Gli artisti sardi e il 25 aprile

30 Aprile 2007

Annamaria Janin

La generosità degli artisti sardi è nota, sempre pronti come sono ad aderire alle più svariate richieste donando le loro opere. Naturalmente non sempre la sollecitazione è mirata alla mobilitazione su temi di impegno civile e/o politico, ma quando ciò accade la risposta è davvero soddisfacente. Com’è accaduto nel caso recente della richiesta di partecipazione, con un’opera creata ad hoc, alla mostra “Venticinque aprile – sessantesimo anniversario” organizzata nel 2005 da un ristretto gruppo di operatori ed ospitata inizialmente in una sede, improvvisata e di fortuna ma prestigiosa, come l’atrio del palazzo del Consiglio Regionale in via Roma a Cagliari.
Ospitata ovviamente con l’assenso della presidenza, all’atto della presentazione la manifestazione ricevette da parte della massima istituzione regionale un interessamento più che notevole. Addirittura vi fu la proposta di acquisire la collezione nel suo complesso; proposta che nel corso dei mesi successivi si formalizzò in un accordo fra la presidenza e gli artisti partecipanti, che di buon grado accettarono ancora una volta di donare le loro opere, a condizione che la presidenza le prendesse in carico e s’impegnasse a rendere possibile la redazione di un catalogo, a custodire adeguatamente la collezione nella sua integr(al)ità ed a renderla itinerante favorendone la divulgazione presso enti pubblici e istituzioni culturali regionali e non solo.
Il perfezionamento dell’accordo fu laborioso ma, dopo un tempo congruo, divenne finalmente effettivo; appena in tempo per allestire nuovamente la mostra, il 25 aprile dell’anno successivo (2006), nella sede ambitissima della “Cittadella dei Musei” di Cagliari. Nel frattempo fu stampato un catalogo, destinato ad accompagnare la mostra nei suoi successivi itinerari.
Nei mesi seguenti la collezione ha intrapreso il suo percorso nel territorio isolano, raggiungendo all’inizio dello scorso inverno la città di Carbonia, dove è stata esposta nel suggestivo “Museo del Carbone” di Serbariu.
Nel frattempo è proseguita da parte dello staff della presidenza del consiglio la cernita delle richieste inoltrate da comuni ed enti, dando la precedenza a Castiadas. Dove, in occasione dello scorso 25 aprile, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione nei locali delle ex carceri, con il contorno di una giornata di festeggiamenti organizzati dalla pro loco in quel particolare contesto ricco di suggestioni naturali e culturali in senso antropologico.
L’alto valore artistico ma anche il significato simbolico della rassegna ormai sembra essere stato recepito in pieno, ed è già stabilito che la prossima tappa sarà Collinas.

2 Commenti a “Gli artisti sardi e il 25 aprile”

  1. Angelo Liberati scrive:

    Liberazione a Castiadas: la Janin ha redatto un resoconto puntuale sul percorso della collezione composta da 60 opere che 60 artisti hanno realizzato per il sessantesimo anniversario dalla Liberazione dal regime nazi-fascista. Opere che poi gli artisti hanno donato al Consiglio Regionale della Sardegna, con l’impegno di quest’ultimo di rendere fruibile la mostra per le istituzioni che ne hanno fatto e che ne faranno richiesta. Al resoconto di Annamaria Janin ritengo doveroso aggiungere la presenza significativa dell’Ingegner Luigi Martelli, partigiano, che con i sui vissuti 83 hanni, di buona mattina ha accettato di venire a Castiadas per inaugurare la mostra con un preciso intervento, dedicato alla memoria del 25 Aprile di 62 anni addietro. Memoria che, come ha più volte rimarcato, è necessario tramandare per non dimenticare. Ritengo doveroso, da parte di tutti noi, ringraziare il partigiano Martelli per l’entusiasmo con il quale ha perorato e seguito il percorso di questa mostra. Un caro saluto a tutti, e buon lavoro.
    Angelo Liberati

  2. Fabio Cocco Carreras scrive:

    Mai donare opere ad enti ed istituzioni pubbliche! Neppure per celebrazioni e ricorrenze storiche fondamentali. Le opere…si trasformerebbero ( accade regolarmente) in pattume dimenticato in oscuri scantinati.

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