Quando buttavano a mare i tram

16 Settembre 2015
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Francesca Madrigali

Pubblichiamo l’intervento di Francesca Madrigali sul  progetto culturale in memoria di Sergio Atzeni “Quando buttavano a mare i tram“. Un percorso inserito negli eventi di Cagliari 2015 Capitale italiana della Cultura, film, reading, musica, incontri e sport che si svolgeranno a Cagliari dal 22 al 27 settembre per raccontare lo scrittore e intellettuale “sardo, italiano, europeo”. (Red)

“…Io credo che la Sardegna vada raccontata tutta. Finora la zona maggiormente descritta nelle opere letterarie è la Barbagia, e si capisce perchè: lì gli uomini sono più alti di quelli del sud, sono più forti, sparano. Insomma, c’è qualche differenza. Nuoro è l’Atene della Sardegna, a Nuoro nasce solo gente intelligente, mentre a Cagliari nascono più bassi e un pò più scemi, è una città torpida che ama soprattutto mangiar bene. Però io credo che sia importante raccontare anche Cagliari, anche Guspini, Arbus, Carbonia; se avrò vita cercherò di raccontare tutti i paesi, uno per uno, e tutte le persone, una per una.”

Era il 6 settembre 1995 quando Sergio Atzeni, scrittore, giornalista e poeta di Capoterra, moriva tragicamente nel mare di Carloforte. A vent’anni dalla scomparsa di uno tra i più significativi narratori e intellettuali sardi la città lo ricorda con “Quando buttavano a mare i tram”: cinque giorni di incontri, proiezioni, spettacoli, reading e performance che troveranno un palcoscenico ideale in sei luoghi inconsueti della città di Cagliari.

“L’idea di portare le parole di Atzeni in tutta la città, unendo con un filo il centro e le periferie, è alla base di questo progetto”, spiega Mattea Lissia dell’associazione culturale Luna Scarlatta che organizzato l’evento per Cagliari 2015 capitale italiana della cultura. “Quando buttavano a mare i tram”, da una poesia di Atzeni, “vuole essere un omaggio allo scrittore ma soprattutto uno strumento di diffusione delle sue opere e idee, anche attraverso gli strumenti dei social network. Ci piace pensare ad Atzeni non solo nel ricordo, ma anche per la sua grande attualità di pensiero e di stile”, aggiunge Francesca Madrigali. Basti pensare all’intensa attività giornalistica e al tema dell’identità “meticcia”, alla forte vena ironica che costituisce ancora oggi un “unicum” nel panorama letterario e spesso anche intellettuale dell’isola, al complesso e spesso tormentato rapporto con il mestiere di scrittore.

Si parte martedì 22 con l’appuntamento “Posso suonare la memoria come un pianoforte?”, storia di un romanzo, un film e un’amicizia. Durante la serata sarà proiettato il film “Il figlio di Bakunin” dall’omonimo libro di Atzeni, introdotto e commentato dal regista Gianfranco Cabiddu: la pellicola è la prima tratta da uno scritto di Atzeni. L’appuntamento è alle 19 al Teatro Civico di Castello.

Il giorno successivo, mercoledì 23 settembre, alle 19 in piazza San Domenico ci sarà il reading “Un amico a Babele”, suono e letture con il musicista Frantziscu ‘Arrogalla’ Medda e l’attore Giacomo Casti, nel segno della città e del ‘meticciato’ ben raccontato da Atzeni.

Giovedì 24 settembre alle 19 al Picò Cafè in piazza Costituzione il “Racconto delle periferie”, incontro a più voci con lo scrittore romano Tommaso Giagni (autore del romanzo ‘L’estraneo’ pubblicato da Einaudi), il giornalista Vito Biolchini e Franco Meloni, fondatore e promotore della Scuola popolare di Is Mirrionis negli anni Settanta. Un confronto sulle periferie di ieri e oggi tra diverse generazioni di protagonisti. Seguirà il concerto della band world music sassarese Elva Lutza.

La cultura è anche turismo, attrazione per i visitatori e gli stessi cittadini: ecco che gli incontri di martedì, mercoledì e giovedì diventano meta finale degli itinerari culturali della guida turistica Fresia Murenu. Alle 17,15 la ‘Passillara in Castedhu de susu’, mercoledì 23 alla scoperta di Villanova e giovedì 24della Marina. Durante gli itinerari saranno lette poesie e testi di scrittori e poeti cagliaritani e sardi: Paolo De Magistris, Teresa Mundula Crespellani, Aquilino Cannas, Emilio Lussu e altri.

Il programma prosegue nel fine settimana: sabato 26 settembre alle 11 al Mercato di San Benedetto “Dovevo nascere pesce”, letture interpretate da Andrea Meloni accompagnate dalla colonna sonora inedita di Mario Massa; il reading sarà raccontato da Eja Tv che realizzerà intervistetra il pubblico e i cittadini al mercato. Alle 19 un interessante, singolare connubio tra sport e parole: la palestra di pugilato di via Mandrolisai, nel cuore del quartiere Is Mirrionis dove lo scrittore visse da bambino e che ispirò il racconto “Bellas Mariposas” ospiterà “Cantar l’altrove”, spettacolo di Marta Proietti Orzella con una performance dell’Accademia pugilistica ‘Sardegna’ fondata nel 1950 e oggi la più vecchia società pugilistica dell’isola.

Ultima giornata a Marina Piccola, sul mare: “Cagliari Chiama Europa” è il titolodell’incontro di domenica 27 settembre alle 11.30 con Ester Cois, sociologa, Paola Soriga, scrittrice, e la studiosa Gigliola Sulis per parlare di Europa vent’anni dopo Atzeni, che definiva se stesso come ‘sardo, italiano, europeo’. Si chiude in musica con il cantautore cagliaritano Flavio Secchi e il suo spettacolo ‘Parole per chitarra’.
Il pubblico è invitato a partecipare sui social network per raccontare la propria idea di Cagliari e di Atzeni attraverso foto, testi, le cronache degli eventi utilizzando gli hashtag dedicati all’evento #Atzeni2015 e #cagliari2015.

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