Un paese senza diritti

1 Febbraio 2016
the_forgotten_man
Giuliana Mura

E’ stata pubblicata nel sito istituzionale governativo la legge di stabilità 2016 che riguarda le principali novità sui bilanci collegati all’attuazione delle riforme strutturali del Paese: previsioni sui temi quali sicurezza, occupazione, economia e investimenti. Alcuni interventi coinvolgono da vicino le famiglie: Tasi e Imu, ristrutturazioni edilizie , risparmio energetico, bonus mobili, voucher per l’acquisto di servizio di baby-sitting. La Carta famiglia: la card istituita dal 2016 rivolta alle famiglie che ne fanno richiesta costituite da cittadini italiani e stranieri regolarmente residenti in Italia con almeno tre figli a carico. “Come è umano lei” avrebbe detto Fantozzi. Cosa si intende per famiglia? Con tre figli a carico in una Repubblica fondata sul lavoro precario o a licenziamento senza giuste cause e giustificato motivo o meglio in nero così risolviamo il problema delle agevolazioni fiscali. Cosa significa essere straniero e regolare? In una Italia ed Europa dove non si intende definire la situazione dei migranti ed extracomunitari che, se riescono a giungere presso le nostre coste vivi, hanno spesso già perso i figli in mare o rischiano di vederseli sottratti dai mercanti di corpi e d organi vari. Metodi di risoluzioni di politiche familiari di alcuni italiani come descrive per esempio Camilleri in “Ladri di merendine”.

Si discute legislativamente su unioni di fatto e sulla regolamentazione dei loro diritti. Ma mamma e papà hanno mai raccontato, insieme alla fiaba di Pinocchio la sera prima d andare a dormire che la Fata turchina e Geppetto potevano costituire una unione di fatto ed anche allora vi era una miseria nera tale da far mangiare i torsoli delle pere?  Trovo indecenza sostanziale non le unioni di qualsiasi natura ma che ancora nel 2016 non si lasci la libertà e la possibilità ad ogni persona di vivere i propri diritti civili e sociali. In un paese, che non è quello dei Balocchi, dove si tratta di riforme strutturali e occupazioni con morti bianche sul lavoro e che sono uno dei punti di stabilità se non in aumento. In un luogo dove, per dirla alla De Andrè, Bocca di Rosa è Amor profano e pur di salvare le sacre unioni meglio se clandestino.

Dove i bambini saranno chiamati extra comunitari se non moriranno liberamente prima di arrivare nel Belpaese. Dove l’art. 3 della Costituzione è tra le top ten del nulla di fatto. Scola, recentemente scomparso, nella vita come nelle sue pellicole era sempre in prima fila nell’impegno civile e nel descrivere le contraddizioni e le ipocrisie tipiche che uniscono il popolo tutto italiano. Scola è scomparso prima di vedere concretizzata la comprensione del suo messaggio culturale. Ma pare non sia ancora tempo per le libertà reali e per le unioni di fatto al tempo del colera. E della collera collettiva. Eppure C’eravamo tanto amati.

 

Nell’immagine: “The Forgotten Man” di Jon McNaughton

1 Commento a “Un paese senza diritti”

  1. Antonello Barmina scrive:

    Il mio dubbio è che la questione dei diritti civili si presti al gioco delle parti: a fronte di una politica economica sostanzialmente condivisa, la destra interpreta i sentimenti più retrivi dell’opinione pubblica e la sinistra gli orientamenti dell’elettorato progressista-

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