. E mentre le forze politiche regnicole parlano di indipendenza, in questi mesi settimane la Mita Resort ha condotto le selezioni del personale: “per tutti i profili vengono richiesti ottima attitudine e professionalità del ruolo. E’ richiesta comprovata esperienza in strutture 4/5 stelle in posizioni analoghe per l’hotel ed esperienza pluriennale in Marina a gestione omogenea ed unitaria con almeno 500 posti barca”, così recita l’avviso.  Giustamente.   Quanti sardi hanno potuto beneficiare, almeno in minima parte, di questo neo-feudalesimo? Fin quando i problemi della speculazione immobiliare sulle coste sarde e della gestione di beni pubblici  sardi per interessi privati non saranno realmente e concretamente affrontati non si potrà nemmeno parlare di dignità della Sardegna. Altro che indipendenza…

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