Gli omofobi non sono mai onorevoli

11 Marzo 2016
omofobia
[Red]

Pubblichiamo il comunicato di Francesco Bacciu, presidente dell’associazione studentesca Sardegna Queer e di Carlo Dejana, presidente dell’associazione ARC Onlus sulle dichiarazioni diffamatorie e omofobe di un consigliere regionale della Sardegna, davvero poco onorevole.

In merito alle farneticanti dichiarazioni di un certo “onorevole” (mai titolo è parso più malriposto) – che qui si evita di nominare perché non ne tragga la benché minima ulteriore visibilità – l’Associazione Studentesca Sardegna Queer tiene a precisare che il laboratorio per bambine e bambini organizzato all’interno dell’iniziativa “Le lesbiche si raccontano 2016” non è fra le iniziative finanziate dall’E.R.S.U. di Cagliari.

La cosa risulta piuttosto naturale, in considerazione del fatto che l’E.R.S.U. finanzia eventi culturali che abbiano come pubblico prevalentemente studentesse e studenti universitari. Forse il signor “onorevole” avrà avuto le idee confuse, ma proprio non risulta che fra i 4 e i 9 anni si frequenti l’Università!

Se, anziché reclamare dimissioni qua e là (pur di ottenere notorietà e qualche voto) il consigliere avesse sfogliato il regolamento dell’E.R.S.U., avrebbe senz’altro evitato di incorrere in questi imbarazzanti errori. Nella graduatoria mostrata dal suddetto come “prova”, è previsto che l’Associazione Sardegna Queer riceva un contributo – non più di qualche centinaio di euro – a copertura solo parziale dei costi legati alla presentazione della graphic novel e del laboratorio di drag king, iniziative rivolte prevalentemente alle studentesse e agli studenti, in ogni caso a persone adulte.

Detto ciò, non si può che ribadire che la polemica montata è chiaro sintomo di un’omofobia dura a morire, e che si prova un certo imbarazzo nel pensare che irresponsabili simili possano rappresentare le sarde e i sardi nella più alta istituzione regionale.

L’Associazione Studentesca Sardegna Queer, assieme alle attiviste e agli attivisti dell’associazione ARC Onlus, si riserva di valutare che iniziative legali possano esser utili ad arginare questa campagna diffamatoria e omofobica.

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