Festival Spirito di Mare

2 Luglio 2015
marceddi festivalRedazione

Il Festival Spirito di Mare – L’onda che sfiora Marceddì compie tre anni anni: dal 10 al 12 luglio, la borgata ospiterà letture, incontri con gli autori, presentazioni di libri, musica e il torneo di biliardino letterario, per la prima volta al festival Libri, musica e storie per una tre giorni di mare e cultura. Arriva la terza edizione del Festival Letterario Spirito di Mare nella bella cornice della borgata di Marceddì, organizzata dall’Amministrazione comunale di Terralba, Il Collettivo Gap e la Proloco. Un’edizione che cerca di crescere migliorando la cooperazione tra associazioni culturali, amministrazione e attività produttive del territorio.

La borgata di Marceddì Il villaggio dei pescatori, posto al limite estremo del Golfo di Oristano, ha un’origine antica, quasi mitica. Si narra, infatti, che fu fondato dal comandante romano Claudio Marcellino, che vi si stabilì nel 478 d.C. dopo aver sconfitto i Vandali al largo dell’attuale costa oristanese: il nome Marceddì deriverebbe quindi da quello del suo leggendario fondatore. Cinto tra gli stagni di Corru s’ittiri, a nord, san Giovanni, che raccoglie le dolci acque del rio Mogoro e del rio Mannu, e lo stagno omonimo, pescosa insenatura che incontra il mare aperto, Marceddì ha ospitato popoli provenienti da tutto il Mediterraneo, a partire dal VI millennio a.C: Fenici, Punici, Romani, Spagnoli. E spagnole sono le due torri, la Vecchia e la Nuova, erette nel XVII secolo a guardia del mare. Noto anche al canonico Spano e ad Alberto Lamarmora, che ne esalta le prelibatezze ittiche, Marceddì custodisce un pezzo di memoria e di storia delle famiglie terralbesi, che approdano nella laguna alla ricerca di relax e frescura. Oggi, il nome di Marceddì è conosciuto urbi er orbi: la bontà del suo pescato, la verde tranquillità della sua pineta e la festa di Nostra Signora di Bonaria sono solo alcuni degli elementi che attirano ogni anno visitatori e turisti da tutto il mondo. Il festival Spirito di Mare ne richiamerà degli altri.

Il Torneo di biliardino letterario A chi non è capitato di giocare a biliardino in uno dei bar storici di Marceddì, la sera, al rientro dal mare, o in occasione della festa di Bonaria? Quest’anno, il festival Spirito di Mare ospita un’iniziativa “forestiera”, nata tra le pareti della Libreria Giufà di Roma e felicemente importata sull’isola. Le regole sono semplici, come il gioco del biliardino: 16 squadre a eliminazione diretta; ci si iscrive portando un libro nuovo; il libro dà il nome alla squadra e la squadra che vince si prende i libri. L’appuntamento è per venerdì 10 luglio alle 18 sul lungomare.

Il programma di Spirito di Mare Dopo un pomeriggio trascorso a fare il tifo per il torneo di biliardino, il festival Spirito di Mare entra nel vivo del programma. Si parte alle 21.30 con il Lercio Live Show: ospite del primo incontro è la redazione sarda di Lercio.it, “sito satirico di fictional news, ovvero false notizie di taglio umoristico, comico e grottesco che fanno il verso agli articoli tipici della stampa sensazionalistica”. Special guest stars della serata AstroSamantha e Valentina Nappi.

Arrivano dall’Emilia Max Collini (Offlaga Disco Pax) e Jukka Reverberi (Giardini di Mirò; Crimea X) per presentare la loro creatura: Spartiti. Il titolo fa riferimento all’incontro tra letteratura e musica, tra le parole di Max e le sperimentazioni di Jukka. Tutto il resto lo scoprirete venerdì alle 22.30, in piazza di Chiesa.

