Solidando Film Festival, al via la sesta edizione

15 Gennaio 2023

Massimo Dapporto e Stefano Bucchi in Pappo e Bucco

In foto: Massimo Dapporto e Stefano Bucchi in Pappo e Bucco

[red]

Prende il via la VI edizione del Solidando Film Festival, la manifestazione organizzata dal Solidando Odv, con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission e il Centro Servizi Sardegna ODV, che si terrà il 20, 21 e 22 gennaio 2023, nel Centro culturale Exma di Cagliari (ingresso via San Lucifero, 71), a partire sempre alle 18.30.

Un’edizione ancora più ricca di eventi, con proiezioni di film e documentari, incontri con registi, attori e giurati della manifestazione cinematografica che, da sei anni ormai, senza alcuna interruzione, porta avanti tematiche sociali attraverso lo sguardo di registi e registe di tutto il mondo. 

Sono stati 145, infatti, i contributi arrivati da 32 Paesi: Iran, India, Turchia, Capo Verde, Austria, Spagna,  Indonesia, Ucraina, Regno Unito, USA, Libano Egitto, Polonia, Afghanistan, Slovenia, Germania, Messico, Svezia, Danimarca, Svizzera, Israele, Singapore, Belgio, Francia, Armenia, Italia, Canada, Repubblica Ceca, Grecia, Russia.  

Di questi, sono 24 i cortometraggi finalisti selezionati dalla giuria tecnica del Solidando Film Festival composta quest’anno dal regista e documentarista nuorese Francesco Bussalai, dalla regista Alessandra Usai e dalla docente e manager culturale Alessandra Piras che saranno presenti durante le tre giornate del Festival e incontreranno il pubblico in sala per raccontare la loro attività in ambito cinematografico e secondo quali criteri hanno selezionato le opere.

Tre i registi sardi che sono risultati finalisti al SFF: Matteo Car con “Due madri”, Carlo Licheri con “Sono Skizzato” e  Sergio Falchi con “Without you” che saranno ospiti del Festival  all’Exmà.  

Questa edizione si arricchisce, inoltre, della presenza di registi e autori internazionali: saranno ospiti del Festival sabato 21 gennaio dalle ore 21 il regista italiano Adriano Valeriodocente di Regia e Analisi all’International School of Paris, già vincitore del David di Donatello con il film “37° 4S”, menzione speciale al Festival di Cannes e vincitore nel 2022 dei Nastri D’Argento, che incontrerà il pubblico dopo la proiezione del suo corto “The Nightwalk”. Subito dopo seguirà l’incontro con l’altro ospite in arrivo da Beirut Ali Dalloul, montatore libanese del film “Warsha” diretto dalla regista e scrittrice libano-canadese Dania Bdeir, vincitore del Sundance Festival (2022), che racconta la storia di Mohammed, un esule siriano chelavora come operatore di gru a Beirut. Un giorno si offre di salire su una delle gru più alte e pericolose di tutto il Libano: lontano dagli occhi di tutti, riesce finalmente ad esprimere la sua passione segreta e a trovare la sua libertà. 

Una ricordo speciale sarà invece dedicato, venerdì 20 gennaio, all’attore Remesha Martin Elvis King, protagonista del film “Due madri” del regista sardo Matteo Car. 

Nella serata finale del Festival, domenica 22 gennaio, dalle ore 18.30, dopo la proiezione di “Il miracolo dei Rei” della regista cagliaritana Alessandra Usai, saranno assegnati i 5 premi del Festival alle migliori opere cinematografiche.  

Il programma completo del Festival è scaricabile su www.solidando-film-festival.org e sui social si Solidando Film Festival.

I PREMI DEL SFF 

I premi del SFF sono 5: uno viene assegnato da EGA (European Gate to Arts) all’opera “crossborder” che meglio rappresenta il legame tra Europa e Asia, oltrepassando i confini culturali e artistici tra i due continenti.  Tre premi vengono attribuiti dalla Giuria tecnica di esperti, mentre l’associazione Solidando Odv sceglierà il cortometraggio che meglio affronta le tematiche vicine all’associazione sui diritti umani e sociali.

