[Roberto Loddo]

In un breve commento all’ultimo articolo di Graziano Pintori nel manifesto sardo, il mio amico Andrea Pubusa scrive che i 5 Stelle qualcuno dei principi costituzionali stanno anche cercando di attuarlo e che bisognerebbe analizzare ombre e luci della loro azione di governo. Questa posizione mi trova in profondo disaccordo.

Ritengo che i cinque stelle siano complici quanto la lega di Salvini di una politica di sterminio delle persone migranti nel Mediterraneo e nei campi di concentramento libici. I cinque stelle sono complici quanto la lega della trasformazione mediatica e politica del reato del salvataggio delle vite di persone disperate, uomini, donne e bambini che fuggono da guerra e fame. Quali sarebbero le luci che dobbiamo analizzare di fronte a questi crimini?

A Norimberga i giudici non hanno avuto tempo di analizzare ciò che c’era di buono delle politiche sociali del Terzo Reich. Anche alcuni generali della dittatura di Franco erano dei sinceri ambientalisti, Bombacci fu persino promotore di una visione socialista e anticapitalista all’interno dello stato fantoccio creato dai nazisti in Italia. Non per questo la storia ci ha costretto a ricordare le luci del governo di Franco e le analisi sociali di Bombacci. 

La parte più sana della società, quella che lotta quotidianamente contro l’odio, l’intolleranza e il razzismo ha organizzato in queste ore una mobilitazione eccezionale intorno agli edifici di tutti i municipi italiani per fermare gli specialisti del disumano al governo che giustamente Marco Revelli definisce “chierici di questo infame culto del truce”.

Noi del manifesto sardo abbiamo deciso da che parte stare. Stiamo dalla parte delle 177 persone della Diciotti, sequestrate come fossero un carico di bestiame e segregate contro la loro volontà e contro ogni principio politico e morale. Stiamo dalla parte delle 47 persone della Sea Watch che sono state messe a rischio della loro stessa vita per un basso calcolo politico e elettorale del governo della lega e dei cinque stelle. Stiamo dalla parte degli operatori umanitari nelle ONG e di tutte le persone che vogliono restare umane.