L’Isola delle Storie a Gavoi

1 Luglio 2014
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Red.

I partecipanti al festival di Gavoi 4, 5, 6 Luglio potranno intrattenersi davanti ad un cortometraggio e a due interessanti mostre fotografiche, che per la loro originalità non mancheranno di suscitare forti emozioni. Le propongono Maria Carmela Folchetti e Monica Murru (la prima) e Graziano Pintori la seconda.
Maria Carmela Folchetti (fotografa professionista e artista dell’immagine) e Monica Murru (avvocatessa) hanno condiviso l’idea di dare concretezza a “un originale spaccato trasversale della società al femminile”, frase che costituisce il sottotitolo di “Una come te”. Si tratta di un cortometraggio (propedeutico ad una bellissima mostra fotografica) costruito sui volti e le espressioni di grandi attrici, interpreti di film famosi e storici: Greta Garbo, Anna Magnani, Bette Davis, Sofia Loren, Marlene Dietrich, Rita Hayworth, Glenn Close, Scharon Stone e tante altre. Con i chiaroscuri, le profondità e la giusta sensibilità della fotografa, le star del cinema rivivono sui volti e sulle espressioni di tante altre donne sarde, altre grandi interpreti della vita quotidiana. Dallo studio della Folchetti escono donne belle e conturbanti, libere e sognatrici, lavoratrici e mamme, amanti e amiche come i ruoli vissuti dalle grandi star, le quali con Meryl Streep in “Il diavolo veste Prada” dicono: “tutte vogliono essere noi”. “Una come te” è il titolo ironico, però allo stesso tempo ti induce a riflettere sul fatto che la donna è (o potrebbe essere) libera, sognatrice, lavoratrice, mamma, amante, amica e quindi pensare di essere una come te, cioè come tante donne concrete e presenti. “Con i piedi per terra” si dice; ossia immerse nel ruolo che si sono conquistate, oppure attente in ciò che il caso ha riservato loro. Ma tutto questo non può tarpare le ali dei sogni.

“Sono molteplici le sollecitazioni intellettuali che le fotografie di Graziano Pintori provocano su chi osserva con sufficiente attenzione i suoi lavori, ma su tutte sembra assumere un ruolo centrale quella che si sofferma insistentemente sulla considerazione che la natura è animata da uno sconvolgente principio vitale che non si ferma davanti a nessun ostacolo e che, anzi, è capace di spazzare via tutto ciò che tenta illusoriamente di limitare tanta devastante vitalità……dietro l’apparente inespressività delle cose si coglie una fantastica forza espressiva che sfugge generalmente all’occhio distratto della stragrande maggioranza di noi assorbita nel vortice isterico delle nostre quotidianità”.
Da “La straordinarietà che non ti aspetti” di Amedeo Spagnuolo – Lettura critica alla mostra Dae su Trepoju a s’Irboju (Dal Caos allo Sgroviglio)– Strane Visioni di Graziano Pintori, a cura dell’Associazione Culturale Gruppo Folk “S’Isprone” de Gavoi.

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