Fermiamo la mega discarica a Villacidro

1 Ottobre 2016
2015-11-02-no-mega-discarica-villacidro
Alessia Etzi

L’assemblea pubblica del 26 settembre a Villacidro è andata bene. Partecipata da numerosi cittadini, alla presenza dei referenti dei Comitati e associazioni firmatari dell’appello contro l’ampliamento smisurato  della discarica, ha visto una importante levata di scudi contro la realizzazione del famigerato terzo modulo.

Cittadini di Villacidro e di San Gavino, comune limitrofo, imprenditori, genitori, attivisti politici e dell’associazionismo hanno chiesto all’amministrazione un gesto coraggioso: l’adozione di un atto formale che blocchi di fatto l’iter dei lavori di realizzazione dell’ampliamento della discarica e attivi un percorso condiviso con la cittadinanza della Strategia Rifiuti Zero, consapevoli tutti del fatto che se i rifiuti non si produrranno più in quantità elevata, come ora, discariche e inceneritori non avranno ragione di esistere.

L’amministrazione, pur a parole schierandosi contro la mega discarica, sembra titubante all’idea di assumere una decisa posizione di contrarietà. L’atteggiamento è quello proprio dell’ineluttabilità, dell’obbligatorietà e di imposizione dall’alto. Ma così non è perchè il progetto non è in capo alla Regione, come si vuol far credere,  ma al Consorzio Industriale e al Comune di Villacidro, che ha dato il nullaosta nel 2011.
Intanto il Comitato No Mega Discarica sta continuando a raccogliere firme a Villacidro e nei paesi limitrofi contro la realizzazione dell’ampliamento della discarica; la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Cagliari ha inviato alla Provincia e al Consorzio industriale la richiesta di blocco del progetto, che distrugge il territorio agricolo e le attività produttive della zona, così come Italia Nostra, che ha pure inviato le osservazioni alla Regione e al Comune di Villacidro.
La palla è perciò in mano, al Consorzio Industriale e al Comune, il quale, con il supporto dei cittadini e di tutte le organizzazioni firmatarie dell’appello, potrebbe con un gesto di coraggio dar prova di volersi distinguere rispetto alla precedente amministrazione, targata PD- SEL, che, con una delibera del 2011, aveva espresso parere favorevole per il disastroso ampliamento. La differenza tra le due amministrazioni si misurerà su atti concreti e non a parole.

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