L’igiene delle mani è una componente chiave delle strategie di sanità pubblica
16 Dicembre 2025
[Mario Fiumene]
L’Istituto Superiore di Sanità ha presentato il report dei dati sul consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani, nelle strutture ospedaliere per il 2024.
L’igiene delle mani è una componente chiave delle strategie di sanità pubblica volte a prevenire l’insorgenza di infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA) e contrastare l’antibiotico-resistenza (ABR). È dimostrato che questa pratica, semplice ed efficace, abbia notevoli vantaggi sia dal punto di vista sanitario che economico: si stima infatti che possa prevenire fino al 50% delle ICA (1) e che i costi totali dell’implementazione della corretta igiene delle mani ammonterebbero a meno del 2% dei costi attribuibili alle ICA evitate. In Italia, la sorveglianza del consumo della soluzione idroalcolica (CSIA) per l’igiene delle mani è stata istituita nel 2021 e la sua importanza è stata sottolineata come prioritaria dal Piano Nazionale di contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 e dal Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025.
Nonostante negli ultimi anni si sia posta maggiore attenzione all’igiene delle mani a causa della pandemia di COVID-19, l’aderenza a questa pratica da parte degli operatori sanitari rimane bassa e ben lontana dalla percentuale che l’OMS si auspica di raggiungere (almeno il 75%). Attraverso questo articolo si intende portare all’attenzione di tutti che anche il singolo cittadino può essere un portatore sano di informazioni a tutela della salute pubblica e pertanto sarebbe opportuno che le autorità competenti: il Ministero della Salute e a cascata tutti gli Assessorati collegati, si prefiggano di incentivare la presenza e l’utilizzo delle soluzioni per l’igiene delle mani nei luoghi maggiormente frequentati ogni giorno da tanti cittadini: attività commerciali e luoghi di ristoro. La prevenzione non passa solo negli ospedali.
| Consumo mediano e IQR (intervallo interquartile) per Regione nelle diverse aree/discipline (III livello). Italia, 2024 Regione Are | Area medica | Area chirurgica | Terapia intensiva | Area ortopedica |
| Abruzzo | 5,8 (3,4-8,1) | 6,3 (5,5-12,7) | 31,7 (19,2-39,7) | 5,4 (4,2-10,1) |
| Basilicata | 19,7 (19,5-19,8) | 17,1 (15,7-18,5) | 56,8 (38,4-75,3) | 14,5 (14,5-14,5) |
| Calabria | 5,4 (1,5-9,2) | 4,7 (1,6-9,8) | 26,3 (22,8-34,9) | 5,5 (3,9-17,1) |
| Campania | 8,2 (6,4-14,9) | 7,4 (3,9-13,6) | 33,4 (20,1-55,0) | 6,2 (3,6-10,1) |
| Emilia-Romagna | – | – | 74,8 (53,3-89,0) | – |
| Friuli Venezia Giulia | 13,7 (8,5-15,6) | 11,7 (8,3-14,7) | 48,2 (31,6-76,5) | 12,2 (8,9-15,3) |
| Lazio | 7,4 (3,0-13,7) | 10,3 (7,5-24,5) | 28,1 (21,9-48,5) | 8,5 (5,8-20,4) |
| Liguria | 10,4 (8,7-11,4) | 12,2 (8,6-14,7) | 27,6 (20,8-38,2) | 11,7 (8,8-18,6) |
| Lombardia | 9,1 (5,8-12,5) | 8,9 (6,3-14,3) | 39,0 (25,3-83,5) | 8,0 (5,3-11,2) |
| Marche | 9,1 (5,7-12,7) | 7,7 (5,0-10,3) | 30,8 (23,4-40,1) | 7,8 (6,8-20,0) |
| Molise | – | – | – | – |
| PA Bolzano | 24,7 (23,2-26,1) | 21,0 (19,1-29,1) | 163,5 (149,8-194,0) | 16,0 (14,1-20,0) |
| PA Trento | 16,3 (13,8-18,4) | 19,0 (16,8-20,8) | 66,5 (66,3-66,7) | 28,0 (24,4-30,0) |
