In difesa della costituzione: Le ragioni del NO

9 Febbraio 2016
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Redazione

Il Comitato per il NO al referendum costituzionale invita alla partecipazione venerdì 12 alle ore 16.00, nella Sala del Banco di Sardegna di viale Bonaria a Cagliari, ad una conferenza con Federico Sorrentino, costituzionalista della Sapienza, sulla portata delle modifiche costituzionali Renzi-Boschi-Verdini. Il governo sta preparando una campagna di propaganda martellante e molto costosa – che pagheremo tutti noi – per convincere le elettrici e gli elettori al sì. Noi facciamo appello ai cittadini, alla loro partecipazione, al loro contributo per far vincere il NO.

Già oggi la concentrazione di appoggio mediatico al governo è enorme. Chiediamo a tutti gli organi di stampa e ai media di svolgere il loro ruolo con imparzialità, non solo durante la campagna elettorale ma da subito, garantendo parità di diritti anche a chi ha, come noi, una posizione contraria, e si impegnerà anche nella raccolta delle firme per abrogare le norme della legge elettorale (Italicum).

La revisione Renzi-Boschi è un autentico pasticcio e un grande imbroglio perché è volta a vanificare l’elettività diretta di tutti i parlamentari, ossia a sopprimere un principio fondamentale della democrazia. A chi dice che diminuiranno le spese per la politica ricordiamo che spendere meno in questo caso è spendere peggio perché il Senato diventerà una sorta di dopolavoro di lusso, mentre la Camera dei deputati, unico organo che darà la fiducia al governo, resterebbe esattamente come è ora, con la differenza di fondo che il suo ruolo è ribaltato rispetto al governo.

Infatti ora è il parlamento che decide (o dovrebbe farlo) gli indirizzi politici e il governo è un esecutivo che ne attua le leggi, in futuro grazie ai meccanismi di modifica della Costituzione ci sarà oltre a un accentramento dei poteri nel governo anche una subalternità della Camera al governo che ne decide l’agenda, sommando all’uso smodato dei decreti legge la possibilità per il governo di obbligare la Camera ad approvare entro 75 giorni i suoi provvedimenti di legge. Renzi vuole il sindaco d’Italia o il premierato forte. Sono in gioco la Costituzione, la qualità della democrazia italiana. Invitiamo tutti i cittadini a mobilitarsi con noi per dire NO.

 

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