La giornata di sabato è scandita da diversi incontri, dalla calura della mattina al fresco della notte. Si inizia dalle 11, con il giornalista sportivo Vittorio Sanna (L’Unione Sarda, Videolina, Radiolina), che si racconta al microfono di Alessandro Biolla. Marceddì è il luogo ideale per mangiare del buon pesce fresco, ma anche per parlare di sport, e soprattutto di calcio, passione che unisce grandi e piccini, comuni mortali e nomi immortali, “da Soriano a Brera passando per Camus”, che tutto quello che sapeva della vita l’aveva imparato dal calcio. Alle 12, Bainzu Piliu (Ozieri, 1934) presenta il suo libro Cella N. 21. Il lungo cammino verso la dignità, in compagnia di Anghelu Marras, fondatore del “Sindacadu Natzione Sarda”, col quale parlerà di letteratura, politica e indipendentismo.

Trascorse le ore più calde del meigama, alle 17.30 si torna sotto le fresche fronde dei pini de sa Costixedda per la presentazione dell’ultimo libro di Gianni Usai, Operaio in mare aperto. Conversazioni su lotta, uguaglianza, libertà (Edizioni Gruppo Abele), intervistato dall’amico Stefano Benni, scrittore, poeta, giornalista, alla sua seconda partecipazione al festival Spirito di Mare. Il libro di Usai, curato da Loris Campetti, racconta la storia di Gianni, un bracciante senza terra costretto a lasciare la Sardegna per cercare lavoro a Torino. Qui Gianni diventa operaio, entra a far parte del sindacato e viene candidato alle elezioni. Ma la carriera politica non fa per lui: meglio la libertà del mare aperto, dove Gianni impara a pescare. Tornato sull’isola, fonda la Cooperativa Pescatori di Su Pallosu, piccolo angolo di paradiso dell’oristanese. Le gesta di Gianni Usai hanno ispirato il finto spettacolo di Sabina Guzzanti, Le ragioni dell’aragosta (2007), e il finto documentario Piccole aragoste crescono (2013). A conclusione dell’incontro, alle 19, Paolo Albani e Paolo Nori intrattengono il pubblico del festival con letture, riflessioni ed elucubrazioni su “Istituti anomali, mattoidi italiani e altre stravaganze”. Albani (Marina di Massa, 1946) si definisce un semi-semiologo; è autore di stravaganti enciclopedie, di dizionari, racconti e romanzi; membro dell’OpLepo (Opificio di Letteratura Potenziale), cura seminari di scrittura “ri-creativa”. Nori (Parma,1963) è tra i più prolifici scrittori italiani: ha pubblicato decine di romanzi, raccolte di racconti e diari, libri per bambini, e ha tradotto le opere di alcuni dei più celebri autori russi, tra cui Chlebnikov, Gogol, Gončarov, Turgenev, Tolstoj, Charms. Entrambi i Paoli giungono a Marceddì per la prima volta.

Dopo un lauto Spuntino In Laguna (a cura del Consorzio Cooperativa Riunita della Pesca di Marceddì), che sarà l’occasione per assaggiare i deliziosi prodotti del mare, alle 22.30 Paolo Nori presenta La piccola battaglia portatile (Edizioni Marcos y Marcos), in compagnia di Simone Cireddu. Chiude la serata l’attesa estrazione dei premi della lotteria.

La domenica si apre alle 11, con la presentazione della “Nuova rivista Letteraria”, semestrale di “letteratura sociale” fondato dallo scrittore Stefano Tassinari nel 2009. L’editore Giulio Calella e il redattore Alberto Prunetti illustreranno il concetto di “letteratura sociale” e parleranno dei temi che animano la rivista. A seguire, il semiologo Franciscu Sedda e il fumettista e scrittore Bepi Vigna solleticheranno il palato dei presenti con l’epopea mitologica e storica del piatto-simbolo della tradizione culinaria sarda: su porceddu.

Docente di semiotica all’Università di Roma “Tor Vergata” Franciscu Sedda unisce un’intensa produzione saggistica a un appassionato percorso politico. Su porceddu. Una storia dei sardi e della Sardegna è il suo ultimo libro in via di pubblicazione.

