Una rotonda stradale vale parecchio

30 Novembre 2010

deliperi

Stefano Deliperi

Non è facile vedere centinaia di studenti manifestare per difendere uno spazio di verde pubblico e dei beni culturali.    E’ ancora più difficile vederlo a Cagliari, città tradizionalmente piuttosto “pigra”. Eppure è accaduto, lo scorso mercoledi 24 novembre. Una bella manifestazione popolare tenutasi nel giardino della Croce daziaria di S. Avendrace (all’incrocio fra Viale Trento, Viale Trieste e Viale S. Avendrace, davanti al Liceo-Ginnasio “Siotto”).  Oltre 300 fra studenti e docenti della prospiciente scuola superiore, residenti e operatori economici del quartiere, ecologisti, semplici cittadini cagliaritani hanno raccolto la proposta del Comitato popolare Sa Cruxi Santa di S. Avendrace alla quale avevano subito aderito le associazioni ecologiste Amici della Terra, Cagliari Social Forum, Gruppo d’Intervento Giuridico, Italia Nostra. Tanto per cambiare, dai mezzi di informazione tradizionali se n’è saputo poco o nulla.   E quando sono state riportate alcune righe in cronaca, l’avvenimento è stato riportato in modo fuorviante.    Ovvio attenderselo da L’Unione Sarda, il quotidiano cagliaritano di proprietà di Sergio Zuncheddu, il titolare dell’Immobiliareuropea s.p.a., società che sta costruendo il complesso immobiliare “I Fenicotteri”, beneficiario dell’opera stradale.  Anche La Nuova Sardegna ne ha scritto solo domenica 28 novembre. Contrastanti, tanto per cambiare, le reazioni nel P.D., la forza politica che dovrebbe rappresentare l’alternativa di governo della città: il circolo “Rinascita” (S. Avendrace – Mulinu Becciu) ha sostenuto le richieste popolari, il consigliere comunale Claudio Cugusi le ragioni della rotatoria in ossequio alle fantomatiche ragioni dei residenti del nuovo complesso immobiliare. “Residenti” eventuali e futuribili e tuttora non identificati. Una manifestazione spontanea e colorata (numerosi i cartelli con messaggi e poesie degli studenti appesi agli alberi) aperta da Alberto Lostia, rappresentante degli studenti del Liceo-Ginnasio “Siotto” e proseguita con brevi interventi introdotti da Claudia Sitzia, coordinatrice del Comitato organizzatore: ragazzi, commercianti, residenti, ecologisti hanno illustrato i motivi della protesta e affermato a chiare lettere che vogliono la salvaguardia integrale di quel pezzo di verde pubblico e di storia cittadina nel giardinetto con nove alberi ad alto fusto all’incrocio fra il Viale Trento e il Viale Trieste, di fronte al Liceo-Ginnasio “Siotto”. Il messaggio è stato semplice e lineare. Poco importa delle pressioni e dei suggerimenti di qualche politicante da strapazzo: alberi, verde pubblico, Croce di S. Avendrace e antica cisterna non si toccano! Secondo il progetto, più volte sostenuto dall’Assessore comunale alla viabilità Maurizio Onorato (Riformatori Sardi), infatti, sarebbero sottratti circa 200 metri quadrati di verde pubblico, due alberi (oggi radicalmente potati) verrebbero spostati di qualche metro, mentre, a fronte di tale sacrificio, verrebbe realizzata una grande aiuola all’inizio del Viale S. Avendrace di circa 800 metri quadrati di verde.    Vi sarebbero, quindi, in linea teorica, 600 metri quadrati di verde pubblico in più.  Tuttavia l’aumento del verde pubblico sarebbe soltanto virtuale, perché l’aiuola che verrebbe realizzata nel mezzo del Viale S. Avendrace difficilmente sarebbe fruibile da bambini e anziani in quanto nel bel mezzo del traffico. Non è necessario essere particolarmente geniali per scoprire che il progetto di rotonda stradale è in stretto rapporto con quel progetto di asse stradale tanto caro all’on Mauro Pili (P.d.L.) che si vuol far passare nel canyon di cava di Tuvixeddu, sfiorare la Scuola Media di Via Falzarego e tirar giù un’intera ala del Liceo-Ginnasio “Siotto”, per i benefici in favore della ben nota iniziativa immobiliare del gruppo Coimpresa. Infatti, il giardinetto con nove alberi ad alto fusto è una piccola oasi di quel verde pubblico del quale il Comune di Cagliari mèna continuamente vanto, ma è anche il contesto di un pezzo di storia cittadina, la Croce di S. Avendrace, bene storico-culturale, che dal medioevo segna il limite della cinta daziaria, e un’antica cisterna, probabilmente di epoca romana.
Il cartello “inizio lavori” posizionato lo scorso 28 ottobre era molto chiaro: il Comune di Cagliari, con autorizzazione n. 223424 del 19 ottobre 2010, permette all’Immobiliareuropea s.p.a. (general contractor la Cantieri Commerciali s.r.l.) la realizzazione della “sistemazione della circolazione fra le Vie S. Gilla, Viale Trieste e Viale S. Avendrace” (importo dei lavori: 141.000,00 euro).  I lavori, in base all’ordinanza comunale n. 1050/VIAB del 19 ottobre 2010, sarebbero dovuti iniziare lo scorso 2 novembre (data adeguata all’evento), ma sono stati sospesi dietro intervento della Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio di Cagliari (ordinanza n. 15988 del 29 ottobre 2010). In proposito, le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno inoltrato (29 ottobre 2010) un esposto alle Soprintendenze per i beni architettonici e paesaggistici e per i beni archeologici per verificare il rispetto del bene storico-culturale, informandone nel contempo la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Inoltre, il Comitato popolare Sa Cruxi Santa di S. Avendrace ha promosso e inviato una petizione alle Soprintendenze competenti e al Comune di Cagliari per tutelare l’area di verde pubblico e i beni culturali presenti, raccogliendo oltre 1.400 adesioni di cittadini. Una rotonda stradale il cui significato è molto più ampio di quello che può apparire a prima vista.  Forse una speranza che i cagliaritani imparino a non lasciare la loro città in ostaggio ai poteri forti.

