Dentro la notte

1 Novembre 2007

DENTRO LA NOTTE
Fawzi Ismail

Dentro la notte, un romanzo che racconta la vita, la morte, l´amore, il sesso, l´infanzia. Un romanzo che narra della vita e della morte nel campo profughi palestinese, al tempo del massacro. Nulla è dato sapere di quale campo si tratta, perché non viene dato un nome. Un racconto che descrive la vita dei palestinesi negli ultimi 60 anni. Racconta “il massacro” senza data senza luogo, dovunque e in qualsiasi momento, può essere accaduto a Der Yasin, o può raccontare la storia del “Settembre nero” in Giordania, o i massacri di Sabra e shatila. Come restano senza nome e senza volto, i numerosi personaggi che, con la dinamica del montaggio di un film, si succedono nel racconto. Le vittime sono sempre senza nomi, un viaggio interiore durante una notte di due persone, “io” e “l´altro”, che ci/si raccontano in chiacchere continue (con la tecnica delle istantanee) ricordi volutamente frammentati, tristi ed ironici al tempo stesso, dentro momenti di terrore che li circondano senza avere mai fine. Si perché Nasrallah sottolinea il sentimento più diffuso fra i suoi personaggi: il “terrore”. Si può andare avanti, far finta di niente, pensare ad altro, continuare a raccontare/raccontarsi. Ma quello, il terrore, è sempre presente. Ti assale quando meno te l’aspetti, di giorno o nella notte profonda, ti cattura. Nulla puoi fare, nulla si può fare contro l’ignoto. Tanto è sempre li, a pochi passi. “La cosa migliore che posso fare è spegnere la luce e nascondere il terrore che di notte s’addossa a ogni cosa. Miscelare i colori, il sangue sulle pareti, la tenda color erba malata, le sedie verdi, il tavolo color muffa, il letto non bianco. Devo dormire con l’ignoto”. Già, l’ignoto!
Un susseguirsi di flashback di ricordi dell´infanzia, della terra perduta, delle umiliazioni subite; i primi amori e il coraggio di raccontarli nei minimi dettagli. Ibrahim Nasrallah è un intellettuale coraggioso contro ogni forma di dittatura e censura, che dà alla parola il giusto significato morale.
Nato nel 1954 in un campo profughi Giordano, Ibrahim Nasrallah è poeta e scrittore, fotografo artistico appassionato di cinema. Considerato un rinnovatore del romanzo arabo che, liberandosi dai metodi classici della narrazione, ha inventato una nuova struttura e linguaggio moderno del “raccontare”. Vincitore di numerosi premi letterari, tra i quali il prestigioso “Sultan ‘Aways” per la poesia nel 1997. Nella sua vasta produzione letteraria, oggi finalmente conosciuta ed apprezzata anche fra il pubblico occidentale, grazie anche alle diverse traduzioni in varie lingue, si annoverano romanzi, libri per bambini, saggi e, soprattutto, raccolte di poesie. Uno dei suoi romanzi, “Febbre”, é stato pubblicato nel 2001 dalle Edizioni Lavoro. “Dentro la notte” è stato pubblicato nel 2004 dalla Ilisso Edizioni, tradotto con raffinata ed elegante maestria da Wasim Dahmash (docente di letteratura araba alla Università di Cagliari).

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