| Piemonte | 11,4 (8,9-16,8) | 11,4 (8,8-15,7) | 51,0 (28,5-83,8) | 11,2 (7,2-13,7) |
| Puglia | 6,9 (5,4-11,4) | 6,8 (4,4-10,1) | 32,1 (19,4-51,8) | 5,4 (1,6-9,5) |
| Sardegna | 6,6 (4,4-10,2) | 6,7 (4,4-9,1) | 22,5 (19,8-51,2) | 5,3 (4,0-7,9) |
| Sicilia | 7,1 (4,4-14,7) | 8,0 (4,1-12,7) | 27,3 (12,5-52,3) | 8,3 (3,4-12,1) |
| Toscana | 15,6 (11,6-17,9) | 21,4 (15,1-27,9) | 63,6 (36,4-107,6) | 8,5 (0,0-14,6) |
| Umbria | 8,3 (6,8-10,2) | 11,1 (7,6-29,6) | 38,2 (36,7-46,3) | 9,8 (6,2-9,9) |
| Valle d’Aosta | 9,3 (9,3-9,3) | 7,5 (7,5-7,5) | 79,9 (79,9-79,9) | 13,6 (13,6-13,6) |
| Veneto | 10,7 (8,7-15,8) | 12,0 (9,0-20,3) | 40,8 (28,9-56,6) | 8,1 (4,8-10,4) |
| ITALIA | 9,5 (6,0-14,5) | 10,0 (6,3-17,1) | 37,9 (23,0-67,2) | 8,3 (4,5-13,0) |
Area medica Area Chirugia Area T.Intensiva Area Ortopedica
Prendendo in considerazione i dati per il III livello che fanno riferimento alle diverse aree/discipline, si osserva che per l’area medica la PA di Bolzano (24,7 L/1000 GDO), e la Basilicata (19,7 L/1000 GDO) hanno consumi notevolmente superiori alla media nazionale (9,5 L/1000 GDO) mentre la Calabria (5,4 L/1000 GDO) e la Sardegna (6,6 L/1000 GDO) mostrano consumi molto bassi.
Anche per l’area chirurgica la PA Bolzano (21,0 L/1000 GDO) e la Toscana (21,4 L/1000 GDO) si posizionano ai vertici dei consumi, ben sopra la media nazionale (10,0 L/1000 GDO), mentre la Calabria (4,7 L/1000 GDO) e l’Abruzzo (6,3 L/1000 GDO) mostrano valori inferiori alla media.
Considerando l’area della terapia intensiva, il consumo è, come atteso, significativamente più elevato, con una media nazionale di 37,9 L/1000 GDO. La PA Bolzano presenta il consumo più elevato (163,5 L/1000 GDO), seguito dalla Valle d’Aosta (79,9 L/1000 GDO) e dall’Emilia-Romagna (74,8 L/1000 GDO). La Sardegna (22,5 L/1000 GDO) è la regione con i consumi più bassi.
Nell’area ortopedica i consumi sono generalmente più bassi, con una mediana nazionale di 8,3 L/1000 GDO. La PA Trento (28,0 L/1000 GDO) e la PA Bolzano (16,0 L/1000 GDO) mantengono i consumi più alti, mentre l’Abruzzo (5,4 L/1000 GDO) e la Sardegna (5,3 L/1000 GDO) riportano i consumi più bassi. (GDO: litri di soluzione consumati ogni 1000 giornate di degenza ordinaria).
La Sardegna ha un andamento fluttuante, con valori inferiori alla soglia di 20L/1000 GDO.
Quanto riportato qui sopra, ci può far capire quale ruolo possono avere i comportamenti degli operatori impiegati nelle strutture ospedaliere che sono ritenute luogo di cura. Ogni operatore del settore salute può essere un esempio per i cittadini: i pazienti e anche i familiari sono osservatori attenti, quindi è opportuno avere a cuore la diffusione di adeguate norme di igiene delle mani, anche in un’ottica di contrasto all’antibiotico resistenza. L’igiene delle mani appare una pratica trascurata anche nella nostra Sardegna.
Fonte: Il rapporto è accessibile online dal sito: www.iss.it
Fadda G, Petrone D, Isonne C, Giannitelli S, Palamara AT, Pezzotti P, D’Ancona F. CSIA: Sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani in ambito ospedaliero. Dati 2024. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2025. (Rapporti ISS Sorveglianza RIS-6/2025).







