Giù le mani dal CSM di Isili

16 Febbraio 2013
Gisella Trincas
Pubblichiamo la lettera invita dall’Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica al Direttore Generale della ASL n°8 di Cagliari Emilio Simeone sull’Atto Aziendale della ASL 8, la famigerata delibera n°1777 del 21.12.2012 che depotenzia il Centro di Salute Mentale di Isili. (Red)

Facendo seguito alla nostra richiesta di incontro urgente, inviata in data 21 gennaio, rinnoviamo tale richiesta e chiediamo la sospensione della Delibera di cui in oggetto,  per la parte riguardante la riorganizzazione del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze. I punti su cui vogliamo intervenire ed esprimere il nostro punto di vista, riguardano:

1) La trasformazione del Centro di Salute Mentale di Isili da struttura complessa  (CSM Area Nord) a struttura semplice con grave pregiudizio degli esiti della propria attività terapeutico-riabilitativa;
2) Il trasferimento di funzioni e competenze dal SERD (struttura complessa) al nascente “Centro disturbi psichiatrici correlati ad acol, tabacco, gioco d’azzardo”;
3) Il potenziamento di posti letto ospedalieri nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura della ASL 8.
Su tali decisioni, esprimiamo viva preoccupazione e fermo dissenso per le ragioni sottospecificate: Le linee di indirizzo di cui alla Delibera della Giunta Regionale n°35/6 (elaborate sentite le Associazioni dei familiari e degli utenti), prevedevano l’organizzazione dei Centri di Salute Mentale (in linea con il Progetto Obiettivo Nazionale Salute Mentale 98/2000) almeno sulle 12 ore  7 giorni su 7 e l’avvio, in alcune aree pilota, dei CSM sulle 24 ore (come auspicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e previsto dalle norme Nazionali e della Comunità Europea). Ci saremo quindi aspettati, dal nuovo Atto Aziendale della ASL 8, la riattivazione di quei Centri di Salute Mentale già funzionanti sulle 24 ore (come il CSM di Cagliari A,  attrezzato e organizzato per rispondere in maniera ottimale alle esigenze del territorio ed evitare traumatici e costosi interventi ospedalieri) e il potenziamento degli altri. Invece, con questo provvedimento, si trasforma l’unico CSM dotato ancora oggi di struttura di accoglienza sulle 24 ore (quello di Isili), in struttura semplice. Considerando che il CSM di Isili opera su un bacino di utenza di circa 50.000 abitanti e su un territorio vastissimo che va dalla Trexenta alla Barbagia di Seulo. Territorio con forti criticità nella viabilità e collegamenti.  La scelta della ASL 8 ci risulta pertanto assolutamente incomprensibile e non rispondente ai molteplici e complessi bisogni di salute e integrazione sociale espressi dalle persone e dalle famiglie in carico al servizio territoriale di salute mentale. Depotenziare il CSM, sottraendogli “autonomia gestionale e organizzativa” è di fatto un indebolimento del sistema salute mentale di questo importante e gravoso territorio, discriminandolo rispetto agli altri afferenti alla stessa Azienda Sanitaria.

Il SERD (struttura complessa), secondo le Direttive della Delibera della Giunta Regionale 35/6 del 12.9.2007, è il “fulcro della rete territoriale di intervento per le persone con problemi di dipendenza è responsabile dell’elaborazione, conduzione ed evoluzione del programma terapeutico e riabilitativo individuale; coordina gli interventi ed integra le funzioni e risorse anche di diverse provenienze, garantendo continuità della presa in carico per le persone con disturbo da uso di sostanze o dipendenze di tipo compartamentale” Inoltre, il SERD, è strutturalmente collegato al Dipartimento di Salute Mentale per la piena integrazione con gli interventi e le strutture della salute mentale. La scelta attuale della ASL 8, svuota di fatto di compiti istituzionali il SERD, indebolendone azione ed efficacia per trasferire gli stessi compiti ad una nuova “Unità operativa per il trattamento dei disturbi mentali psichiatrici correlati ad alcol, tabacco e gioco d’azzardo”. Depotenziando il SERD e potenziando notevolmente il già “”Centro disturbi psichiatrici alcol correlati” (già struttura semplice diretta dalla Dott.ssa Graziella Boi), a parer nostro non si da risposta ai bisogni di salute degli utenti del SERD né agli utenti dei Centri di Salute Mentale. Inoltre, come sostenuto dall’Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali, contraddice in modo netto e clamoroso le raccomandazioni emerse dall’ultima Conferenza delle Regioni sui problemi alcolcorrelati tenutasi a Trieste nell’ottobre 2012. Con questa operazione, a parer nostro, si creano semplicemente le condizioni per far diventare una struttura semplice, struttura complessa, ponendola allo stesso livello organizzativo e gestionale dei Centri di Salute Mentale (danneggiando il CSM di Isili) e dei SERD.

L’aumento di posti letto nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (dagli attuali 28 a 36), non risponde all’orientamento delle norme nazionali e della Comunità Europea (né alle esigenze delle nostre famiglie) di privilegiare la salute mentale di comunità e gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione orientati alla recovery e quindi alla deistituzionalizzazione e deospedalizzazione. E’ necessario, semmai,  rafforzare i Centri di Salute Mentale sia in termini di risorse umane sia in termini di risorse finanziarie. Ampliandone l’accesso e garantendo la personalizzazione degli interventi.

Per quanto sopra, chiediamo la revoca della Delibera n°1777 del 21.12.2012 e un incontro urgente con la S.V., affinché, con spirito collaborativo, si apra un confronto ampio con le Organizzazioni degli Utenti e dei Familiari sull’organizzazione dei servizi di salute mentale e delle dipendenze.

In attesa di cortese risposta, si porgono distinti saluti.

*Presidente Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica

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