4 Commenti a “Una rotonda stradale vale parecchio”

  1. Andrea Nurcis scrive:

    E’ incredibile quello che da molti anni ormai, a livello “urbanistico” sta accadendo a Cagliari nel silenzio e nell’indifferenza quasi totale dell’informazione e della politica sia locale che nazionale. Si realizzano dei progetti di milioni di euro, con soldi pubblici, che stravolgono irrimediabilmente paesaggi unici, e parti importanti per la cultura e l’identità della città, secondo le esigenze e gli interessi di alcuni potenti “imprenditori”.
    Ad esempio come è possibile che Gualtiero Cualbu faccia parte del cda dell’ente lirico e allo stesso momento sia anche il proprietario dell’impresa che dovrà realizzare il cosidetto “parco della musica”? non c’è un evidente conflitto di interessi?…non mi intendo molto di queste cose ma quando in rete trovo la notizia che il teatro verrà collegato attraverso un ponticello col THotel di cui è proprietario Cualbu appunto, mi chiedo se sia una cosa vera o uno scherzo…Parco archeologico a Tuvixeddu, parco della musica…i parchi di Cualbu che devono innanzitutto soddisfare i suoi affari…

  2. Stefano Deliperi scrive:

    hai perfettamente ragione, Andrea. Non meraviglia certo che un imprenditore – qualsiasi imprenditore – voglia fare i suoi affari, sconcerta l’assenza della classe politica di maggioranza e di opposizione, a parte qualche eccezione. E, da quanto si vede, non ci saranno grandi novità dalle prossime elezioni comunali cagliaritane.

  3. Laura Stochino scrive:

    Mi sembra giusto che onor di cronaca si dovrebbe ricordare che non tutti i partiti sono stati ondivaghi e il gruppo PRC in consiglio e il consigliere Ben Amara si sono espressi con interrogazioni e documenti contro la rotatoria. Incollo il comunicato che mi riguarda.

    La Federazione della Sinistra non ha dubbi la rotatoria di Piazza Sorcinelli non si deve fare

    Cagliari 07/12/2010

    Alla c.a. della Redazione

    Nel corso dell’ultimo mese una straordinaria mobilitazione dei cittadini di Sant’Avendrace ha impedito l’inizio dei lavori per la costruzione della rotatoria all’incrocio tra viale San’Avendrace e Viale Trieste. La Federazione della Sinistra con i suoi consiglieri circoscrizionali (Laura Stochino e Gianpaolo Tibosini) sostiene la battaglia che stanno portando avanti i cittadini del quartiere e ritiene che questi lavori siano solo il primo passo verso la messa in atto di un progetto più ampio che riguarda la zona archeologica di Tuvixeddu. Per questa ragione già all’inizio del mese abbiamo presentato un’interrogazione rivolta all’assessore Onorato e abbiamo promosso l’incontro che si è tenuto nell’aula del consiglio della Circoscrizione n.2 dello stesso assessore con il comitato di quartiere. Continuiamo a stare dalla parte di chi difende la vivibilità del nostro quartiere che sempre di più rischia di diventare luogo privilegiato di speculatori e palazzinari.

    Laura Stochino

    Capo gruppo P.R.C. al Consiglio della Circoscrizione n.2

  4. Andrea Nurcis scrive:

    Sarebbe davvero bello se gli abitanti di Sant’Avendrace con l’aiuto indispensabile della politica, riuscissero a riscattare il loro quartiere da quel progetto di enorme speculazione che da anni si sta portando avanti e che viene chiamato istituzionalmente “Riqualificazione urbanistica del quartiere di Sant’Avendrace”. Un progetto che sta irrimediabilmente distruggendo le enormi potenzialità e ricchezze che quella zona di Cagliari offre\offriva, sia dal punto di vista ambientale, del paesaggio, della cultura e dell’identità. La riqualificazione per un luogo di quelle caratteristiche dovrebbe essere innanzitutto ambientale e culturale. La politica è stata troppo assente da quelle strade…o meglio è stata presente solo per lasciare mano libera agli speculatori. Speriamo che le cose cambino

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