Riflessioni sulla gira zapatista in Sardegna

1 Novembre 2021

[red]

La Gira è passata nell’isola, dopo un anno di incontri, assemblee, organizzazione serrata, soprattutto l’ultimo folle mese. Il 23 Ottobre la delegazione è arrivata a Bauladu, al centro dell’isola, attesa da delegazioni e singoli, gruppi e collettivi, dai cori sociali, da compagnə accorsə per parlare e ascoltare. Pubblichiamo una nota di Sardigna Zapatista.

Il benvenuto, al centro dell’isola, ha sentito l’Himno zapatista cantato dai cori sociali e la consegna dei semi antichi raccolti da comitati, reti e singoli che hanno voluto compiere un atto di restituzione e di fartellanza tra popoli. E dopo le due giornate di escucha y palabra a Bauladu, di intenso valore politico e umano, ci sono stati gli incotri con i territori: la delegazione ha incontrato gli studenti/esse e i sindacati di base della scuola, gli/le amministratori/trici, gruppi che lavorano quotidianamente per l’autogoverno dei loro territori in basso e a sinistra, le compagne transfemministre che son state con la delegazione in un bosco sulla via dell’ossidiana.

Abbiamo ascoltato la loro storia e abbiamo raccontato le nostre storie di resistenza e ribellione, chi lavora nei territori per costruire autogoverno, chi lotta contro le basi militari, l’estrattivismo energetico, chi contro la repressione dello stato italiano, chi per la difesa della nostra lingua e cultura, in compresenza dei nostri antenati. Perchè anche noi siamo quelli che avrebbero voluto annientare e sconfiggere, ma non ci sono riusciti.

Son state giornate che non dimenticheremo, intense, piene, in cui camminando e domandando, abbiamo scritto un piccolo pezzo della nostra storia di solidarietà. E ringraziamo tuttə, ma proprio tuttə coloro che hanno contribuito per renderle possibili: chi ha organizzato, chi ha offerto gli spazi, chi ha allestito, chi ha ascoltato, chi ha parlato, chi ha tradotto, chi ha cantato, chi ha cucinato, chi ha guidato la macchina, chi ha pulito, chi ha rese sicure le giornate, chi ha disegnato, chi ha facilitato le assemblee, chi ha tenuto i banchetti, chi ha suonato e ballato, chi ha partecipato da vicino e da lontano.

𝑨𝒃𝒃𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒊𝒎𝒑𝒂𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒊𝒔𝒔𝒊𝒎𝒐 𝒅𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒆 𝒆 𝒂𝒗𝒖𝒕𝒐 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒅𝒊𝒔𝒄𝒊𝒑𝒍𝒊𝒏𝒂, 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒂𝒈𝒏𝒆𝒓𝒊𝒔𝒎𝒐, 𝒖𝒏𝒊𝒕𝒂̀, 𝒑𝒊𝒂𝒏𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆 𝒂𝒖𝒕𝒐𝒄𝒓𝒊𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒔𝒊 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒐𝒕𝒕𝒆𝒏𝒆𝒓𝒆 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒓𝒊𝒔𝒖𝒍𝒕𝒂𝒕𝒊. Grazie alla delegazione che è arrivata dall’altra parte del mondo per conoscerci, per tessere legami, per fare un pezzo di strada insieme in difesa della vita, della Terra, delle comunità. La lucha sigue! Sa luta sighit!

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