Il festival si chiude con due incontri pomeridiani: alle 17.30, Alberto Prunetti presenta Amianto, una storia operaia (Edizioni Alegre), “romanzo che racconta le vite degli operai, ma anche dei figli degli operai, una generazione che a distanza di anni è ancora lì, ferma in un’eterna incertezza e precarietà dei lavori cognitivi”. Autore giovane e impegnato, Prunetti (Piombino, 1973) ha pubblicato i romanzi Potassa (2003) e Il fioraio di Perón (2009). Collabora con diverse riviste, tra cui “Carmilla on line” e “Nuova Rivista Letteraria”.

Dulcis in fundo, la presentazione di un romanzo lagunare, vibrante, intenso: Sulla faccia della terra (Il Maestrale/Feltrinelli, 2015) di Giulio Angioni. Antropologo, docente di antropologia culturale, scrittore poliedrico e polimorfico – nel senso letterario del termine – Angioni parla con voce pacata eppure magnetica della Sardegna e racconta storie successe centinaia di anni fa ma indissolubilmente legate al presente. A cura di Myriam Mereu.

Ospiti

Paolo Albani «Ancora La Bellezza Aiuta Novità Immediate»: è l’acrostico che Giuseppe Chiari ha dedicato a Paolo Albani nel 2000 e di cui lui va fiero. Nato nel 1946 a Marina di Massa, Albani si definisce semi-semiologo; è scrittore, poeta sonoro e visivo, performer e membro dell’OpLePo (Opificio di Letteratura Potenziale). Dirige “Nuova Tèchne”, rivista di bizzarrie letterarie e non, edita da Quodlibet. Ha esposto in collettive di libri d’artista e di poesia visiva, è presente in antologie di poesia sonora. È autore di stravaganti enciclopedie, come Aga magéra difúra. Dizionario delle lingue immaginarie, Forse Queneau. Enciclopedia delle Scienze Anomale. Ha pubblicato dizionari, racconti e romanzi, tra i quali La governante di Jevons, Dal buco della letteratura, Dizionario degli istituti anomali nel mondo e un repertorio di mattoidi italiani del quale parlerà con l’amico Paolo Nori sabato 11 luglio a Marceddì (http://www.paoloalbani.it/).

Giulio Angioni «Tenere piedi e gambe a mollo è buon rimedio al caldo, a luglio mattiniero in questo mondo piatto». Sono righe tratte dall’ultimo romanzo di Giulio Angioni (Guasila, 1939), Sulla faccia della terra (Il Maestrale/Feltrinelli, 2015), che lo scrittore presenterà al festival Spirito di mare, nella suggestiva cornice de sa Costixedda di Marceddì. Già professore di antropologia culturale all’Università di Cagliari e autore di numerosi saggi – tra cui Sa laurera (Edes, 1976); Tutti dicono Sardegna (Edes, 1990); Pane e formaggio (Zonza, 2001) – Angioni è uno dei più noti narratori sardi contemporanei, con all’attivo una ricca produzione letteraria: la sua prima raccolta di racconti è A fogu aintru/A fuoco dentro (Edes, 1978), «intimamente [legata] alla temperie culturale degli anni Settanta», come scrive Franco Manai nella nota introduttiva dell’edizione Ilisso del 2008. Nel 1988, con L’oro di Fraus (Editori Riuniti), dà avvio al filone regionale del romanzo noir, che si innesterà felicemente in quella che critici e studiosi hanno definito nouvelle vague sarda. Tra le sue opere, ricordiamo Assandira (Sellerio, 2004); Le fiamme di Toledo (Sellerio – Premio Mondello 2006; Premio Corrado Alvaro 2006); Afa (2008); Gabbiani sul Carso (2010). Nel 2008 la Cuec ha pubblicato il suo primo libro di poesie, in sardo e in italiano: Tempus. La sua seconda raccolta di poesie è Oremari (Il Maestrale, 2013).

