Il capitalismo selvaggio di Big Pharma

1 Marzo 2021

[Amedeo Spagnuolo]

Nonostante una parte consistente della filosofia liberale contemporanea e, addirittura, una parte non trascurabile del pensiero filosofico che, tradizionalmente, si colloca in una prospettiva socialista o quanto meno socialdemocratica, si affannino, di frequente, nell’affermare che ormai il pensiero marxista ha ben poco da dire oggi, periodicamente la filosofia e l’economia marxista, a dispetto di quanto affermato in precedenza, torna prepotentemente sulla scena a dimostrare quanto siano poco fondate tali affermazioni.

La più recente dimostrazione di ciò la stiamo osservando in questi mesi bui e tempestosi caratterizzati dalla pandemia che sta cambiando giorno dopo giorno la nostra vita. Ci si riferisce ovviamente alla potente macchina del capitalismo selvaggio che in questi giorni sta dando il meglio di sé attraverso la vergognosa politica economica di Big Pharma. Per comprendere meglio lo scandaloso modo di procedere delle grandi case farmaceutiche mondiali è necessario tornare al pensiero di Marx, a partire dal 1843 quando nella “Questione ebraica” esplicitava in maniera chiara i grandi limiti del pensiero liberale e dell’economia liberista che individuano come diritti fondamentali dell’uomo la proprietà, la sicurezza e la libertà. In questa prospettiva Marx afferma che “nessuno dei cosiddetti diritti dell’uomo oltrepassa l’uomo egoista, cioè individuo ripiegato su sé stesso, sul suo interesse privato e sul suo arbitrio privato, e isolato dalla comunità”. Quindi secondo questa prospettiva delineata da Marx che è poi quella condivisa dai giganti di Big Pharma, “l’intera società esiste unicamente per garantire a ciascuno dei suoi membri la conservazione della sua persona, dei suoi diritti e della sua proprietà”, tutti gli altri, quelli che appartengono al cosiddetto terzo e quarto mondo che devono la loro povertà alla ricchezza del mondo occidentale, se la cavino da soli. Ovviamente le grandi case farmaceutiche del mondo sostengono tutt’altro e lo fanno con il cinismo tipico di chi segue in maniera pedissequa i dettami del capitalismo selvaggio, infatti, Big Pharma, soprattutto negli USA, afferma in maniera del tutto disonesta che i grandi profitti delle case farmaceutiche ottenute con i prezzi molto alti dei farmaci servono a finanziare le ricerche che porteranno a nuovi farmaci in grado di salvare milioni di vite umane. Niente di più falso poiché è risaputo e documentato che la maggior parte di tali profitti serve ai paperoni della farmaceutica semplicemente ad acquistare nuove azioni per acquisire altre case farmaceutiche e quindi rinforzare il monopolio di una élite di pochi ricchi che lucrano vergognosamente sulla salute della parte più povera della popolazione mondiale. Per fortuna, a denunciare tutto ciò, in maniera chiara e coraggiosa stanno provvedendo i membri della “People’s Vaccine Alliance” composta da importanti organizzazioni umanitarie come Oxfam e Emergency che dichiarano che ad oggi solo il 4% delle vaccinazioni è avvenuto nei paesi in via di sviluppo. Questa gravissima situazione è causata dal monopolio farmaceutico di Big Pharma che detenendo in maniera esclusiva il possesso dei brevetti sui vaccini impedisce che ci siano dosi sufficienti di vaccini sicuri per tutti. L’unico modo per superare questa drammatica pandemia è quello di sospendere le regole che tutelano la proprietà intellettuale e quindi rendere temporaneamente nulli i brevetti sui vaccini in modo che in qualsiasi parte del mondo possa essere possibile avere accesso al vaccino il più rapidamente possibile. D’altro canto i colossi della farmaceutica occidentale mostrano che la loro avidità è talmente diffusa da non comprendere che la pandemia potrà essere sconfitta definitivamente solo se si raggiungerà una “immunità di gregge” globale altrimenti, periodicamente, saremo punto e a capo. Per comprendere meglio la situazione, basti pensare che tra i paesi più poveri soltanto la Guinea ha ricevuto delle dosi riuscendo a vaccinare appena 55 persone, tutto ciò non solo è deprecabile da un punto di vista politico – sanitario, ma è senza ombra di dubbio effettivamente immorale! Anche l’OMS ha preso finalmente una posizione netta a riguardo affermando che “solo la condivisione della tecnologia e la rinuncia alla proprietà intellettuale consentiranno la vaccinazione dell’intera popolazione mondiale e un reale contenimento della pandemia”. Insomma, se grandi aziende come Moderna e Pfizer continueranno a non condividere tecnologia e brevetti, sarà molto difficile debellare questo terribile virus. Pfizer, Moderna e Astra Zeneca hanno ricevuto ingenti finanziamenti pubblici dai rispettivi governi e quindi dai contribuenti, Alliance Vaccine People’s, quindi, chiede ai governi di Gran Bretagna e USA e alla UE, data questa situazione, d’intervenire affinché i vaccini servano realmente a curare tutti e non ad arricchire pochi. Tenuto conto di tutto ciò, siamo ancora veramente convinti che il marxismo sia ormai solo una bella pagina di storia filosofico – economica da archiviare o non è forse vero che, come diceva il grande filosofo di Treviri: “Quanto meno mangi, bevi, compri libri, vai a teatro, al ballo e all’osteria, quanto meno pensi, ami, fai teorie canti, dipingi, verseggi ecc., tanto più risparmi, tanto più grande diventa il tuo tesoro, il tuo capitale. Quanto meno tu sei, quanto meno realizzi la tua vita, tanto più hai; quanto è più grande la tua vita alienata, tanto più accumuli del tuo essere estraniato.”.  

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