Praticare la Costituzione per cambiare la società

1 Giugno 2017
Michela Lippi

L’intervento di Michela Lippi del sindacato studentesco Eureka, la Rete degli Studenti Medi di Cagliari all’incontro organizzato Cidi, ANPI, SPI e Comitato di iniziativa costituzionale e statutaria su “Renzo Laconi. Un Costituente sardo” svolto a Cagliari Martedì 30 maggio.

Poco meno di 71 anni fa venne radunata l’Assemblea Costituente, che scrisse quella che è la nostra Costituzione, che oggi stiamo celebrando qui. È passato storicamente parlando poco tempo da allora ma nonostante le cose siano cambiate tantissimo e molto velocemente, la nostra Costituzione resta attuale per i valori di fondo che trasmette.
Noi italiani dovremmo prendere spunto dalla Costituente che, nonostante le diverse ideologie politiche in pochissimo tempo è riuscita a rivoluzionare un intero Stato, ancora in subbuglio e spaventato dal potenziale ritorno di un regime totalitario e se oggi possiamo continuare a celebrare la Costituzione, evidentemente hanno fatto un ottimo lavoro. È triste come invece, adesso, i nostri politici non riescano a cogliere i valori che stanno dietro alla nostra democrazia e che non riescano a dare la possibilità all’Italia di crescere e progredire insieme alla società e al resto del mondo a causa di paletti che tendono a porre davanti a loro per terrore di guardare a un palmo dal loro naso. Purtroppo molti italiani sotto questo punto di vista sono incredibilmente simili ai politici e per via della paura del diverso, anche nel quotidiano, per paura di uscire dalla così detta “zona di comfort” hanno terrore di confrontarsi con persone uguali a loro, ma diverse per ideali politici, nazionalità, gusti sessuali, religione, colore della pelle o sesso, andando così a calpestare i valori che stanno dietro alla nostra costituzione.
È sempre importante ricordare chi ha lottato per darci la libertà di vivere serenamente e chi ha messo su carta, nero su bianco, quei princìpi che ci rendono quello che siamo ora. La memoria storica è conoscere il passato per non commettere gli stessi errori in futuro, non vivere nel passato o accasciarsi e lasciare che tutto ciò che succede nel mondo ci scivoli addosso solamente perché ora in Italia c’è la democrazia. La democrazia va fatta in ogni gesto quotidiano, respirata e vissuta ogni giorno, non basta essere democratici sulla carta per poi andare contro i valori che compongono la democrazia.
Ogni giorno la Costituzione è minacciata dall’ignoranza e dalla disinformazione, ma nonostante ciò nelle scuole raramente viene insegnata l’Educazione Civica ed alla Cittadinanza e a causa di ciò ancora troppe persone, davvero troppi giovani giovani, dimenticano quali dovrebbero essere i valori su cui si basa lo Stato in cui viviamo e ancora oggi, nel 2017, assistiamo quotidianamente a gesti di intolleranza.
Noi siamo qui, ora, non solo per ricordare e celebrare la Costituzione e l’Assemblea Costituente, ma soprattuto per prevenire nuove forme di totalitarismo che sono sempre in agguato, in particolare in questo periodo estremamente delicato.
Lo studio della Costituzione non dovrebbe essere sottovalutato perché la cultura è la libertà di scegliere, di vivere; l’ignoranza è un attentato alla nostra libertà e non bisogna lasciare che questa continui ad insinuarsi come un serpente all’interno delle persone minacciando la possibilità stessa di scegliere e di vivere senza paura.

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