Pubblichiamo la lettera aperta indirizzata al prefetto della Provincia di Cagliari in cui viene richiesto un incontro di chiarimento relativo alla Giornata della Terra 2022 svolta il 22 aprile a Iglesias in cui è stata attuata una azione violenta e autoritaria di identificazione e schedatura da parte di agenti della Polizia di Stato.
Qualcuno ricorderà un disegno di Vauro dei tempi andati, prima del vapore, direbbe Francesco De Gregori, quando si correva per rabbia o per amore. Erano tempi di caccia ai cattocomunisti, con i maître-à-penser terrorizzati dal cocktail tra diavolo e acquasanta.
Per molto tempo se ne è parlato in tono minore o addirittura con un’ombra di sospetto. Quella avvenuta a Palabanda, in una località all’epoca fuori Cagliari, è stata bollata a volte come “congiura”, altre come “sedizione”.
Lo strano caso della informale richiesta di cambio del nome all’iniziativa di presentazione del libro “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” in occasione della celebrazione di Sa Die de sa Sardigna a Torino. Pubblichiamo l’opinione di Francesco Casula (red).
In occasione di un evento culturale, svolto in una sala del Municipio, che ha visto la presentazione del libro “Disarmare il virus della violenza” di Pasquale Pugliese, a seguito del dibattito mentre i partecipanti lasciavano la sede istituzionale, venivano bloccati e identificati dalle forze dell’ordine.
In occasione della Giornata della Terra 2022, in una sala del Comune di Iglesias, è stato presentato il libro “Disarmare il virus della violenza” di Pasquale Pugliese. Alla fine dell’evento a cui hanno partecipato numerosi cittadini ed esponenti di associazioni e movimenti politici impegnati per il disarmo nel mondo, agenti di polizia all’uscita dal municipio hanno imposto l’identificazione di tutti i partecipanti.
La Scuola di cultura politica “Francesco Cocco” di Cagliari invita quanti hanno a cuore la pace a sottoscrivere un appello rivolto a Putin, a Zelensky e a quanti altri Capi di Stato e autorità convolte e interessate, per il cessate il fuoco immediato, per la composizione pacifica della controversia internazionale e per la costruzione di un sistema di accordi e garanzie internazionali per la pace e la sicurezza.
Laddove la storia sarda è narrata come una storia di dominazioni in cui il soggetto sardo è assente o passivo, Sa Die può essere un’opportunità per riscoprire un approccio decoloniale sulla Sardegna a partire da un soggetto sardo attivo e rivoluzionario capace di guardare alla questione sarda riflettendo sulle attuali colonizzazioni nell’isola, ispirati anche, da altri indipendentismi più avanzati.
Il XVII° Congresso Nazionale dell’Anpi si è concluso il 27 marzo scorso a Riccione, circa 400 i delegati arrivati da tutte le provincie italiane e con loro numerosissimi ospiti, in rappresentanza di partiti, sindacati e plurime associazioni democratiche e antifasciste, e tanti altri venuti dall’estero. In nome della libertà, il congresso è stato avviato con un collegamento dall’Egitto con Patrick Zaki, il quale ha caricato di entusiasmo i presenti.
Quand’ero giovane, mezzo secolo fa (in realtà un po’ di più), in un altro millennio, a tanti sardi capitava di incontrare, sulla nave di ritorno dal Continente (carrette Tirrenia, do you remember?), turistǝ incantatǝ che venivano in Sardegna: l’esotico a portata di mano. Il discorso finiva, inevitabilmente, sulla nostra conoscenza della Tv, della radio e su come si viveva nei nuraghi… Taccio sulle mie risposte. È un’esperienza condivisa da molti di voi, quindi non mi dilungo.
Dopo le recenti assurde dichiarazioni dell’Assessore della difesa dell’ambiente della Regione autonoma della Sardegna Gianni Lampis sulla volontà di aprire la caccia – sotto una qualche forma – al Cervo sardo ogni cittadino ha ora la possibilità di far valere la sua volontà.
La Asl del Sulcis comunica che per motivi di salute, cinque medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, sono impossibilitati a coprire il servizio dell’emergenza urgenza cui è deputato questo presidio ospedaliero.
È nata in Sardegna, una vasta aggregazione di soggetti politici, partiti, movimenti, associazioni che procederà nei prossimi mesi a vaste azioni, su tutto il territorio regionale, finalizzate a riportare l’attenzione su una pesantissima sottrazione di democrazia della quale sono vittima le cittadine e i cittadini della Sardegna.