Uno sciopero femminista

1 Marzo 2019
[red]
Il manifesto sardo aderisce, sostiene e partecipa anche quest’anno all’8 marzo di Non Una di Meno a Cagliari che ha convocato uno sciopero globale femminista alle ore 9.00 ai Giardini pubblici. Invitiamo le nostre lettrici e i nostri lettori a partecipare per costruire insieme la marea che attraverserà Viale Regina Elena, Piazza Costituzione, Viale Regina Margherita, Piazza Darsena, Via Roma e Largo Carlo Felice per invadere infine Piazza Yenne.

L’8 marzo, interrompiamo ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita e invitiamo chiunque non possa a scendere in piazza a portare lo sciopero anche sui posti di lavoro e nelle case, nelle scuole e nelle università, negli ospedali e nelle piazze attraverso lo sciopero bianco, per esempio, e/o del sorriso. Incrociamo tutt* insieme le braccia e rifiutiamo tutt* insieme i ruoli e le gerarchie di genere.

Femminicidi. Stupri. Insulti e molestie per strada e sui posti di lavoro. Violenza domestica. Discriminazione e violenza sulle donne disabili. Qualsiasi attacco e istanza omo/bi/transfobica condotta anche e non solo in nome della cosiddetta “famiglia tradizionale”. Il permesso di soggiorno condizionato al matrimonio. Infiniti ostacoli per accedere all’aborto. Pratiche mediche e psichiatriche violente sui nostri corpi e sulle nostre vite. Precarietà che diventa doppio carico di lavoro e salari dimezzati. Un welfare ormai inesistente che si scarica sul lavoro di cura gratuito e sfruttato nell’impoverimento generale. Il disegno di legge Pillon su separazione e affido, che attacca le donne strumentalizzando figli e figlie. La legge Salvini, che impedisce la libertà e l’autodeterminazione delle migranti e dei migranti e legittima la violenza razzista. La finta flessibilità del congedo di maternità, che continua a scaricare la cura dei figli solo sulle madri.

Contro questa violenza strutturale, che nega la nostra libertà, noi scioperiamo e manifestiamo!

Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale.
Vogliamo aborto libero sicuro e gratuito.
Pretendiamo autonomia e libertà di scelta sulle nostre vite.
Esigiamo la ridistribuzione del carico del lavoro di cura.
Vogliamo essere libere di andare dove vogliamo senza avere paura, di muoverci e di restare contro la violenza sessista, razzista e omo/bi/transfobica e istituzionale.
Pretendiamo un permesso di soggiorno europeo senza condizioni.
Rivendichiamo i diritti delle soggettività LGBTQI+.

Invitiamo tutte le partecipanti e i partecipanti a portare cartelli e striscioni a tema femminista, ma, per evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione, non saranno ammesse bandiere e simboli di partiti e sindacati.

L’8 marzo, se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo e anche a Cagliari sarà marea femminista!

Aderiscono allo sciopero e al corteo:
Centro Antiviolenza Onda Rosa – Nuoro
TamburA Battenti
Giulia Giornaliste Sardegna
Collettiva Ominas
Associazione Antonio Gramsci – Cagliari
Laboratorio Politico Sa Domu
Cua Casteddu
UniCa 2.0
Una Caminera Noa
Circola nel Cinema Alice Guy
Circolo del Cinema Laboratorio Ventotto
Arci La Gabbianella Fortunata
Sardegna Palestina
Rete Kurdistan Sardegna
Potere al Popolo – Cagliari
Pasionaria.it

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