Mai più senza tutela

1 Giugno 2008

Cazuola
Giuseppina Manca di Mores

Con queste parole d’ordine “Alle ore 10 del 14/06/2008, in Piazza Madonna del Loreto (vicino alla Colonna Traiana) in Roma, si svolgerà la Prima Manifestazione Nazionale degli Archeologi Italiani. Come a tutti noto lo scopo della suddetta manifestazione ha molteplici sfaccettature. In primo luogo, è un urlo di appartenenza volto a ricordare la nostra presenza alle autorità competenti ed alla popolazione. Poi, si realizza come pre-azione alla richiesta del riconoscimento della nostra professione, dei nostri diritti e dell’inderogabile necessità del nostro lavoro, soprattutto in un paese come l’Italia che vanta la più alta percentuale di evidenze archeologiche al mondo.” Così il comunicato del Direttore dell’Associazione Nazionale degli Archeologi,

Speriamo che l’importante appuntamento contribuisca a modificare la situazione di grave disagio degli archeologi, a fronte di un ruolo lavorativo essenziale nell’attuale e dinamico quadro del lavoro cognitivo e per la difesa di un bene comune come quello del patrimonio archeologico. Vi è l’esigenza legittima e ormai pressante, accanto alle necessità di regolarizzare l’osceno sfruttamento del precariato, di riconoscere la professione dell’archeologo, battaglia da condurre assieme ad altre professioni della conoscenza che operano nel campo dei beni culturali, come gli storici dell’arte, i bibliotecari, gli archivisti, i demoantropologi.

Dopo decenni di lotte, tentativi e disegni di legge senza successo (ricordiamo ad esempio l’A.N.C.O.S.T. negli anni Ottanta, meritoriamente coordinata in Sardegna da Maria Antonietta Mongiu, e il successivo tentativo del Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dei Beni Culturali della CGIL-NidiL, di cui fece parte Marcello Madau, che si arenò nelle dimissioni del primo governo Prodi dopo l’apertura di un tavolo di trattativa con il Ministero Melandri ed un contatto con l’allora Ministro del Lavoro Cesare Salvi), si apre un nuovo fronte di impegno e battaglia dei lavoratori della cultura al quale inviamo auspici di successo, solidarietà e impegno personale.

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