Stefano Benni Nato a Bologna nel 1950, Benni è uno scrittore, poeta, giornalista, umorista, drammaturgo, autore di romanzi (Terra!, Comici spaventati guerrieri, La compagnia dei celestini, Elianto, Spiriti, Achille piè veloce, Margherita Dolcevita, Pane e tempesta, Di tutte le ricchezze); antologie di racconti (Bar Sport, Il bar sotto il mare, L’ultima lacrima, Bar sport Duemila, La grammatica di Dio, Cari mostri, del 2015); poesie (Prima o poi l’amore arriva, Blues in sedici); testi per il teatro (Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonious Monk, Le Beatrici). I suoi libri sono stati tradotti in più di 30 lingue. Ha collaborato con i settimanali L’espresso e Panorama, con i satirici Cuore e Tango, i mensili Il Mago (dove esordì e dove pubblicò a puntate parte di Bar Sport) e Linus, i quotidiani La Repubblica e Il manifesto. Da qualche anno pubblica racconti inediti tradotti in arabo sulla rivista Al Doha. Ama il mare e la Sardegna, ed è un assiduo frequentatore della spiaggia de su Pallosu. Partecipa al festival Spirito di Mare per la seconda volta per dialogare con l’amico Gianni Usai.

Giulio Calella È presidente della società cooperativa giornalistica Edizioni Alegre, che da sempre dà voce alle idee in controtendenza, con particolare attenzione alle inchieste scomode e alla letteratura sociale. (http://ilmegafonoquotidiano.it/)

Lercio È un sito satirico italiano di fictional news, ovvero false notizie di taglio umoristico, comico e grottesco che fanno il verso agli articoli tipici della stampa sensazionalistica. Il sito, ideato da Michele Incollu, nasce nell’ottobre 2012 come la parodia di Leggo, dal quale riprende il font del logo.
Lercio.it si sviluppa all’interno del collettivo satirico Acido Lattico, che riuniva part
e degli autori che avevano contribuito alla rubrica La Palestra, un’iniziativa di Daniele Luttazzi. Gran parte degli autori di Acido Lattico è entrata poi a far parte della redazione di Lercio.
A novembre 2014 è uscito per Rizzoli il loro primo libro Un anno Lercio – il 2014 come non l’avete mai letto. Dalla primavera del 2015 il collettivo collabora con la trasmissione radiofonica “staiSerena” con Serena Dandini su Radio 2. 
La redazione sarda di Lercio presenterà a Spirito di mare il “Lercio Live Show”: tg, radiogiornali, quiz e letture in diretta degli ultimi scoop. Con la partecipazione straordinaria di AstroSamantha e Valentina Nappi!

Paolo Nori Nella homepage del sito di Paolo Nori (www.paolonori.it), a parte il rimando al festival Spirito di Mare, c’è un breve brano tratto dal Repertorio dei matti della città di Cagliari, una delle tante “creature” dello scrittore parmigiano, classe 1963. Dalla fine degli anni Novanta a oggi ha pubblicato una trentina di romanzi, libri per bambini, diari, raccolte di discorsi e racconti, tra cui Bassotuba non c’è, Spinoza, La banda del formaggio, Tredici favole belle e una brutta, La meravigliosa utilità del filo a piombo, La bambina fulminante, Siamo buoni se siamo buoni. 
Nori è esperto di letteratura russa e ha tradotto numerosi autori come Chlebnikov, Gogol, Gončarov, Turgenev, Tolstoj, Charms e Eroféev. Gira l’Italia con la sua Scuola elementare di scrittura emiliana e collabora con alcuni quotidiani. A Marceddì parlerà del suo ultimo romanzo, La piccola Battaglia portatile (Marcos y Marcos, 2015), in compagnia di Simone Cireddu.

Nuova Rivista Letteraria Nuova rivista Letteraria è un semestrale di letteratura sociale fondato nel 2009 dallo scrittore Stefano Tassinari, figura di spicco nel panorama letterario nazionale degli ultimi vent’anni e grande performer e promotore culturale, prematuramente scomparso nel 2012. Cosa si intende per “letteratura sociale”? Letteratura, perché è prodotta da scrittori e si prefigge di raccontare come la letteratura ha interpretato in passato – e come sta affrontando nel presente – le tematiche trattate in ogni numero; “sociale” perché gli autori in essa impegnati sentono l’urgenza di mettere nuovamente sul tavolo della discussione importanti elementi quali storia e memoria, conflitto e lavoro, attualità e cambiamenti di costume nella società contemporanea. Da quest’anno il collettivo redazionale ha deciso di avviare una nuova serie composta da numeri monografici. Per il primo numero si è scelto un tema che piuttosto attuale: le Grandi Opere Dannose Inutili e Imposte, con tutti gli annessi e connessi: le molteplici aggressioni al territorio, la hybris demenziale di archistar e costruttori, le lotte dal basso contro le ecocatastrofi e la corruzione sistemica, per il diritto al paesaggio e alla città. A Spirito di mare ne discuteremo con l’editore Giulio Calella e con uno dei redattori, Alberto Prunetti.

