L’Isola dell’intolleranza

5 Ottobre 2019
[Roberto Mirasola]

Se l’uscita di scena di Salvini, con la conseguente nascita del governo giallorosso, ha riacceso qualche speranza nel mondo progressista, le cronache politiche locali non possono che riportarci nello sconforto.

Così se e’ vero che, da una parte si fanno timidi passi in avanti per una migliore gestione dei flussi migratori in Europa, qui in Sardegna si chiude l’ufficio regionale per l’accoglienza. Un chiaro segnale politico in piena continuità con la falsa retorica leghista dell’invasione. Se il mondo va avanti in Sardegna torniamo indietro. Così se a livello nazionale il decreto Pillon subisce una battuta d’arresto, a Cagliari si sente l’esigenza di aprire addirittura un punto d’ascolto dedicato alle famiglie vittime dell’alienazione parentale. Sembrerebbe, a detta della maggioranza consiliare, una vera e propria emergenza, peccato che manchino proprio i dati che la testimonierebbero.Per non parlare dell’anacronistica mozione presentata in consiglio comunale per l’istituzione di uno spazio presso il cimitero di Cagliari dedicato alla sepoltura dei bambini mai nati. Il così detto “Giardino degli Angeli”.

Finalmente la giunta si toglie la maschera. Finalmente chiarezza. E’ del tutto evidente che le presenze dell’attuale sindaco, ai sit in delle sentinelle in piedi, non fossero casuali come invece si sosteneva in campagna elettorale. E’ evidente che i suoi post su FB “e’ giunto il momento di ucciderli a casa loro” denotano una visione di mondo che chiude allo straniero e non è interessato ad una vera interazione tra popoli. Non e’ un caso del resto che il primo provvedimento istituito dalla Giunta Comunale sia stata la rimozione dello striscione che chiedeva verità su Giulio Regeni. Certo vi ‘ e’ stato il teatrino delle magliette gialle indossate dallo stesso sindaco con tanto di sorrisi e scherzi, ma purtroppo i fatti rimangono. Sul campo dei diritti si vuole tornare indietro.

Ci si chiede quali siano le vere emergenze di Cagliari. Cosa dire dello stato di abbandono delle periferie e dell’emergenza rifiuti ad esempio ? La campagna elettorale era incentrata su quest’ultimo tema. La vecchia maggioranza non è stata in grado di gestire il servizio e la nuova ha promesso miracoli. Quattro mesi dopo non solo la situazione non è migliorata ma anzi si evolve verso il peggio. Cagliari oggi è molto più sporca e Il servizio di raccolta porta a porta fatica. Mastelli non ritirati, con estenuanti discussioni al call center De Vizia, sempre pronto a risolvere il problema con la fatidica frase : “ lasciate il mastello fuori passeremo”. E’ corretto lasciare fuori per intere giornate i mastelli nell’attesa che vengano ritirati? Quali sono le condizioni igieniche della nostra città?

Purtroppo questo appassionato salto nel buio non è frutto soltanto della politica. Prendete come vengono riportate le notizie sul più importante quotidiano locale. Migliaia di giovanissimi manifestano per il clima, una nuova generazione lancia segnali di appassionato interesse politico, i ragazzi invadono le strade della città in buon ordine e ci si aspetterebbe dunque una dovuta attenzione da parte della stampa. Invece il segnale e’chiaro e quasi si scontra con le richieste dei giovanissimi. Il titolo a caratteri cubitali è: “Il Governo dice sì al metano” e le facce allegre dei ragazzi volutamente relegate in secondo piano. Se tutto questo non bastasse ci pensa Tacitus a mettere le cose in chiaro, sbottando e dichiarando di essersi stufato di Greta e di tutti i suoi seguaci. E i milioni di giovani presenti nelle varie manifestazioni del pianeta, beh chi se ne frega!

L’impressione è che ci troviamo di fronte ad un attacco puramente ideologico, per niente interessato ad affrontare i problemi reali delle persone. Questa brutta aria che ci circonda non può e non deve lasciarci indifferenti, deve stimolare la nostra voglia di verità e smascherare le menzogne che ci vengono volontariamente propinate. Dobbiamo riportare al centro del dibattito politico i ragionamenti e le problematiche che da tempo affliggono la nostra isola senza ridurre il tutto a facili slogan mirati a semplificare e mistificare la realtà al solo scopo di creare facile consenso.

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