Roba da matti

16 Marzo 2012

Roberto Loddo

Roba da matti è il nuovo film di Enrico Pitzianti, prodotto e distribuito da “EIA Film”. Racconta la storia di Casamatta, una residenza socio assistenziale a Quartu Sant’Elena dove abitano otto persone che vivono l’esperienza della sofferenza mentale. Gisella Trincas, presidente nazionale dell’Unasam, è in prima linea nella difesa dei valori e dei principi della legge di riforma psichiatrica 180 e descrive nella presentazione del film, la nascita di Casamatta: “Dall’esigenza mia e di mia sorella Paola nasce il progetto di poter offrire a nostra sorella e ad altri soci dell’associazione, una possibilità di vita che non li vedesse esclusi o istituzionalizzati.
Così, in occasione del primo convegno internazionale organizzato dal Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Familiari e dalla Fondazione Basaglia, decisi di lanciare la Campagna nazionale di raccolta fondi per la realizzazione del sogno: una casa dove vivere insieme. Ci vollero quattro anni per raccogliere i fondi necessari alle prime spese e per trovare la casa giusta. Finalmente nel gennaio del 1995, grazie all’impegno e alla solidarietà di tanti, Casamatta diventa una realtà”. Purtroppo la casa, dopo 17 anni di attività, rischia di chiudere. L’associazione che la gestisce non riesce più a far fronte alle spese, il contratto d’affitto è in scadenza e il proprietario non intende rinnovarlo.
È un momento molto difficile, ma Gisella, presidente dell’associazione Asarp Casamatta, e sorella di una delle ospiti, è una donna tenace. Sostenuta dagli altri familiari, affronta le difficoltà ed è fermamente decisa a trovare una soluzione. 
Il regista Enrico Pitzianti, nasce a Cagliari nel 1961, dove si laurea in giurisprudenza. I suoi primi due cortometraggi, la docu-fiction  Il Guardiano (1998) e Il Gobbo (2000) ottengono entrambi il Premio qualità del Ministero dei beni e attività culturali, e sono distribuiti in sala dall’Istituto Luce. In seguito, si dedica al documentario, firmando Sanpit (2001): il film  viene presentato al Torino Film Festival, dove nel 2002 Pitzianti vince il Premio della Giuria per L’ultima corsa. Dopo  Un anno sotto terra  (2003),  in  concorso  al  Premio Libero  Bizzarri, firma Piccola pesca (2004). Il film, distribuito in sala dalla Pablo, lo impone all’attenzione anche internazionale come uno dei nomi più interessanti del documentarismo italiano. Tutto torna, (2008) il suo primo lungometraggio di fiction, è stato riconosciuto “di interesse culturale nazionale” dal MiBAC. Nel 2009 ottiene il fondo di sviluppo MEDIA e Regione Sardegna per la sceneggiatura del film di finzione “Casamatta”. Nel 2011 produce e realizza la docu-fiction “Roba da matti”, suo terzo lungometraggio, che dopo le proiezioni di marzo in Sardegna, uscirà in programmazione nazionale dal 20 aprile. 
Casamatta, oltre il film, è la dimostrazione più evidente che le persone, nella loro temporanea o cronica fragilità mentale, conservano sempre pieni diritti e piena dignità. Una casa dove viene rispettato l’articolo 32 della costituzione.
Ma fuori da queste mura,  persistono ancora le cattive pratiche. Una barbarie fatta di quotidiani abbandoni e internamenti, di abusi della contenzione farmacologica e fisica. Perpetrati da una concezione della malattia mentale autoritaria e violenta, basata sulla prevenzione della pericolosità sociale, sulla garanzia della sicurezza e dell’ordine, ma solo per tutti i cittadini non psichiatrizzati: i cittadini “normali”.

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