SOLIDANDO FILM FESTIVAL 

Solidando Film Festival è una rassegna di cortometraggi internazionali che include i generi documentario, fiction e animazione a carattere sociale: storie reali o di immaginazione ispirate ai diritti umani, alla solidarietà, alla cooperazione, all’educazione. Il Solidando Film Festival, realizzato con il contributo e il patrocinio della Fondazione Sardegna Film Commission e del Centro Servizi Sardegna, in collaborazione con il consorzio Camù, l’associazione culturale Tina Modotti, Cagliari Film Festival, EGA, la Macchina Cinema e l’Alambicco è organizzato dall’Associazione di Volontariato Solidando Cooperazione e Sviluppo ODV, da anni impegnata in progetti in Madagascar e Nicaragua di  scolarizzazione e tutela dei diritti umani e civili. 

I GIURATI DELLA VI EDIZIONE DEL SFF  

Francesco Bussalai Filmmaker ed economista, è nato a Nuoro nel 1965. Dopo la laurea in Economia all’Università di Cagliari e il Master in Economics alla University of York (GB), per 18 anni ha lavorato come esperto del mercato del lavoro per la Regione Sardegna. Inventa e realizza per l’Agenzia Regionale per il Lavoro la manifestazione “Il Cinema racconta il lavoro”. Negli stessi anni realizza ‘Cancelli di fumo’, storia onirica sulla Manifattura tabacchi di Cagliari e altri corti d’autore e documentari come “Il pranzo di Alice”, “Chiloè” e “Vietato attraversare i binari” che partecipano a festival in tutto il mondo, vincendo numerosi premi (Assim Vivemos, Brasile; Milano Film Festival, Italia; Best European film, La Fila F.F., Valladolid, Spagna). Nel 2015 lascia il lavoro alla Regione e intraprende un viaggio negli Stati Uniti che lo porterà a realizzare il lungometraggio ‘Re-legalized’. Girato fra l’Oregon e la California, ha partecipato a diversi festival negli Stati Uniti (Los Angeles, Denver, Palm Springs, Eugene), e ha avuto decine di proiezioni pubbliche in Italia, tra cui al Senato del Parlamento italiano, partecipando al dibattito sulla legalizzazione della cannabis in Italia. Il suo ultimo lavoro, Àrbores‘ (produzione Terratrema, 2021), racconta della deforestazione in Sardegna e di come gli alberi possano lentamente ricrescere, a dispetto dell’uomo, è stato premiato al Babel Film Festival 2021. 

Alessandra Usai è una regista nata a Cagliari, ma che ha vissuto a lungo tra Milano e Dublino (Irlanda). Il suo primo progetto realizzato nella terra natale è “Il Miracolo del Rei” dove ha aperto, a fine 2019, la nuova casa di produzione Nical Films con sede a Cagliari, entrata a far parte della società irlandese Hypatia Pictures del 2016. Il Miracolo dei Rei, prodotto da Nicola Mennuni, Massimo Casula ed Alessandra Usai, racconta la storia del territorio di Castiadas ed è incentrato sull’intervento miracoloso dei rei, i condannati ai lavori forzati nella più grande colonia penale agricola d’Italia, e una delle più grandi d’Europa, attiva nel territorio di Castiadas (costa sudorientale della Sardegna) dal 1875 al 1956 per bonificare un’area di 6500 ettari disabitata da 350 anni, malsana, paludosa e malarica. Il suo precedente lavoro, un documentario drammatico di 56 minuti, ambientato in Irlanda, racconta la storia di due donne straordinarie, Lady Mary Rosse e Mary Ward, che avevano una passione per la scienza e la tecnologia durante un periodo (1850) in cui le donne non erano ammesse alle università.

Alessandra Piras ha frequentato negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta all’Università di Firenze i corsi di Storia e Critica del cinema e si è laureata a Cagliari in Storia del Cinema con il Professore Antonio Cara con il quale ha discusso una tesi sulle traduzioni cinematografiche e televisive ispirate alla narrativa di Grazia Deledda, uno dei primi studi esaustivi sul cinema di ambientazione sarda. Dopo la laurea si è occupata di associazionismo cinematografico come animatrice culturale del Circolo del Cinema La Comune con il quale ha organizzato numerose iniziative di promozione della cultura cinematografica e manifestazioni. Attualmente porta avanti il progetto culturale del Cagliari Film Festival Itinerari cinematografici tra fiction e documentario, rassegna di cinema d’autore e di cinema indipendente e con masterclass di formazione di cui si è svolta la prima edizione a Cagliari al Teatro Civico di Castello nel 2014. Il Cagliari Film Festival è diventato un appuntamento a cadenza annuale che propone le opere di autori e autrici scarsamente distribuiti ma di sicuro impegno civile e sociale. 

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