Una giornata di rabbia
13 Ottobre 2015Nicole Argenziana
In questa giornata di rabbia il bilancio fino ad ora vede 3 israeliani rimasti uccisi in diversi attacchi e due palestinesi freddati dalla polizia Continua »

In questa giornata di rabbia il bilancio fino ad ora vede 3 israeliani rimasti uccisi in diversi attacchi e due palestinesi freddati dalla polizia Continua »
RedazioneDomenica 18 ottobre si svolgerà la XIV edizione della Marcia sarda della Pace, da Laconi a Gesturi, una marcia che coincide con uno tra i periodi più complessi della congiuntura internazione degli ultimi decenni e obbliga tutti noi ad alcune riflessioni che ci consentano di affrontare il prossimo periodo con la giusta chiave di lettura Continua »

Altri 3 morti a Gerusalemme. A Lion’s Gate Mustafa Adel al-Khatib di 18 anni, morto perché avrebbe tentato di accoltellare un poliziotto di frontiera. Qualche ora dopo una ragazza di 15 anni è stata seriamente ferita presso la centrale di polizia a Sheikh Jarrah, l’accusa è di aver attentato alla vita di due israeliani. Un altro ragazzo è stato appena ucciso dopo aver seriamente ferito due israeliani nella colonia illegale di Pisgat Zeev a Gerusalemme Est a quanto dicono le autorità israeliane. Aveva 13 anni. Continua »

Stamattina Israele ha mietuto altre due vittime innocenti. Una bomba sganciata a Gaza City ha ucciso una donna incinta di cinque mesi, Nour Rasmi Hassan e la sua figlioletta di 2 anni, Rahaf Yahya Hassan. La rabbia dei palestinesi è esplosa in tutta la sua forza e i morti alimentano la fiamma della rivolta. Continua »

Siamo ormai al decimo giorno di scontri in tutta la Cisgiordania. Il numero dei morti palestinesi è salito a 20, circa 1000 sono stati feriti mentre da parte israeliana i morti sono 4 e i feriti una decina Continua »

Pubblichiamo l’appello di Antonello Pabis presidente dell’associazione sarda contro l’emarginazione. Un appello contro la guerra, le servitù militari e contro le esercitazioni militari in Sardegna (Red). Continua »

Ieri sera è stato freddato con un colpo al cuore Wissam Faraj. Wissam aveva vent’anni e viveva nel campo profughi di Shufat a nord di Gerusalemme Continua »

Il manifesto sardo in queste ore e nei prossimi giorni pubblicherà tutti gli aggiornamenti in tempo reale inviati dalla nostra collaboratrice in Palestina Nicole Argenziana a seguito degli scontri in Cisgiordania. (Red)

La Cassazione con sentenza 18748/15, ottenuta dall’avvocato Alessandro Ferrara collaboratore dell’associazione A Buon Diritto, ha annullato il provvedimento di trattenimento nel centro di identificazione e di espulsione di Ponte Galeria (Roma), di un cittadino libico di etnia tuareg. Continua »

“L’uomo incontra la sua vera Resistenza nella vita civile, la vera lotta inizia dopo l’esperienza bellica” Italo Calvino
Generare resistenza superando il dolore e violenza del potere. Sembra essere questo l’obbiettivo del progetto Resistance, cortometraggio del regista sardo Riccardo Barracu Continua »

Scuole e negozi riaprono a Betlemme, dopo che ieri si è celebrato il funerale di Abded al-Rahman Shadi Obeidallah. Abded Rahman aveva solo tredici anni ed è stato ucciso dai soldati israeliani con ancora la divisa scolastica mentre tornava a casa, nel campo profughi di Aida, a Betlemme. Continua »
La `riforma costituzionale’ di Berlusconi: Eutanasia del Parlamento? (Pietro Ingrao), Aggiornamento sul Marganai (Stefano Deliperi), La paura del diverso (Giulio Angioni), Da Sant’Elia a San Bartolomeo la ribellione contro l’EcoCentro (Claudia Zuncheddu), Il caos mediorientale per l’egemonia nel Golfo (Gianfranco Sabattini), È possibile una scuola diversa? (Marco Ligas), Per una Buona scuola servono pratiche partecipative (Carlo Sanna), Fuori Carlo Felice con tutti i Savoia dalla toponomastica sarda (Francesco Casula), Israele, il diritto allo studio come strumento di discriminazione (Irene Masala), La tragedia di Hebron (Nicole Argenziana), Generazione Sound System: Shakalaka (Antonella Vacca).
200 numeri sono un bel traguardo, 200 appuntamenti quindicinali che ci incoraggiano ad andare avanti con passione. La redazione del manifesto sardo continuerà a scrivere, voi continuate a seguirci, leggerci e condividerci. Grazie a tutte e tutti voi. Buona lettura. (Red)

Quando muore un compagno come Pietro Ingrao riemergono emozioni e ricordi legati alla sua azione, al suo pensiero critico e ai valori morali che hanno caratterizzato costantemente il suo impegno culturale e politico. Pubblichiamo oggi un suo articolo apparso sulla Rivista del Manifesto nel maggio del 2004 . La data ha poca importanza, potrebbe averlo scritto nelle scorse settimane (Red) Continua »

Aggiornamenti importanti sulla vicenda dei tagli boschivi in parte realizzati e in gran parte previsti nella Foresta demaniale del Marganai (Iglesias, Domusnovas, Fluminimaggiore), descritta su Il Manifesto Sardo, 25 settembre 2015 (“Tagli nella Foresta demaniale del Marganai, i conti non tornano”). Continua »

Mi hanno dato un compito ingrato i compagni di manifesto sardo: un commento a un testo, a una frase imbarazzante di Salvatore Cubeddu, ex sindaco di Seneghe, che ri-chiedendo la tessera del Psd’az motiva i suoi propositi di militanza, tra l’altro, col fatto che “a completare il finis Sardiniae, dei folli vogliono riempire i nostri paesi di cittadini africani educati nelle loro città”. Continua »

Sant’Elia come Soweto, il quartiere di Mandela e simbolo della ribellione, il primo a sud di Cagliari e il secondo a sud ovest di Johannesburg: dépendances lontane dagli occhi e lontane dal cuore dei grandi centri urbani. Continua »