Bainzu Piliu Ozierese di nascita (1934) ma trapiantato a Sassari, Bainzu Piliu è noto alle cronache prima come esponente della frangia indipendentista del Partito Sardo d’Azione e poi, dal 1976, come fondatore e ideologo del FIS, Fronte per l’Indipendenza della Sardegna. 
In quel clima, troppo spesso superficialmente definito “anni di piombo”, Piliu promosse una serie di iniziative politiche e culturali tese a
l rafforzamento dell’identità culturale del popolo sardo. Docente di Chimica nell’università di Sassari, mentre è sindaco a Bulzi nel 1982 fu arrestato con l’accusa di aver preso parte ad attentati dinamitardi e cospirazioni, o comunque di esserne l’ispiratore. Una volta condannato scontò una pena di 4 anni, parte ai domiciliari e parte nelle carceri di Cagliari e Sassari sempre in una cella numero 21, da dove nasce il titolo del suo libro CELLA N21. Il lungo cammino verso la dignità, che presenterà a Spirito di mare. A discutere con lui della sua biografia e di quella dei movimenti indipendentisti sarà Anghelu Marras, fondatore del “Sindacadu Natzione Sarda”.

Alberto Prunetti Nato a Piombino nel 1973 e cresciuto in provincia di Grosseto, ha pubblicato i romanzi Potassa (2003), Il fioraio di Perón (2009) e Amianto. Una storia operaia (segnalato al Premio Campiello 2013 e premio Scrittore toscano dell’anno 2013) nel 2012 in una prima edizione e nel 2014 in una seconda riveduta e accresciuta uscita per le Edizioni Alegre. Ha tradotto l’opera di autori come Evaristo Carriego, Roberto Arlt, Osvaldo Bayer, David Graeber, John Zerzan e John Sinclair. Dal 2005 fa parte delle redazioni della riviste Carmilla on line e Nuova rivista Letteraria. Pubblica reportage narrativi su A-Rivista, La Repubblica, Il Manifesto, Il Reportage. A Spirito di mare presenterà Amianto, un romanzo che racconta le vite degli operai, ma anche dei figli degli operai, una generazione che a distanza di anni è ancora lì, ferma in un’eterna incertezza e precarietà dei lavori cognitivi. Perché il libro di Alberto Prunetti è certamente e soprattutto un toccante ritratto di un uomo, suo padre Renato, che ha lavorato per una vita anche per far sì che i suoi figli avessero un futuro migliore; ma è anche un racconto di un’Italia che dopo l’illusione del benessere è “costretta” a tornare indietro. Una storia allo stesso tempo commovente e divertente, dolorosa e fiera, opera di uno scrittore vero come pochi nell’asfittico panorama della letteratura italiana di questo primo scorcio di XXI secolo.

Vittorio Sanna È uno dei giornalisti più noti del panorama isolano (L’Unione Sarda, Videolina, Radiolina). Radiocronista, scrittore, commentatore, conduttore, telecronista e tifoso, esperto di calcio e insegnante. Ama lo sport e ama la Sardegna, la terra e la cultura, la storia e gli uomini che l’hanno costruita. A Marceddì parlerà di giornalismo sportivo e dell’arte di raccontare una partita di calcio, di aspettative e delusioni, di gioie e speranze concentrate in novanta minuti, di nazionale sarda e dell’eroe di Leggiuno, del miracolo scudetto e del grido d’ orgoglio di un’ isola intera, di campioni indelebili e di salvezze impossibili. Storie di sport, di cadute e di trionfi, di passione, di memoria, da Soriano a Brera passando per Camus: «tutto quello che so della vita l’ho imparato dal calcio».

