Un nuovo presidio antirazzista contro l’indifferenza della giunta di Cagliari

15 Aprile 2023

[red]

Martedì 18 aprile alle ore 17:15 davanti al Municipio di Cagliari in via Roma 145, si svolgerà il nuovo presidio antirazzista del gruppo di cittadine e cittadini solidali che da Marzo cercano di risolvere il problema dell’emergenza abitativa delle persone abbandonate in un parcheggio di Cagliari chiedendo un concreto impegno alla giunta e al sindaco. Ad oggi queste richieste sono state ignorate. Pubblichiamo la nota della convocazione del presidio.

Il giorno 9 marzo, un altro grave episodio ha colpito la città di Cagliari. Una quarantina di migranti e tre donne italiane, sono stati sgomberati dallo stabile in Via Riva di Ponente al seguito di un incendio scoppiato all’interno della struttura. L’immobile, di proprietà della Regione Sardegna e da questa lasciato in condizioni fatiscenti da decenni, nel corso degli ultimi 15 anni era diventata casa e rifugio per numerose persone (principalmente giovani uomini) provenienti dall’Africa occidentale.

Nonostante le condizioni diroccate che lo contraddistinguevano, il complesso rappresentava una delle poche possibilità in città per evitare di dormire per strada e per avere accesso ai servizi igienici fondamentali per: Persone che pur avendo un lavoro (persino con contratto a tempo indeterminato) non riescono a trovare una sistemazione regolare in ragione del loro essere stranieri e più precisamente africani (o meglio neri); Persone fuoriuscite dall’Accoglienza o che, per via dei criteri restrittivi e repressivi con cui questa veniva concessa, non ha mai avuto la possibilità di entrarci; Persone colpevoli, in sostanza, di avere il colore della pelle diverso o, volendo essere più fiduciosi, di provenire da un Paese extra-UE e di non godere quindi delle tutele di cui godiamo e spesso diamo per scontati.

È passato un lungo mese, e queste persone sono ancora nel parcheggio adiacente dove, sin dal giorno dopo l’incendio, si sono costruite un riparo con i pochi mezzi di fortuna che sono riusciti a recuperare.  
Sono stati contattati diversi enti benefici e qualche istituzione religiosa le quali, a dispetto delle parole utilizzate per descriverne gli intenti, si sono dimostrate incapaci di contribuire a trovare una soluzione.

Quando alcune delegazioni miste di cittadine e diretti interessati si sono presentati per chiedere loro un supporto almeno per quanto riguarda la questione abitativa, si sono visti sbattere la porta in faccia.
Il supporto principale, sotto molti aspetti l’unico arrivato a queste persone che vivono un ulteriore peggioramento delle già precarie condizioni di vita in cui versavano è arrivato da privati cittadini solidali, incapaci di chiudere gli occhi davanti a questo ennesimo dramma che colpisce persone che abitano la città. 

Nessuna risposta nemmeno da parte del comune di Cagliari, che continua a trattare le fasce più deboli come creature incorporee o funzionali per giustificare la politica repressiva in nome di un decoro, che poco o nulla ha a che fare con la dura realtà di tanti cagliaritani e no, costretti a sopravvivere davanti agli aumenti sconsiderati di luce, benzina, ignobile sanità privata, beni di prima necessità e affitti, questi ultimi cari e selettivi per censo.

Ci chiediamo cosa intendono fare le istituzioni ora che il 1°maggio e la sagra di Sant’Efisio sono alle porte e quello spazio verrà destinato, come di consueto, a luogo di raduno per i vari gruppi che convoglieranno in città. Temiamo che l’unica risposta si concretizzi in uno sgombero forzato dello spiazzo senza prospettare alcuna alternativa 

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI