Notti padane. Uno stock di crocefissi

1 Gennaio 2010

foto piasentà ok

Valeria Piasentà

Finalmente è ufficiale! Due quarantenni di provincia, il novarese Roberto Cota e il trevigiano Luca Zaia, sono candidati alle regionali di primavera in Piemonte e Veneto. «La Lega corre coi suoi purosangue», recita il sito ‘Roberto Cota Presidente’ pubblicando i primi manifesti elettorali, uno rivede con segno fumettistico il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Sotto la scritta ‘Roberto Cota presidente’ si legge: «La classe operaia va col Carroccio» e i personaggi sono tutti in camicia verde, anche la donna col neonato in primo piano che ritrae Teresa, moglie del pittore morta di febbri puerperali dopo il parto di un maschietto morto subito. Per il dolore Giovanni Pellizza si è impiccato. Siccome posso immaginare la contrarietà del socialista per l’uso disinvolto di un’opera costata dieci anni di lavoro, se ci osserva dall’alto gli chiedo scusa io: «Ci perdoni Maestro, son
tempi barbari». Spero che qualcun’altro chieda scusa all’on. Fini definito nello stesso sito ‘Povero Demente’ (http://www.facebook.com/notes.php?id=139875033828&start=10).
Bossi il 5 dicembre ha commentato la candidatura di Cota: «Sta facendo bene alla Camera e sul territorio e poi io lo alleno tutti i giorni, lo sto rafforzando. Sa trattare con tutti, non e’ un matto». In questi giorni Zaia, scelto in una triade di candidati con Bricolo e Tosi, è ospite in varie trasmissioni televisive di intrattenimento per pubblicizzare i prodotti enogastronomici padani insieme ai successi del Ministero che dirige. Alla ‘Prova del cuoco’, popolare trasmissione di Rai uno, ha cucinato un risotto al radicchio di Treviso e grana padano, vestito con un sobrio grembiulino bianco. Che vinca o meno, la Lega vorrebbe mantenere il ministero dell’Agricoltura considerato strategico: «Il rinascimento agricolo è iniziato» (Zaia). E’ un buon serbatoio di voti, poi c’è da rilanciare la proposta di legge pro-etichettatura ‘Made in Padania’, presentata nel 2003; lo slogan c’è già:
«Mangia sano, mangia padano!» (Zaia) Anche se Zaia gode di buoni sondaggi, il risultato non è scontato perché il presidente uscente Galan medita di ricandidarsi col sostegno di molta indignata base e amministratori locali del Pdl, anche qualche simpatia ‘importante’ da Brunetta (che mira a diventare sindaco di Venezia) a Ghedini e Sacconi; l’appoggio dell’Udc con Casini che ha dichiarato non voler lasciare tutto il Nord in mano alla Lega che qui alle ultime europee ha avuto il 28,4% contro il 29,3% del Pdl. Un appoggio a Galan può arrivare anche da una parte del Pd, ancora scossa per la rimozione del Prefetto di Venezia.
Secondo il sindaco Cacciari si è trattato di una vendetta del governo, di Maroni in particolare, per il trasferimento dei Sinti nel nuovo campo a seguito delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. Lo stesso Galan ha criticato la vicenda: «Mala tempora currunt».
In Piemonte prosegue la lunga campagna elettorale di Roberto Cota, dopo le feste ci ha promesso il programma, intanto ha avuto successo coi gazebo per raccogliere firme contro la sentenza sul crocefisso della Corte Europea, da metà novembre ne sono stati allestiti 167 in regione e 53 a Torino e provincia, sono state raccolte oltre 45.000 firme per un referendum che renderà obbligatoria l’esposizione del crocefisso. Cota era in piazza a Torino – dove sono avvenuti scontri con giovani di sinistra – poi ha girato per la regione, a Cuneo ha detto: «Finché c’è la Lega la gente può star tranquilla che il crocifisso e tutti i simboli della nostra identità non spariranno dai luoghi in cui sono da sempre esposti. I cittadini oggi hanno risposto con decisione all’attacco sferrato dalla Corte Europea alle nostre tradizioni». Contemporaneamente la Lega a Novara ha ordinato uno stock di crocefissi da esporre in tutte le aule scolastiche e uno sarà messo ‘in bella vista’ nell’aula Consigliare, anche la Provincia si allinea indicendo una seduta monotematica. In tutto il Paese monta la campagna pro-crocefisso, il presidente della Confcommercio romana invita gli associati ad esporlo nelle vetrine dei negozi e il governo ricorre contro la sentenza dell’UE.
Un giovane Bricolo già nel 2002 aveva avanzato una proposta di legge per sancirne l’obbligatorietà, il parlamento di allora l’aveva bocciata come ‘farneticante’ sottovalutando la potenza dell’ideologia leghista. Nel sito
di un’altro politico del nord, Pdl ex-AN, si trova il fac-simile della scheda per la raccolta delle firme, e anche molto altro. Pier Gianni Prosperini, medico vicentino e assessore della Regione Lombardia, attualmente è in carcere per corruzione: un imprenditore ha confessato di avergli elargito un milione di euro su conti esteri e altre centinaia di euro sono già state sequestrate, intanto Formigoni lo difende: «E se va come a Garlasco?». Dal sito del boss, così è chiamato dai suoi uomini, potete scaricare il calendario del 2010 dove lui è ritratto sul podio accompagnato dalla
scritta «Se non osservi le nostre Leggi. Se non condividi i nostri Valori. Se non ami la nostra Patria.
Camel, barcheta… e te turnet a Cà!» ‘Cammello, barchetta… e te ne torni a Casa!’, lo slogan che da anni lo contraddistingue negli interventi pubblici e televisivi. I calendari degli anni precedenti lo rappresentano con armatura e spada, Kalashnikov spianato, vestito da crociato, ecc., le scritte sono sempre sobrie, da «Flagello dei centri sociali» a «Milites Christi» a «Generalissimo di NorDestra».
Nel curriculum si spaccia per ex-legionario con una foto abilmente ritoccata (trucco svelato da la Repubblica-Milano 19-12-09). Le proposte di legge riguardano vari temi oltre l’obbligatorietà del crocefisso, ecco alcuni titoli: Un presepe in ogni scuola, Contro matrimoni e adozione gay, Legittima difesa in luoghi privati, Espulsione immediata per le occupazioni abusive, Castrazione chimico/chirurgica per gli stupratori, e altri ancora (http://www.prosperini.it/). Tutto ciò per abbassare i toni del dibattito politico.

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