Tsakalotos: L’inizio delle fine del ciclo recessivo

16 Maggio 2016
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Argiris Panagopoulos

La Grecia ha avuto un finanziamento di 7,5 miliardi fino a giugno e di 2,8 miliardi a settembre, cioè 10,3 miliardi fino alla fine dell’estate, mentre un primo accordo per il debito prevede che il suo pagamento deve rimanere sotto il 15% del Pil nel medio termine dopo la fine del programma il 2018 e per il prossimo decennio e sotto il 20% del Pil nel periodo successivo e con interessi bassi.

“L’inizio della fine del ciclo recessivo per la Grecia” rappresenta l’accordo per il finanziamento del paese e il debito, ha sottolineato il ministro delle Finanze greco Tsakalotos dopo la fine delle riunione dell’Eurogruppo. “La valutazione del programma è stata completata. L’erogazione della tranche potrà limitare le misure recessive. Abbiamo un pacchetto complessivo per la valutazione del programma e per il debito. In tre fasi, l’alleggerimento del debito nel breve periodo, nel medio e le ultime misure saranno specificate nel 2018, ma sappiamo come saranno esattamente queste misure. Ci sono alcuni punti di accordo anche per il debito per il lungo termine. È un momento importante per la Grecia. Ora abbiamo un accordo non solo per la valutazione del programma e per le riforme strutturali ma anche per il debito. Le due cose sono state unite in una. Se ricordate l’estate eravamo messi d’accordo di far finire prima la valutazione e dopo di cominciare una discussione per il debito. Queste due cose sono state riassunte in una e ora abbiamo un pacchetto completo. Credo che esiste un terreno fertile per essere ottimisti che questo sarà l’inizio della fine del circolo vizioso per la Grecia, del circolo vizioso della recessione, delle misure di carattere recessive e del fatto che gli investitori non volevano stare in Grecia”, ha aggiunto Tsakalotos,
Lo duro scontro tra la Germania e il Fmi dentro l’Eurogruppo è finito dopo 11 ore di riunione e dopo le telefonate tra il rappresentante del Fmi Tomsen e il suo direttore Lagardere in presenza o no del ministro delle Finanze tedesco.
La Grecia potrà ricevere 10,3 miliardi di finanziamento e ci sarà nel breve periodo una regolazione del debito greco utilizzando i capitali non utilizzati per la ricapitalizzazione delle banche greche e per il medio periodo un tetto del 15% e del 20% del Pil per il finanziamento necessario per il pagamento del debito. Intanto si prevede la stabilizzazione dei tassi di interesse a livelli più bassi, il ritorno in Grecia dei profitti delle Banche Centrali dai bot greci, il pagamento del debito greco nelle mani del Fmi dal Meccanismo europeo di stabilità ESM e misure di breve e medio termi8ne per la sostenibilità del debito greco.
Alla fine sembra che europei e il Fmi hanno trovato un accordo di non poco conto: il debito greco non è sostenibile! Il Fmi vuole partecipare al terzo “salvataggio” della Grecia prima della fine dell’anno con due condizioni: una nuova analisi della sostenibilità del debito e la valutazione delle misure per il debito che ha deciso l’Eurogruppo.
Il Commissario europeo per le Finanze Moscovici e il direttore del Meccanismo Europeo di Stabilità ESM Regling hanno sostenuto che la Grecia ha applicato tutte le riforme che sono necessarie per il rilascio delle due tranche di finanziamento ma che la decisione definitiva sarà presa dopo le “correzioni tecniche” in una parte delle leggi approvate “con passi veloci” gli ultimi giorni.

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