Aggiornamento sul Marganai

1 Ottobre 2015
Salviamo-la-foresta-Marganai
Stefano Deliperi

Aggiornamenti importanti sulla vicenda dei tagli boschivi in parte realizzati e in gran parte previsti nella Foresta demaniale del Marganai (Iglesias, Domusnovas, Fluminimaggiore), descritta su Il Manifesto Sardo, 25 settembre 2015 (“Tagli nella Foresta demaniale del Marganai, i conti non tornano”).

Con provvedimento del 25 settembre 2015, il Soprintendente per le Belle Arti e il Paesaggio di Cagliari arch. Fausto Martino ha sospeso sine die i tagli boschivi.

Infatti, avendo appreso del programma dell’Ente Foreste della Sardegna (E.F.S.) di reintroduzione del governo a ceduo dall’articolo di Gian Antonio Stella (IL CASO. La selva preistorica del Sulcis che diventa legna da ardere, Il Corriere della Sera, 7 settembre 2015) e avendo poi “svolto accertamenti”, ha provveduto alla sospensione “di un progetto per un taglio considerevole che noi, come soprintendenza, non avevamo mai visto. Non si tratta di un taglio colturale, il taglio ceduo è finalizzato a produrre legname: ebbene questo tipo di taglio deve essere autorizzato. Non solo nel Marganai: ovunque”.

La giurisprudenza penale è chiara nel ritenere necessaria l’autorizzazione paesaggistica per tutti gli interventi che non rientrino nella nozione di “taglio colturale”.

Recentemente la sentenza Cass. pen., Sez. III, 13 gennaio 2015, n. 962 ha ricordato che soltanto il taglio colturale per il miglioramento del bosco, rientrando nella previsione di cui all’art. 149 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. (attività agro-silvo-pastorali), non necessita di preventiva autorizzazione paesaggistica.    Il taglio del bosco e la successiva aratura del terreno comportano la commissione del reato di cui all’art. 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Non solo.   Il Soprintendente Martino ha inoltrato una specifica segnalazione in proposito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari: si tratta di “un atto dovuto. Una volta che la stampa rende nota la vicenda e viene appurata la mancanza di autorizzazioni, c’è l’obbligo di segnalare”.  E il Procuratore della Repubblica di Cagliari dott. Mauro Mura ha già aperto un procedimento penale.

Non si può che auspicare che le recenti iniziative amministrative e giudiziarie possano – come richiesto dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, da esperti e da singoli cittadini in numerose occasioni – far verificare approfonditamente finalità, impatti ambientali, modalità e attuazione di un intervento di taglio boschivo che costituisce fondato motivo di grande preoccupazione in ampi strati dell’opinione pubblica.

 

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