Per una Sardegna fuori dal fossile e dentro una lotta comune per il clima

21 Aprile 2023

[Aldo Lotta]

Entusiasmante, parola apparentemente cacofonica e aliena oggi, nei tempi dell’imperversare dell’indifferenza o, nel migliore dei casi, del cinismo e della disaffezione dalla politica, è l’aggettivo che con maggiore immediatezza può descrivere la manifestazione “Per una Sardegna Fuori dal Fossile” che si è tenuta a Cagliari il 15 aprile.

La marcia di protesta è partita alle 10,30 da piazza del Carmine e, attraverso via Sassari e viale La Plaia, si è conclusa a Giorgino, lo storico e famoso (ma altrettanto dimenticato dalle amministrazioni civiche cagliaritane degli ultimi anni) “Borgo dei Pescatori”*, accanto al quale è prevista, su progetto di Sardinia Lng, la realizzazione di un rigassificatore di 22 mila metri cubi di stoccaggio. E proprio gli abitanti del borgo, attraverso il Comitato di Quartiere Villaggio Pescatori Giorgino, sono stati tra i principali entusiastici organizzatori dell’evento (al termine del quale hanno offerto ai poco più di duecento partecipanti, tra cui le delegazioni di Piombino, delle Marche e della Romagna, del pesce arrosto appena pescato) all’interno un comitato organizzativo che fa capo a tantissime componenti attive della società civile sarda**.

L’inserimento di Cagliari a fianco della già martirizzata Portoscuso e di altre località costiere della Sardegna tra i siti degli impianti di rigassificazione che vorrebbero fare dell’Italia “l’hub del gas“ in Europa ha spinto il capoluogo sardo ad aderire, infatti, alla Rete nazionale Norigass NoGnl fin dalla prima manifestazione dell’11/03 a Piombino.

L’iniziativa cagliaritana ha costituito una tappa importantissima di un percorso che la neocostituita rete nazionale proseguirà il 6 maggio, coinvolgendo la società civile di Ravenna e toccando in seguito le (troppe) altre città minacciate direttamente dallo strapotere della lobby del fossile. Una mobilitazione nazionale quindi, ed è questo il motivo di un entusiasmo provato nel non sentirci più soli e abbandonati nella ribellione contro poteri che da decenni calpestano nella nostra regione il diritto al lavoro, alla salute e alla vita.

Questa volta, dopo le devastazioni del suolo, aria, acqua del nostro territorio e della nostra società attraverso l’inquinamento ambientale e la militarizzazione massiva, la minaccia da sventare è costituita dalla furia rigassificatrice nazionale: null’altro che una svendita di vaste porzioni del territorio, a cominciare dalle coste Sarde, alle lobby del fossile, attraverso scelte politiche assurde, criminali, del tutto a-scientifiche (specie se confrontate col pressante allarme degli scienziati che attraverso il sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC (la più aggiornata e completa rassegna scientifica internazionale sui cambiamenti climatici in ambito Nazioni Unite), appena pubblicato, definiscono non più procrastinabile la transizione dai combustibili fossili alle rinnovabili: il limite di 1,5 gradi di aumento della temperatura, per intenderci, comincia ad apparire come un miraggio).

L’incontro, attraverso la Rete Norigass NoGNL, in una dimensione non localistica ma transregionale e potenzialmente europea di una pluralità di soggetti (ONG internazionali, tra cui Greenpeace, comitati locali, studenti, lavoratori, ricercatori, sindacati e partiti) ha dunque la fondamentale funzione di trasferire in azione politica estesa l’esigenza improcrastinabile di realizzare la fuoruscita dal fossile del sistema elettrico nazionale. Ciò attraverso la partecipazione a mobilitazioni, proteste, assemblee per far giungere la propria voce e volontà ai rappresentanti politici, anche e soprattutto al di fuori dal momento elettorale. Specialmente quando, a cospetto delle urgenze climatiche e di una gravissima crisi strutturale del welfare nazionale, viene enormemente e scelleratamente incrementata la spesa pubblica per le missioni militari a protezione, a mano armata, delle fonti fossili africane e mediorientali.         

*Il Villaggio dei Pescatori di Giorgino è un “luogo dell’anima” di Cagliari, per i suoi peculiari e suggestivi risvolti storici e socioculturali. Non a caso è stato ed è un riferimento importante per molti scrittori e registi: cito, tra l’altro, Giorgino. Cagliari villaggio pescatori. Deviazioni inedite.  di AA.VV.  Il complotto dei calafati di Francesco Abate, e il docufilm Qui non è Giorgino di Davide Melis.

** Sardegna Pulita, Donne Ambiente Sardegna, la Confederazione Sindacale Sarda, Comitato No
Rigassificatore Portoscuso, ISDE Sardegna Medici per l’Ambiente, Difensori della Natura, Legambiente, Friday for Future, Assotziu Consumadoris Sardigna, Italexit, Partito Comunista Italiano, Piattaforma Comunista, Cunfederatzione Liberos Masaois e Pastores, S’Ufficiu Istidius G.M, Angioy, Movimento per la Decrescita Felice, Gruppo Consiliare Regionale Progressisti, Comitato ADES (Assemblea per la Democrazia Energitica in Sardegna), Cunfederazione Autonoma Sindacaos Commerciantes, Assotziu Sarditinera, Adiquas Nuraxi Figus, Carlofortini Preoccupati, Campagna per il Clima Fuori dal Fossile, ProgRess.

La foto è di Gianfranco Ghironi

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