Un cartellino rosso agli Europei d’Israele

3 Giugno 2013
Cagliari Social Forum
Mercoledì 5 giugno si svolgerà un sit – in per boicottare la partecipazione italiana agli Europei di calcio under 21 in Israele. Titolo della manifestazione: “Un cartellino rosso agli Europei d’Israele”.
Le Associazioni promotrici ed aderenti trovano profondamente ingiusta la decisione della Fifa di designare Israele come stato ospitante gli europei di calcio under 21.
L’assegnazione di questo campionato vuole essere un ulteriore riconoscimento dello stato sionista, una ulteriore legittimazione alla sua politica di aggressione e annessione.
Uno stato che pratica una politica di apartheid nei confronti della popolazione palestinese.
I palestinesi non hanno la possibilità di praticare lo sport. I loro impianti sportivi, a Gaza, sono stati distrutti durante l’operazione piombo fuso e mai più ricostruiti. I giovani palestinesi che vivono in Israele e nei territori occupati non dispongono di palestre e impianti sportivi dove poter praticare lo sport.
Sono impossibilitati, di fatto, perfino ad assistere alle partite viste le barriere che e i muri che sono stati costruiti.
Siamo convinti che uno stato che pratica l’apartheid debba essere isolato anche nel campo sportivo, così come in quello culturale, accademico ed economico, così come fu fatto allora con lo stato del Sud Africa.
Scopo di questo sit in è, dunque, di invitare i cittadini che credono nello sport come mezzo di comprensione ed amicizia fra i popoli a boicottare questo campionati per dire no alla politica di apartheid e di annessione dello Stato d’Israele. Aderiscono: Associazione di Amicizia Sardegna Palestina.
La manifestazione si terrà mercoledì 5 giugno (giorno di inaugurazione del campionato) alle ore 17,30 in Piazza Costituzione a Cagliari.

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5 Commenti a “Un cartellino rosso agli Europei d’Israele”

  1. gian luigi deiana scrive:

    l’associazione sisma (sinistra indipendentista sarda – movimento anticapitalista) aderisce; personalmente proporrei di prenderci per due minuti la piazza e di fare una piccolissima partita di calcio.

  2. davide galasso scrive:

    L’iniziativa è sbagliata; se vogliamo aiutare israeliani e palestiniesi sinceramenti convinti della possibilità di trovare ancora, e per il poco tempo che ancora abbiamo, una soluzione allora dobbiamo noi, europei del mediterraneo, solidarizzare, stimolare, aiutare a costruire occasioni reali di dialogo perchè ognuno capisca le ragioni dell’altro affinchè venga abbattuto l’oramai enorme muro di reciproca diffidenza. Azioni di questo tipo l’alimentano.

  3. Francesco Cecchini scrive:

    Sono per il boicottaggio di Israele. Nessun dialogo con il nemico.

  4. sax scrive:

    Caro Davide parli così probabilmente perche’ non conosci a fondo la storia e la quotidianita’ a cui sono costretti i palestinesi.
    Ti consiglio un viaggio di consocenza nei territori palestinesi cosi potrai vedere con i tuoi occhi e asoltare con le tue orecchie quello che veramente succede da quelle parti.
    Anche volendo annulare il passato e volendo partire dall’oggi, ti accorgerai che Israele non fa altro che attuare politiche fasciste, coltivare odio e attuare l’apartheid, innanzitutto nei confronti dei palestini, ma in generale per tutti quelli che non sono puri ebrei.
    E’ in atto un lavoro pazzesco di “normalizzazione” con il quale Israele (con la complicita’ del resto del mondo) vuole mostrare una altra faccia di se.
    E tristemente ci riesce alla grande.

  5. paolo deluca scrive:

    volendo partire dall’oggi, ti accorgerai che Israele non fa altro che attuare politiche pacifiche

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