Riflessi dall’Odissea
domenica 1 Luglio 2007
Antonio Mannu
Le incontro nella sala che ospita le immagini scattate a Mamoiada. Si curvano, s’attorcigliano per osservare le fotografie, cercando di schermare i riflessi formati dalla cattiva illuminazione, combinata con la brillantezza delle stampe e l’ uso, inopportuno, del plexiglas. (altro…)

“Una fotografia del 1900, che emozionava allora per il suo soggetto, è oggi più probabile che ci commuova perché è stata fatta nel 1900. Le qualità e le intenzioni delle singole fotografie tendono a scomparire nel pathos generale del passato. (….) E il tempo finisce per portare tutte le fotografie, comprese le più dilettantesche, ad un livello d’arte”.
È un vero paradosso (anche se forse spiega più di tante altre cose i ritardi della sinistra italiana) che a vent’anni dal suo efferato e misterioso assassinio del febbraio 1986 nel nostro paese non sia mai stata pubblicata una biografia di Olof Palme. Per fortuna ora è uscito in libreria il bel saggio di Aldo Garzia “Olof Palme, vita e assassinio 

“C’è un parallelismo tra le derive della vita pubblica e collettiva e quelle della vita privata e individuale. Guardando indietro vedo questo intreccio e mi chiedo quale di questi aspetti sia nel mio caso il meno lusinghiero”. Così Luigi Pintor chiude il tredicesimo capitoletto di Servabo, intitolato Il dolore, che precede la fine del libro, l’epilogo.






