Cancellare fiumi e torrenti in un’area a rischio idrogeologico e idraulico elevato rappresenta un pericolo

7 Aprile 2024

[red]

La cancellazione dal reticolo idrografico dei corpi idrici interni alla proprietà di RWM Italia S.p.a. rappresenta un pericolo.

Nei giorni scorsi Italia Nostra Sardegna, Cagliari Social Forum, Comitato Riconversione RWM, Unione Sindacale di Base Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, Confederazione Sindacale Sarda e Cobas Cagliari hanno inoltrato un documento con relativi allegati grafici e relazioni tecniche col quale chiedono alla Direzione Generale dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna di respingere la richiesta di cancellazione dal reticolo idrografico dei corpi idrici interni alla proprietà di RWM Italia S.pa., così come formulata nella Relazione Tecnica presentata dalla società RWM Italia spa ai comuni di Iglesias e Domusnovas e fatta propria dai rispettivi Consigli Comunali.

Il documento inoltrato fa presente che la richiesta di cancellazione è stata redatta sulla base di una descrizione irrealistica e incompleta, che non corrisponde all’assetto attuale delle aree interne allo stabilimento RWM e ignora i rischi idrogeologici presenti nell’area in esame. Infatti l’assetto plano-altimetrico reale, così come l’andamento effettivo dei corsi d’acqua interni allo stabilimento RWM, risultano notevolmente differenti rispetto a quelli descritti nelle Relazioni Tecniche che ne giustificano la cancellazione in quanto non tengono conto delle rilevantissime modificazioni intercorse dal 1998 ad oggi per effetto del notevole ampliamento dello stabilimento (in particolare tra il 2016 e il 2021).

Cosí come non viene considerata la presenza simultanea nell’area di studio di una zona a rischio idrogeologico molto elevato (Hi4) e di uno stabilimento a elevato rischio di incidente, coesistenza che comporta un Rischio Idraulico molto elevato (livello Ri4) in un’ampia fascia nella quale lo stabilimento è attraversato dal Rio Figu, e nella quale confluiscono buona parte dei corsi d’acqua dei quali si sostiene l’irrilevanza e si richiede la cancellazione dal reticolo idrografico.

Il documento presentato dai portatori di interesse all’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico evidenzia la superficialità della documentazione tecnica a supporto della cancellazione dei fiumi in quanto è del tutto assente una rilevazione aggiornata dell’area, un supporto fotografico del sito, sono del tutto ignorate le grandi trasformazioni prodotte dai lavori di ampliamento dello stabilimento dal 1998 ad oggi, in particolare quelli recentissimi, realizzati dal 2016 al 2021 e risultati poi irregolari alla luce delle sentenze del Consiglio di Stato che hanno annullato le relative autorizzazioni edilizie.

Non si è tenuto conto della criticità dell’area interessata da elevati rischi idrogeologici, non solo per la presenza del Rio Figu, che attraversa lo stabilimento in una zona ad elevato rischio di esondazione, ma anche per le zone franose, ad elevata acclività, con la presenza di depositi minerari abbandonati e instabili, cosí come è del tutto assente la descrizione del modello geologico, del modello geotecnico e dello schema geomorfologico, come raccomandato anche dall’ordine dei Geologi.

Viste le imponenti edificazioni, gli scavi e gli sbancamenti realizzati nell’area in seguito agli ampliamenti dello stabilimento RWM, anche nelle fasce di prima salvaguardia dei corsi d’acqua in esame, e persino nella zona a pericolosità idraulica molto elevata (Hi4), la cancellazione dal reticolo idrografico dei corsi d’acqua interni al perimetro dello stabilimento potrebbe oltretutto avere l’effetto di “sanare” in modo irregolare eventuali abusi commessi nell’area.

Per tutti questi motivi le associazioni portatrici di interessi diffusi e collettivi hanno richiesto che venga rigettata la richiesta di variazione del reticolo idrografico interno delle aree della società RWM Italia S.p.a. e il mantenimento dell’attuale reticolo idrografico, aggiornandolo alla situazione reale che si è venuta a creare con l’ampliamento dello stabilimento, accertando anche l’eventuale realizzazione di opere abusive in una zona a rischio idrogeologico molto elevato (Hi4), dove vige l’inedificabilità assoluta per quanto riguarda gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, come quello della RWM di Domusnovas-Iglesias.

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI