Un presidio per Carola e per l’accoglienza

30 Giugno 2019
[Cagliari Social Forum]

Il Cagliari Social Forum ha lanciato un presidio di solidarietà con Carola Rakete, per dare il benvenuto alle 45 persone migranti, contro le politiche migratorie di questo e dei governi che si sono succeduti nel tempo. Il presidio che si svolgerà domani davanti alla prefettura di Cagliari, lunedì 1 luglio alle ore 10.00 in Piazza Palazzo a Cagliari.

Questa notte la comandante della nave ONG Sea Wacht Carola Rackete ha deciso di ignorare l’alt della Guardia di Finanza ed ha diretto la nave verso l’isola di Lampedusa. Per questo è stata arrestata , accusata di violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione (resistenza o violenza contro nave da guerra), un reato che prevede una pena dai tre ai 10 anni di reclusione; andrà ai domiciliari. La nave sarà sequestrata, per la Ong scatta una multa di 20mila euro. Questo atto, secondo il PM di Agrigento Patronaggio, sarebbe stato un atto di ‘Violenza inammissibile’ (sic)!

Secondo questo PM di Agrigento, salvare vite umane e cercare di farle approdare nel porto più vicino sarebbe un atto di violenza inammissibile. Noi pensiamo, invece, che violenza inammissibile sia lasciare 45 persone in balia del mare per tanti giorni, lasciarle nelle condizioni igienico-sanitarie e psicologiche nelle quali si trovavano.

Violenza inammissibile sia stata pensare di creare in Libia “campi profughi” dove si pratica la tortura e vengono perpetrate violenze di ogni genere. Violenza inammissibile sia stata dare al fascista Erdogan miliardi di euro e armare milizie di predoni in Libia e in Mali per “creare uno sbarramento contro le persone”. Violenza inammissibile sia stata fare una guerra di aggressione alla Libia e fomentare quella in Siria e tenere sotto l’ ipocrita dicitura di “missione di pace” centinaia di militari in tutti gli scacchieri di guerra sparsi per il Pianeta.

Violenza inammissibile è produrre e commerciare armi con stati canaglia che le usano per martoriare popolazioni inermi, vedi lo Yemen. Da parte nostra vogliamo dimostrare la nostra piena ed incondizionata solidarietà a Carola Rakete e chiediamo che venga liberata subito, poiché essa non ha fatto altro che obbedire ad una legge superiore che è quella di voler essere e rimanere umana.

Chiediamo che i “migranti” vengano trattati come persone che aspirano ad una vita dignitosa e non come “pacchi postali” da distribuire a seconda della “generosità che gli stati membri della UE dimostrano, e che, quindi, possano recarsi dove desiderano andare. Per dimostrare la nostra solidarietà a Carola Rakete, dare il benvenuto a queste 45 persone, e la nostra avversione alle politiche migratorie di questo e dei governi che si sono succeduti nel tempo organizziamo un presidio di protesta davanti alla prefettura di Cagliari. Per questo lunedì 1 luglio ci troveremo alle ore 10.00 in piazza palazzo a Cagliari.

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