Il Premio Giornalistico Città di Castelsardo premia Giovanna Pancheri e Beppe Severgnini

16 Ottobre 2021

[red]

Si è svolta stamattina a Sassari, nella sede della Fondazione di Sardegna, la conferenza stampa di presentazione della VI^ edizione del rinnovato Premio Giornalistico “Città di Castelsardo”. 

Alla conferenza stampa hanno preso parte Simone Campus, presidente dell’associazione Genera, promotrice dell’evento, il sindaco di Castelsardo Antonio Maria Capula, il vicepresidente della Fondazione di Sardegna Salvatore Rubino e il presidente della giuria Gianni Garrucciu. È intervenuto anche il presidente dell’Associazione della Stampa Sarda, Celestino Tabasso, il quale ha ribadito che il ruolo dell’informazione, oggi come ieri, è rilevante nella comunità e che, oltre ai giornalisti blasonati ne esistono altri, dietro le quinte degli uffici stampa, che fungono da trincea per ciò che riguarda il primo, fondamentale discrimine: la propaganda e l’informazione.

Il premio Speciale della giuria è andato a Giovanna Pancheri, giornalista di Sky Tg24, e a Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera

Per quanto riguarda la Sezione Sport, intitolata a Pino Pinna, storico corrispondente de L’Unione Sarda da Castelsardo, i premiati sono stati Roberto Montesi, addetto stampa del Cagliari Calcio, e Maria Pintore, direttore di Radio Internazionale Costa Smeralda.

La Sezione Cronaca, intitolata a Giovanni Canu, corrispondente locale de La Nuova Sardegna da Castelsardo, ha visto assegnatari dei premi Piera Serusi de L’Unione Sarda e Luigi Soriga de La Nuova Sardegna

Nella sezione Giornalismo d’inchiesta, intitolata a Piero Mannironi, inviato speciale de La Nuova Sardegna recentemente scomparso, i premiati sono stati Tiziana Simula, cronista de La Nuova Sardegna, e Paolo Mastino, conduttore del TgR Rai Sardegna.

La giuria del Premio, allineandosi ai tempi attuali, ha deciso di avvalorare una piena parità di genere, assegnando, per ciascuna sezione, un premio a una giornalista e a un giornalista. 

Nell’esporre le motivazioni della scelta effettuata, il presidente Gianni Garrucciu ha sottolineato come questo premio avvenga a distanza di vent’anni dai fatti dell’11 settembre, in un momento caratterizzato da avvenimenti storici di rilievo mondiale, quali il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan. Aggiungendo: “L’ambizione che abbiamo è che questo diventi un premio internazionale, e che dia il giusto risalto alla professione del giornalismo, in questi tempi in cui l’avvento di internet e dei social danno risalto a chiunque. Abbiamo fatto una scelta di qualità, selezionando professionisti che costruiscono le notizie con la propria testa e con le proprie gambe”.

Il Premio Speciale non a caso va a due professionisti dell’informazione esperti di Esteri, che in questi anni hanno raccontato i cambiamentinegli equilibri geopolitici mondiali, come Beppe Severgnini e Giovanna Pancheri. La giornalista romana, di recente rientrata in Italia e ora alla conduzione del tg serale di Sky Tg 24, ha dichiarato: “Sono particolarmente onorata che la giuria abbia pensato a me in questa riedizione del Premio che dà lustro al lavoro giornalistico d’eccellenza e, soprattutto, alla grande vitalità intellettuale e culturale che ha sempre contraddistinto la bellissima Sardegna”. 

“L’idea è quella di ripartire dal binomio ‘cultura e turismo’, per rilanciare l’economia e dare nuova linfa al paese – ha dichiarato il sindaco Antonio Maria Capula –. La sfida è quella di recuperare il clima di fiducia dei tempi d’oro, nonostante il morale generale compromesso dalla pandemia ancora in atto. Avevo inserito nel mio programma elettorale la volontà di recuperare questa importante iniziativa culturale, perché lo ritengo un valido strumento di rilancio economico del territorio”. Capula ha precisato inoltre che il Premio sarà anche un’importante occasione di confronto interamente dedicata agli attuali temi del giornalismo isolano e nazionale”. 

Simone Campus ha sottolineato come il Premio abbia rappresentato, all’epoca, “un fenomeno culturale straordinario, in grado di mettere in relazione l’antico borgo dei Doria con le proliferazioni culturali degli anni Ottanta, lasciando nella comunità un pizzico di rimpianto, che si è scelto di cogliere e trasformare in entusiasmo”. L’autorevole premio, che negli anni Ottanta ha creato fervore culturale nella cittadina di Castelsardo, riparte idealmente a distanza di quarant’anni con un forte significato simbolico.

L’albo d’oro del Premio annovera nomi di spicco del mondo intellettuale: nel 1980, anno della prima edizione, il Premio Speciale è stato assegnato ad Enzo Biagi; nel 1981 è stato premiato Eugenio Scalfari; nella terza edizione, datata 1982, il Premio Speciale della giuria andò ad Indro Montanelli; nel 1983, il Premio Speciale andò a Biagio Agnes (allora direttore generale della Rai); nella quinta edizione del 1984, il Premio Speciale venne assegnato a Gianni Letta (all’epoca direttore de “Il Tempo”). Il presidente della giuria era Ruggero Orlando.

Il presidente dell’associazione Genera Simone Campus ha precisato che la manifestazione si inserisce all’interno di un progetto sperimentale: “l’idea è quella di investire sui giovani liceali, lanciando un festival dedicato proprio al giornalismo per ragazzi, allo scopo di mettere in contatto i due mondi. A riguardo, sono stati già sviluppati dei laboratori con i ragazzi del Liceo Scientifico Canopoleno di Sassari e del Liceo Scientifico di Lu Bagnu”. 

L’ingresso all’evento sarà gratuito; per questioni legate all’emergenza sanitaria in corso è tuttavia necessario prenotare il proprio posto sul sito www.eventbrite.it. Nel rispetto delle normative di sicurezza dovute all’emergenza sanitaria i partecipanti dovranno presentare il green pass.

Nell’immagine: Enzo Biagi a Castelsardo

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