Alghero, falesia di Punta Giglio, spunta un cantiere sulla cisterna tutelata

3 Novembre 2023

[Stefano Deliperi]

Spunta un’area di cantiere per i già assurdi lavori sulla falesia di Punta Giglio ad Alghero.

Le associazioni Punta Giglio Libera – Ridiamo vita al ParcoEarth GardenersItalia Nostra (Sez. Sassari)LIPU-BirdLife ItaliaGruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), con il sostegno di ANS -Assemblea Natzionale SardaASCE – Associazione Sarda contro l’EmarginazioneComitato Ambiente SassariComitato Parco Nord Ovest della SardegnaSa Domo de TotusSardenya i LlibertatSiamo Tutti Importanti Sassari, hanno inoltrato (3 novembre 2023) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in relazione all’assurda previsione di realizzazione del “campo base di cantiere” (area di accantieramento) dei “Lavori  di  mitigazione  del  rischio  frana  in  falesia  Punta Giglio  nel  Comune  di  Alghero” sulla c.d. cisterna, con vespaio di captazione delle acque meteoriche a servizio della dismessa Batteria costiera SR 413, bene tutelato con vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., individuato con D.M. 14 dicembre 2010).

Coinvolti i Ministeri della Cultura e dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari, il Comune di Alghero, l’Azienda speciale di gestione del Parco naturale regionale di Porto Conte, la Regione autonoma della Sardegna, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Il progetto definitivo approvato nel 2022, afferma di avere quale obiettivo la mitigazione del rischio di frana e di erosione, sebbene riconosca che il fenomeno naturale è inarrestabile: attualmente circa 8 ettari di mare sotto la falesia, per una lunghezza di circa 400 metri, sono interdetti dall’ordinanza n. 51/2015 del 23 ottobre 2015 dall’Ufficio circondariale marittimo di Alghero per il rischio di caduta massi.

Con determinazione Azienda speciale di gestione del Parco naturale regionale di Porto Conte n. 448 dell’1 settembre  2023  è stato approvato il progetto esecutivo, che, incredibilmente, prevede (Elaborato 13 – Piano di sicurezza e coordinamento) la realizzazione del “campo base di cantiere” (area di accantieramento) sopra la cisterna a servizio della dismessa Batteria costiera SR 413.

E’ un bene culturale, che ben difficilmente reggerebbe al peso di tonnellate di materiale lì depositate.

Un progetto che prevede interventi su un’area di grandissimo rilievo naturalistico e ambientale, sul quale sono già state registrate preoccupanti criticità ecologiche (la sparizione della colonia nidificante di Gabbiano corso, una delle più importanti per questo spicchio di Mediterraneo), forti critiche da parte di ricercatori e docenti universitari e decisa contestazione da parte di associazioni, comitati ambientalisti, decine di migliaia di persone a causa di un progetto tutt’altro che unanimemente visto come necessario.

Arriverà finalmente un sussulto di buon senso per Punta Giglio?

Stefano Deliperi è il portavoce del Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

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