Una vita schiacciata

7 Febbraio 2023

[Roberto Loddo]

Una vita schiacciata dal grande culto dell’efficienza e della prestazione. La studentessa della IULM di Milano che si è tolta la vita all’interno dei locali dell’università non è l’unica vittima di un sistema della conoscenza sbagliato, perché contaminato dell’ideologia del merito e della disuguaglianza.

E non servono a nulla i comunicati stampa del governo che annunciano presidi per favorire un maggiore supporto psicologico negli atenei. Senza il diritto allo studio, senza il diritto all’abitare e il sostegno al reddito delle studentesse e degli studenti, le parole della ministra Bernini sono parole vuote. L’Università italiana non è più quello spazio pubblico laico e democratico previsto dalla carta costituzionale perché è diventata un enorme mostro che ha sacrificato il libero accesso al sapere e alla conoscenza per lasciare spazio alle logiche del mercato e del profitto.

Un mostro che progressivamente si allontana dalla dimensione dell’umano nel nome del dogma della performance escludendo gli studenti e le studentesse che non funzionano, cancellando il tempo per il fallimento, disintegrando ogni possibilità di commettere errori, di avere dubbi e di prendere decisioni sbagliate.

L’immagine è di Maura Curridori (Mallo)

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