“Ricostruiamo la democrazia sarda” presenta in Consiglio Regionale una proposta per il cambiamento della legge elettorale sarda

16 Ottobre 2025

[red]

Si è svolta ieri mattina, nella sala dei gruppi consiliari del Consiglio Regionale della Sardegna la conferenza stampa di presentazione del documento finale che raccoglie gli esiti del percorso partecipativo di assemblee itineranti per una nuova legge elettorale sarda, promosso dal coordinamento politico e culturale “Ricostruiamo la democrazia sarda”.

L’iniziativa ha riunito decine di rappresentanti di movimenti, partiti, sindacati e comitati che negli ultimi mesi hanno lavorato congiuntamente alla stesura di un documento di posizionamento, frutto di oltre un anno di incontri e confronti nei territori.
La proposta intende aprire un ampio dibattito pubblico sulla necessità di riformare la legge elettorale regionale per garantire una rappresentanza più equa, una reale partecipazione dei cittadini e una maggiore trasparenza nella vita politica dell’isola.

Tra i punti principali illustrati nel corso dell’incontro:

  • Adozione di un sistema elettorale proporzionale con eventuali correttivi di stabilità;
  • Elezione del Presidente della Giunta da parte del Consiglio regionale, accompagnata dalla sfiducia costruttiva;
  • Eliminazione del voto disgiunto e limitazione dei mandati;
  • Abbassamento delle soglie di sbarramento per liste e coalizioni;
  • Maggior peso ai territori marginali e introduzione di norme per la parità di genere nella composizione del Consiglio regionale.

Nel corso della conferenza, i promotori hanno sottolineato come l’attuale legge elettorale abbia contribuito alla progressiva crisi della rappresentanza e alla feudalizzazione della politica sarda.
«Non possiamo più accontentarci di una finzione democratica – è stato dichiarato durante la presentazione -: serve un sistema che rappresenti davvero la pluralità dei sardi e delle sarde, e che favorisca una democrazia paritaria, partecipata e inclusiva».

L’incontro si è concluso con l’appello alla I Commissione Autonomia e ordinamento regionale del Consiglio regionale e alla nuova Commissione speciale sulla legge statutaria e sulle norme di attuazione dello Statuto speciale affinché convochino al più presto i promotori per un’audizione formale e si avvii il percorso istituzionale di riforma.

Tra le realtà aderenti figurano in ordine alfabetico:  

Autonomie e Ambiente

Comitato Su Entu Nostu

Comitato No Tyrrhenian Link – Quartu

Confederazione Sindacale Sarda

Entula

Generazione Italie

Liberu – Liberos Rispettados Uguales

Il Manifesto Sardo

Partito Comunista Italiano

Partito della Rifondazione Comunista

Sardegna chiama Sardegna

Sardigna Natzione Indipendentzia

Sardegna Possibile

Sinistra Futura

Socialismo Diritti Riforme

UNIGCOM (Unioni de sos Giòvunus Comunistas)

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