Presentazione del numero 37

1 Novembre 2008

Il risveglio è vivace, malata è la rappresentanza. Mentre la gente si riprende i luoghi per incontrarsi, approfondire, lottare e manifestare per le proprie idee, riscoprire la conoscenza pubblica e i beni comuni, le cosiddette rappresentanze politiche vanno in prevalenza in tutt’altra direzione, persino sorde alle cause dei disastri naturali. Ma le persone, soprattutto i giovani, hanno ripreso in massa a discutere, ed è una gran bella notizia. Questo numero, nato e sviluppatosi nel movimento ondulato e potente che si forma, cerca di darne conto. Per un aggiornamento leggeteci – prima del prossimo numero – fra otto giorni: appuntamento al nostro corsivo di metà quindicina.
Contributi di Antioco Floris, Pierluigi Carta, Valentina (Coordin. stud. universitari Sassari), Marco Ligas, Mario Cubeddu, Giulio Angioni, Stefano Deliperi, Marcello Madau, Raffaello Ugo, Gianni Loy, Cagliari Social Forum, Gianluca Scroccu, Massimo Mele, Costantino Cossu.
Buona lettura.

5 Commenti a “Presentazione del numero 37”

  1. Sandro Roggio scrive:

    Se il manifestosardo volesse compilare la la lista di quelli che sono contrarissimi a una legge urbanistica arretrata rispetto alle conquiste vecchie e nuove, mi piacerebbe farne parte. Non mi interessa essere in cima all’elenco, ma vorrei si sapesse che sono sicuro che per una fascia di tutela molto più ampia di 300 metri (come è già previsto nel PPR) sono maturi i tempi. Non da oggi. Mi pare di vedere grande attenzione su questo e non solo tra gli specialisti ( ad un recente convegno di Rifondazione Comunista ho trovato un consenso molto vasto e informato sui temi della tutela).
    In tutti i seminari di Coast Day è stata sottolineata, con argomenti scientifici, l’esigenza di tutelare di più e meglio i territori
    vulnerabili come quelli costieri. Il fatti drammatici di Capoterra
    dovrebbero convincere il Consiglio Regionale che i vincoli servono a
    tutelare i cittadini e non l’ambiente, il paesaggio in astratto. Ci sono altri aspetti nella legge in discussione sui quali avremo modo di continuare a riflettere, così come è stato fatto l’altra sera al Teatro delle Saline di Cagliari, da Soru, Salzano, Sanna, Cossu, Ghirra, e altri.

  2. Stefano Deliperi scrive:

    Personalmente sono felicissimo che il prof. Sandro Roggio sia favorevole ad una fascia di tutela costiera molto più ampia di 300 metri dalla battigia marina. Anch’io credo che ci siano molti Sardi favorevoli. Tuttavia mi permetto di ricordare che – oggi – il Consiglio regionale ha in discussione, incredibilmente, una proposta di legge che prevede l’abrogazione delle disposizioni di conservazione integrale (art. 2 della legge regionale n. 23/1993), compresa proprio la fascia di tutela costiera dei metri 300 dalla battigia marina. Una norma di legge è molto più “forte” di un atto amministrativo come il P.P.R. Chi è contrario a questa abrogazione, Giunta regionale compresa, è il caso che – oggi – lo dica e lo dica molto forte. Non vi pare?

  3. Sandro Roggio scrive:

    Bene. Stefano Deliperi ha ragione, occorre fare qualcosa. Allora faccio io una proposta operativa. Ecco un testo in bozza da sottoscrivere, rapidamente, con l’aiuto di manifestosardo, e da inviare a chi crediamo. Si potrebbe essere più ambiziosi ma mi accontenterei.
    “ Constatato che in Consiglio Regionale è in corso il dibattito per l’approvazione di una nuova legge urbanistica e che è – o parrebbe – prevista l’abrogazione della fascia di 300 metri di rispetto integrale dalla linea di battigia, già decisa da disposizioni di legge vigenti; considerato che ogni dieci anni circa il vincolo è stato progressivamente ampliato dal legislatore sardo ( negli anni Settanta 150 metri, negli anni Ottanta 300 metri), si invitano i consiglieri regionali a valutare se per corrispondere alla accresciuta sensibilità verso la tutela del territorio – viste le disgrazie che la mancanza di vincoli provoca -, non sia opportuno estendere la fascia di rispetto di altri 150 metri. In cifra tonda 500 metri, perchè 50 in più si potrebbero dedicare tempestivamente ai morti di Capoterra”.

  4. Stefano Deliperi scrive:

    Approvo e sottoscrivo. Eliminando, se permettete, l’inciso “o parrebbe”. Non “pare”, purtroppo “è”. La proposta di legge regionale n. 11-204-290/A in materia di governo del territorio nel testo unificato predisposto dalla IV Commissione permanente prevede (art. 49, comma 1°, lettera f) l’abrogazione integrale della legge regionale n. 23/1993. Chi è contrario e, anzi, vuole l’ampliamento della disposizione di tutela lo dica. Oggi. Forte e chiaro. E lo scriva direttamente al Presidente della Regione ed al Presidente del Consiglio regionale – anche attraverso il Manifesto Sardo, anche attraverso il Gruppo d’Intervento Giuridico, anche attraverso i quotidiani regionali o qualsiasi altro mezzo – perchè i tempi di approvazione della nuova legge sono stretti.

  5. Redazione scrive:

    Abbiamo inviato al Presidente del Consiglio Reg. Spissu, al Consiglio Regionale, a Renato Soru, agli assessori Sanna, Morittu e Mongiu una

    LETTERA APERTA AL CONSIGLIO REGIONALE

    Constatato che in Consiglio Regionale è in corso il dibattito per l’approvazione di una nuova legge urbanistica (proposta di legge regionale n. 11-204-290/A in materia di governo del territorio) che all’ art. 49, comma 1°, lettera f prevede l’abrogazione integrale della legge regionale n. 23/1993 e in specifico della fascia di 300 metri di rispetto integrale dalla linea di battigia, già decisa da disposizioni di legge vigenti; considerato che ogni dieci anni circa il vincolo è stato progressivamente ampliato dal legislatore sardo (negli anni Settanta 150 metri, negli anni Ottanta 300 metri), si invitano i Consiglieri Regionali, partendo dalle norme nazionali, a non indebolire ma piuttosto a rafforzare e ampliare in maniera consistente tali difese, dedicando l’incremento al territorio.
    Si tratta anche di un atto dovuto ai morti sardi per le alluvioni di questi giorni e a quanti subiscono non solo a Capoterra, ma in tutta l’isola, danni fisici, morali ed economici per la debolezza e l’inosservanza di norme, misure e opere di tutela.

    Associazione Luigi Pintor/ Il Manifesto Sardo
    Gruppo di Intervento Giuridico
    Amici della Terra
    Cagliari Social Forum

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