Appello contro la megadiscarica di Villacidro

1 Settembre 2016
2015-11-02-no-mega-discarica-villacidro
Antonio Muscas

Il progetto di realizzazione del terzo modulo di discarica nella zona industriale di Villacidro rappresenta un modulo da un milione e mezzo di metri cubi che si andrebbe ad aggiungere agli altri due già presenti in fase di esaurimento e di capienza totale equivalente. Con queste dimensioni, la discarica, che, lo ricordo, è regionale, diverrebbe una delle più grandi d’Italia.

Purtroppo, nonostante le battaglie che cittadini e comitati del territorio stanno portando avanti a contrasto del progetto e le richieste ripetute di adottare politiche diverse per il trattamento dei rifiuti, Regione e amministrazione comunale procedono spediti per la sua realizzazione.

Come Coordinamento Comitati Sardi abbiamo predisposto una lettera di richiamo agli amministratori locali e ai rappresentanti politici in Regione e in Parlamento, facendo riferimento ad un documento dell’Isde (Associazione Medici per l’Ambiente), che ha visto il contributo del dottor Vincenzo Migaleddu, sui danni alla salute e all’ambiente prodotti dalle discariche.

Il tema, anche se potrebbe non apparire, ha attinenza con le servitù e il furto del territorio poiché la realizzazione e la gestione delle discariche segue le stesse e precise logiche delle basi militari e degli altri progetti di speculazione e distruzione ambientale: le discariche, infatti, oltre ad andare contro le direttive europee e, quindi, incontro alle sanzioni che puntualmente dall’unione europea ci vengono comminate, vengono realizzate senza coinvolgimento delle comunità e contro la loro volontà; garantiscono, come le numerose inchieste recenti dimostrano, lauti profitti a pochi e soliti noti e alle mafie e, per contro, costi economici oramai insostenibili e, nonostante tutto, in continua crescita.

Quando già non sono pericolose per le tipologie di materiali che vi finiscono col cosiddetto secco, divengono aree di destinazione illegale di rifiuti pericolosi che ben si celano sotto gli immensi mucchi di spazzatura. L’affare discariche è ben rappresentato anche dal clima intimidatorio che si respira quando diventano oggetto di contestazione e di polemiche per la pessima gestione e per gli innumerevoli incidenti ambientali che sempre più spesso si verificano. Ciò, senza menzionare le condizioni disumane in cui si trovano ad operare i lavoratori, strumenti di continuo ricatto e spesso teste d’ariete per demolire le proteste e zittire le amministrazioni.

Attorno alle discariche, e per diversi chilometri di distanza, diventa impossibile ipotizzare scenari di agricoltura sostenibile o anche di semplice utilizzo delle aree per scopi diversi: inquinamento del suolo, delle falde e dell’aria, la presenza massiccia di gabbiani e di cornacchie che modificano l’avifauna locale, sono solo alcuni degli elementi di trasformazione del territorio e di compromissione di vastissime aree sotto il punto di vista ambientale e paesaggistico. La salvaguardia del territorio e delle nostre vite, il diritto all’autodeterminazione, la consapevolezza acquisita dopo anni di torti e prevaricazioni subiti, ci impongono scelte ragionate e intelligenti, in contrapposizione alla stupidità e scelleratezza di chi oggi ancora propone soluzioni antistoriche e folli.

Il terzo modulo fa parte di un progetto più vasto a carattere regionale che include il potenziamento di vecchi e la realizzazione di nuovi inceneritori. È facile quindi comprendere che proseguire su questa linea, con gli enormi investimenti in gioco (si parla di centinaia di milioni di euro), significherebbe compromettere ogni alternativa almeno per i prossimi venti trent’anni. Non cambiare oggi potrebbe significare non avere un’altra opportunità. Vi chiediamo quindi il massimo supporto per questa emergenza che ha carattere regionale, diffondendo pubblicando e sottoscrivendo il testo del comunicato del Coordinamento Comitati Sardi contro la realizzazione del terzo modulo della discarica a Villacidro e il documento dell’ISDE di cui si fa riferimento nello stesso.

Ci diamo appuntamento sabato 17 settembre alle ore 18.00 a Villacidro, giorno in cui è stata convocata un’assemblea pubblica per discutere delle problematiche ambientali e sanitarie delle discariche e per promuovere ulteriori iniziative sui territori, utili a sensibilizzare le comunità ed esercitare pressione sulle istituzioni al fine di determinare un cambio netto di rotta nella gestione dei rifiuti.

Antonio Muscas fa parte Comitato NoMegadiscarica per il Coordinamento Comitati Sardi.

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