L’inciampo di Andrea Soddu

16 Dicembre 2020

[Graziano Pintori]

Un vero peccato che Andrea Soddu abbia inciampato proprio sull’ultimo gradino dedicato all’ultima nomina della sua giunta. 

Si tratta di Luigi Crisponi, una scelta che ha scombussolato tutto il fronte che ha votato al ballottaggio il nome, la persona e il modo di fare il sindaco di Andrea Soddu, un fronte variegato: dalla sinistra estrema fino al centro, passando per l’associazionismo solidale, culturale e antifascista.

Aldilà della persona, ineccepibilmente corretta e stimata, il nuovo assessore alla cultura e al turismo del comune di Nuoro, soprattutto per la sinistra, non va bene perchè proviene dalla destra. Egli fa parte della famiglia politica dei Riformatori Sardi che plaudono alla giunta regionale governata dal PSd’Az di Solinas, dai fascioleghisti, F. I. e altri minori. Tra i minori, infatti, figurano i Riformatori Sardi responsabili dell’assessorato dei Lavori Pubblici con Roberto Frongia.

Nel CV del neo assessore nominato dal sindaco Soddu, leggiamo inciso il suo nome come responsabile dell’assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio nella Giunta forzista guidata da Cappellacci e manovrata da Berlusconi (2010 – 2014). Sono precisazioni utili per giustificare il dissenso che ha preso piede tra i nuoresi per la nomina del menzionato esponente della destra isolana, un’ ”inciampata” che devia verso destra il percorso di centro sinistra che il sindaco Soddu aveva intrapreso, un dissenso che trova sponda anche sul fatto che non si è presa in considerazione la possibilità di affidare l’incarico ad altro esponente di pari peso, in termini di esperienza e conoscenza, del centro – sinistra o della sinistra.

Evidentemente il sindaco va oltre il pensiero dei nuoresi. Il 67% dei consensi gli permette di avere davanti al suo scranno un Consiglio Comunale con nove consiglieri eletti nella lista civica “Andrea Soddu Sindaco”, quattro che fanno capo alla lista del Vice Sindaco uscente, più altri due consiglieri di altrettante liste civiche, ossia una maggioranza di sedici voti, sindaco compreso, su ventiquattro.

Indubbiamente il consenso ottenuto dal rieletto sindaco è farina del sacco della scorsa legislatura, che ha saputo far crescere bene il grano per poi mietere il successo; il quale rimane circoscritto alla sua alleanza senza obbligo di condividerlo con altri partiti e altre parti politiche, perché non esistono accordi precedenti. Infatti, tutte le dichiarazioni successive al primo turno, che indicavano di votare Andrea Soddu, erano rimaste tali, tanto è che non possono esercitare il potere di condizionare le strategie future del riconfermato sindaco.

Gli inviti di votare Soddu al ballottaggio sopraggiunti da più parti, sono stati assolutamente liberi, spontanei e naturali poiché il corpo elettorale si era trovato davanti a due lapidarie scelte: da una parte lo schieramento democratico e dichiaratamente antifascista, dall’altra la destra fascioleghista con il vergognoso sostegno dello PSd’Az. La maggioranza dei nuoresi aveva optato per la prima scelta, per cui diventa incomprensibile la presenza di un esponente della destra nella giunta Soddu.

Il pensiero del sindaco, come si diceva prima, va oltre il pensiero dei nuoresi, nel senso che, grazie al successo ottenuto, potrebbe avere un progetto o l’idea di una semplice sperimentazione che potrebbe travalicare i confini della Barbagia. Tanto è che questa nuova condizione politica è foriera d’incubi e sogni per le tante persone politicamente vicine al sindaco Soddu.

L’incubo.  Il sonno è tormentato dalla vittoria elettorale di un partito del centro – sinistra. Dopo oltre un mese dal ballottaggio, il comune di Nuoro si trova ancora in balìa di correnti, staffette e sgomitate dentro il partito di maggior spicco e di quelli minori: tutti alla ricerca di un “posto al sole”. Appaiono scenari tipici del doroteismo, dove uno svariato cromatismo politico inzuppato nel manuale Cencelli batte e ribatte un cerchio finché, stremato ma soddisfatto, non lo fa quadrato.

Il sogno. Il sonno non è tranquillo. La chiamata di Luigi Crisponi da destra e di Luigi Spanu dal centro sinistra non è frutto di una semplice scelta strategica del sindaco Soddu. Ambedue appaiono come il prologo d’intese allargate che mirano lo sguardo ben oltre il Gennargentu e il campidano oristanese. I due sono l’apripista di una strategia regionale, con il compito di tracciare un percorso politico in parte simile, seppure non coronato dal successo finale, a quello che fece l’ex sindaco del capoluogo sardo Zedda, che nel 2019 contrastò l’attuale presidente della regione sarda.

Inaspettatamente appare il sindaco nuorese con uno scrigno che contiene un significativo tesoro elettorale: settantamila preferenze ottenute alle elezioni europee; la schiacciante vittoria (67%) nei confronti della destra al ballottaggio nuorese; la presidenza del Consiglio Regionale delle Autonomie Locali; ecc. Punti di partenza invidiabili per chi nutre sane ambizioni, non tanto quelle del sindaco ma di coloro che hanno la capacità di ricavare un quadrato da un cerchio e viceversa.

Per fortuna che i miei sogni e incubi sono di altro genere, però da cittadino nuorese resto in attesa di assistere al rendersi concreto il programma che ha dato al sindaco di Nuoro il via libera al secondo mandato.

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