Franciscu Sedda Nato a Carloforte nel 1976, è docente di Semiotica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Tra le sue pubblicazioni, inerenti la semiotica delle culture, il glocal e la storia sarda, ricordiamo Tradurre la traduzione. Sardegna: su ballu, i corpi, la cultura (Booklet; Meltemi, 2003); La vera storia della bandiera dei sardi (Condaghes, 2007); I sardi sono capaci di amare. Coscienza e futuro di una nazione (Kita, 2010); Imperfette traduzioni (Nuova cultura, 2012); L’indipendenza della Sardegna. Per cambiare e governare il presente (Edizioni della Torre, 2013), scritto a quattro mani con Paolo Maninchedda. La sua produzione saggistica è cresciuta insieme a un intenso percorso politico di segno indipendentista. A Spirito di Mare, presenta il suo ultimo libro Su porceddu. Una storia dei sardi e della Sardegna (in stampa), del quale parlerà insieme a Bepi Vigna, Domenica 12, poco prima dell’ora di pranzo.

Spartiti “Spartiti” è la creatura che unisce Jukka Reverberi (Giardini di Mirò, Crimea X e mille altri progetti) e Max Collini (voce e testi negli Offlaga Disco Pax). 
Dopo alcune esperienze comuni il duo ha deciso di proporre un
o spettacolo spartito (appunto) tra contenuti letterari figli di alcuni autori contemporanei italiani (Pier Vittorio Tondelli, Paolo Nori, Emidio Clementi, Gianluca Morozzi, Matteo B. Bianchi, Simona Vinci, ecc…) e della mano di Max e sonorizzati dalla chitarra e dagli effetti digitali e analogici di Jukka.
Lo spaccato che ne deriva coniuga narrazioni che spaziano tra gli anni ottanta e gli anni zero, travolte da droni e corde in cui tutto mira alla connessione tra tessuto sonoro e racconto orale, (sur)realismo socialista e carverismo punk, per un insieme a volte sfrontato e divertente, a volte più oscuro e riflessivo.

Gianni Usai Operaio in mare aperto. Conversazioni su lotta, uguaglianza, libertà è un libro intervista curato da Loris Campetti e pubblicato dalle edizioni Gruppo Abele. Racconta la storia di Gianni Usai, un bracciante senza terra che dalla Sardegna delle origini emigra con la famiglia a Torino, trova lavoro che è quasi un bambino, arriva da ragazzo alla Fiat, impara la cultura dell’operaio, entra nel sindacato, si fa conoscere, diventa un capo nel consiglio di fabbrica, viene candidato alle elezioni. Il suo partito però, il PDUP/Il Manifesto, opta per un altro. Non sarà deputato a Roma. Coglie l’occasione, il nostro operaio, per lasciare anche Torino. Comincia un’altra vita in mare aperto, imparando a pescare; e a farlo senza distruggere tutto e insegnando come si rispetta il mare di tutti e il pesce di chi lo pesca. ha fondato la Cooperativa Pescatori di Su Pallosu, che collabora con l’istituto di Biologia Marina dell’Università di Cagliari. Alla sua esperienza si richiama lo spettacolo di Sabina Guzzanti, Le ragioni dell’aragosta (2007) e il documentario Piccole aragoste crescono (2013). A Spirito di mare Gianni sarà intervistato dall’amico di sempre Stefano Benni.

Bepi Vigna Originario di Baunei, classe 1957, Vigna è un fumettista, scrittore e regista. Nel 1982, ha fondato il gruppo Bande Desinée, al quale aderirono anche Antonio Serra e Michele Medda. Dopo aver scritto sceneggiature per Sergio Bonelli Editore, nel 1989 è nato Nathan Never, uno dei fumetti più seguiti e amati in Italia, pubblicato anche all’estero. Fondatore della Scuola di Fumetto di Cagliari nel 1993, ha pubblicato saggi, racconti e romanzi (L’estate dei dischi volanti, Niccolai in Mondovisione, Si è fatto tardi). Collabora assiduamente con quotidiani e riviste. Appassionato di cinema, nel 2013 ha scritto la sceneggiatura di Treulababbu in collaborazione con il regista Simone Contu.

Il festival Spirito di Mare è organizzato dal Collettivo Gap, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Terralba e la Proloco di Terralba.

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