Un intellettuale scomodo

1 Maggio 2013
Locandina convegno Pintor
Roberto Loddo
Il 15 Maggio la redazione del Manifesto sardo ha organizzato una giornata di incontri, dibattiti, filmati e letture dal titolo “Luigi Pintor, un intellettuale scomodo”. Nell’anniversario della morte di Luigi Pintor l’intento della redazione è fornire un contributo di analisi e di riflessione collettiva su un giornalista, uno scrittore e un politico che rappresenta ancora un patrimonio di idee utili per comprendere criticamente il presente e importanti per tutte le donne e gli uomini che si impegnano per la trasformazione dell’ordine delle cose esistenti.
La giornata inizierà alle 10.30 nella sala consiliare del palazzo civico del Comune di Cagliari con gli interventi del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e dell’assessore alla cultura Enrica Puggioni. Seguirà la proiezione di un filmato con delle videointerviste a Pintor, con Francesco Birocchi e Ottavio Olita dell’associazione della stampa sarda che descriveranno la dimensione del giornalismo di Pintor. Il Manifesto infatti non è stato solo il quotidiano che ha cercato di rappresentare l’esperienza politica delle nuove sinistre, ma è anche stata una scuola per tante firme importanti del giornalismo italiano.
La giornata proseguirà alle 15.30 al centro comunale d’arte e cultura “Il Ghetto” in via Santa Croce 18 con Valentino Parlato, Luciana Castellina e Loris Campetti che fotografano un esperienza giornalistica e politica del Manifesto raccontata da due generazioni. Claudio Natoli, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Cagliari parlerà della politica della sinistra del Pci negli anni ’60. A sinistra della burocrazia e delle procedure repressive con cui il comitato centrale del Pci deliberò la radiazione di Pintor, Rossanda e Natoli nasceva una galassia di movimenti, un grande orizzonte di partecipazione critica contro il dogmatismo del Pci dalla rivolta di Budapest alla primavera repressa di Praga. Luigi Pintor “letterato” sarà ricordato da Francesco Tronci, professore ordinario di semiotica del testo all’Università di Cagliari e dal reading dei suoi scritti, letti da Daniela Cossiga e Sante Maurizi.
Il legame tra Pintor e la Sardegna sarà sviluppato da Marco Ligas, direttore del Manifesto Sardo. Un legame iniziato a Cagliari nei suoi primi 15 anni di vita, poi ci furono il trasferimento nella capitale, i primi lutti, la guerra, la scelta partigiana e comunista e il rientro in Sardegna deciso dal Pci a causa della grave colpa del dissenso. Gianluca Scroccu, dottore di ricerca in storia contemporanea all’Università di Cagliari parlerà dell’importanza della coscienza critica di Pintor giornalista e intellettuale e del rapporto con le giovani generazioni di oggi. Generazioni che immaginano una sinistra diversa da quella fuori scena che abbiamo conosciuto negli ultimi anni e che Pintor considerava già morta in uno dei suoi ultimi editoriali: “una quercia rotta e margherita secca e ulivo senza tronco”.

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