Alghero, Cala del Porticciolo, dove la legalità ambientale pare proprio un optional

1 Giugno 2021

[Stefano Deliperi]

La caletta del Porticciolo, sulla costa algherese, è raccolta, ricca di macchia mediterranea, particolarmente suggestiva.

Tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientra nel parco naturale regionale di Porto Conte e nel S.I.C./Z.P.S. “Capo Caccia (con le Isola Foradada e Piana) e Punta Giglio” ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali e n. 09/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica.

Gli ambienti dunali sono impreziositi dai tipici Habitat psammofili con alcuni rari endemismi come l’Anchusa crispa, eppure, ormai da tanti anni, ogni estate viene posizionato un chiosco con vari servizi balneari da parte della Società esercente il campeggio contiguo esistente.

Nel corso degli anni la superficie in concessione è anche stata ampliata, così come sono stati realizzati vari sottoservizi (“collegamento delle due fosse biologiche a tenuta stagna con l’impianto di smaltimento reflui del campeggio, attraverso la posa di apposite tubazioni, unitamente ai cavi per la telefonia e l’elettricità”, nota Servizio VIA R.A.S. nota prot. n. 2138 del 26 gennaio 2021) attraverso le piccole dune.

Tutto quanto, bene o male, è stato realizzato con le varie autorizzazioni amministrative, nonostante la c.d. ordinanza balneare annuale emessa dalla Regione autonoma della Sardegna  affermi testualmente:

E’ sempre vietata la sosta e/o l’occupazione, ancorché temporanea, il calpestio delle dune e della relativa vegetazione. Per dune si intendono accumuli sabbiosi situati nell’area retrostante la spiaggia, disposti parallelamente alla linea di costa, di forma irregolare dipendente dalla direzione dei venti dominanti. Nelle dune indicate con appositi segnali è interdetto il transito e l’attraversamento”.

Quest’anno lo dispone la determinazione D.G. Enti locali e Finanze della Regione autonoma della Sardegnaprot. n. 140149 del 12 maggio 2021 (art. 3, comma 1°, lettera g).

Eppure nel corso delle stagioni estive è stata registrata la “presenza del chiosco sulla duna”.

E anche quest’anno, puntuale come l’albero di Natale, il Comune di Alghero, con il provvedimento unico SUAP (determinazione motivata conclusione conferenza di servizi) n. 2970 del 28 aprile 2021, ha autorizzato il posizionamento di chiosco con servizi balneari con un ulteriore ampliamento.

L’ha fatto, però, in assenza di autorizzazione (art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.) conseguente al preventivo e vincolante procedimento di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.), necessaria perché in area S.I.C./Z.P.S.

L’ha fatto nonostante con nota prot. n. 2138 del 26 gennaio 2021, il Servizio Valutazione Impatti e Incidenze Ambientali (VIA) della Regione autonoma della Sardegna – competente in tema di tutela degli habitat naturali e semi-naturali – l’avesse testualmente richiesto e fossero destinatari della richiesta sia il Comune di Alghero – SUAP sia la Società turistica immobiliare, fra l’altro recentemente protagonista in negativo di un ingente taglio di vegetazione mediterranea puntualmente sanzionato.

L’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico – che da parecchio tempo prova a ricondurre a legalità e rispetto ambientale la fruizione della spiaggia del Porticciolo – ha inoltrato (28 maggio 2021) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione di provvedimento di revoca in via di autotutela (artt. 21 octies e 21 nonies della legge n. 241/1990 e s.m.i.) del provvedimento unico SUAP Alghero che ha autorizzato il posizionamento di chiosco e servizi balneari in assenza di procedura di V.Inc.A.

Coinvolti, oltre al Comune di Alghero, i Ministeri della Cultura e della Transizione Ecologica, la Regione autonoma della Sardegna, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari, l’Azienda speciale di gestione del parco naturale regionale di Porto Conte.

Le coste della Sardegna meritano legalità e la massima cura e attenzione, anche al Porticciolo di Alghero.

Stefano Deliperi è il portavoce del Gruppo d’Intervento Giuridico odv

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