Il piano di interventi a Olbia va sottoposto a valutazione ambientale

16 Novembre 2015
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Stefano Deliperi

Il Comitato Salvaguardia idraulica di Olbia e l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus inoltrano in questi giorni una specifica istanza al Servizio valutazioni ambientali della Regione autonoma della Sardegna per ottenere lo svolgimento del necessario e preventivo procedimento di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) in relazione al programma di interventi “Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia”, c.d. Piano Mancini (dal nome del progettista), attualmente in corso di approvazione e di finanziamento.

Coinvolti anche la Commissione europea e il Ministero dell’ambiente. Nessuno dimentica le devastanti calamità innaturali dell’autunno 2013, causata dal Ciclone Cleopatra, e dell’autunno 2015, dove vittime e danni sono stati determinati più dall’abusivismo edilizio e dalle disastrose scelte urbanistiche che dagli eventi atmosferici, tutti concordano sul fatto che sia necessario intervenire una volta per tutte sulle reali cause che provocano ormai consuete sciagure su Olbia e sui malcapitati residenti.

Tuttavia, visto che dovrà radicalmente modificare la geografia olbiese, le procedure di garanzia per raggiungere la migliore progettazione e programmazione possibili devono essere osservate. Infatti, con la deliberazione del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino n. 2 del 16 giugno 2015 è stata adottata la proposta di variante al P.A.I. di Olbia, che ha fatto proprio quale “parte integrante della … proposta di variante in quanto ne rappresenta le richieste schede di intervento” il “Quadro delle opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Olbia”, approvato in via definitiva con delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino n° 1 del 26.5.2015, contenente le misure e gli interventi di messa in sicurezza e di mitigazione del rischio idrogeologico e delle relative priorità”.  

Tuttavia sia il “Quadro delle opere di mitigazione” sia la variante al P.A.I., nonostante l’avvio delle procedure espropriative, non risultano assoggettate a preventiva procedura di valutazione ambientale strategica – V.A.S., che consentirebbe, senza dubbio, una programmazione di interventi più consona alle effettive esigenze ambientali e di sicurezza pubblica. Come noto, la valutazione ambientale strategica (V.A.S.), prevista dalla direttiva n. 2001/42/CE, interessa piani e programmi aventi effetti sensibili diretti ed indiretti sull’ambiente e le varie componenti ambientali: la conclusione del procedimento di V.A.S. è precedente e vincolante all’approvazione definitiva ed all’efficacia dei piani e programmi ad essa assoggettati.

Infatti, la valutazione ambientale strategica e’ avviata dall’autorita’ procedente contestualmente al processo di formazione del piano o programma” (art. 11, comma 1°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).  E ancora, “La fase di valutazione e’ effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua approvazione o all’avvio della relativa procedura legislativa. Essa e’ preordinata a garantire che gli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione di detti piani e programmi siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione” (art. 11, comma 3°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.), come autorevolmente interpretato in sede giurisprudenziale.  Fondamentale è la fase della consultazione del pubblico con le specifiche modalità (art. 14 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).

Si ricorda, poi, che “la VAS costituisce per i piani e programmi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge” (art. 11, comma 5°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).

Il Comitato Salvaguardia idraulica di Olbia e l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspicano che le varie Amministrazioni pubbliche competenti provvedano ad avviare quanto prima la procedura di V.A.S. per coinvolgere i cittadini nell’ambito di progetti e programmi così rilevanti per il presente e il futuro della propria comunità.

 

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