Poco si parla del Museo dell’identità della Sardegna (MIS), da fare a Nuoro, nell’edificio dell’ex Molino Gallisai, Su Molinu. Come si fa a museificare l’identità di un popolo, se le identità sono quella cosa fluida, Continua »
Il 27 aprile cadeva l’anniversario della morte di Antonio Gramsci avvenuta nel 1937 mentre il prossimo 8 maggio, alla Vetreria di Pirri (Cagliari), verrà ricordato Giorgio Baratta che di Gramsci Continua »
Il presidente Napolitano prima respinge e poi firma il decreto «Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e attività culturali» del ministro Bondi. Il mondo dello spettacolo è in rivolta. Continua »
Figura emblematica della “era delle catastrofi”, inaugurata nel 1914, il migrante forzato non è stato relegato nei libri di storia, come atteso, dopo la caduta del muro di Berlino. Dall’esodo disperato Continua »
Fu il giorno peggiore per l’amministrazione penitenziaria italiana. Il 3 maggio di dieci anni fa finivano in cella il provveditore regionale degli istituti di pena sardi, la direttrice e il comandante degli agenti Continua »
Astores, il paese dove faccio l’insegnante precario è una finzione letteraria che tanti paesi reali mette ancora insieme. Io lo considero un outlet, un non-luogo che però è anche pregnante metafora di tante vite svendute e da vendere Continua »
Che sviluppo sostenere? Alla nostra richiesta di incrementare il dibattito, rispondono in questo numero tre interventi: il segretario sardo della CGIL Enzo Costa che ci ha rilasciato un’intervista (Marco Ligas, Sconfiggere la crisi), un’economista apprezzato e ben noto Continua »
Come annunciato nel redazionale del numero scorso ‘Diamoci un’alternativa’, ecco tre contributi che riprendono la discussione sul tema dello sviluppo legato alla Sardegna, reso ancora più urgente Continua »
Abbiamo parlato spesso della crisi del lavoro che investe la Sardegna. Ne parlano soprattutto i lavoratori che subiscono gli effetti dei licenziamenti e della precarietà. E lottano con caparbietà salendo sui campanili o incatenandosi ai cancelli delle fabbriche.Continua »
Il caso Sardegna si inserisce in un contesto più generale di una crisi di paese dicotomico, che presenta una spaccatura tra un Nord industrializzato e un Mezzogiorno con scarsa presenza di strutture produttive industriali. Ma c’é di più: anche il Nord – in Continua »
Mentre sfoglio il “Manifesto delle Comunità di Sardegna” di Eliseo Spiga, Francesco Masala e Placido Cherchi, tre grandi filosofi dell’indipendentismo, non posso fare a meno di riflettere sulle recenti vicissitudini degli operai in lotta per il posto di lavoro e Continua »
Lo ammetto. Sono da tempo nella ‘squadra’ dei critici della costante resistenziale’. Ma voglio subito dire che la mia critica è rivolta soprattutto all’individuazione dei soggetti che resistettero; Continua »
“SI NARAT: est s’ora de is Sardus! Eja, ma it’ora iat a essi / SI DICE: è l’ora dei Sardi. Già, ma che ora è?”. Questa bella domanda è l’incipit del “Manifestu de sa gioventudi erètiga, de su comunitarismu e de sa Confederazioni chena partidu de is Continua »
La difesa della Costituzione repubblicana è un tema sul quale da tempo si mobilitano in Sardegna risorse ed energie. Oggi a Cagliari (ore 17.30, Teatro di S. Eulalia, Via del Collegio) vi è un interessante iniziativa Continua »
Mi pare ovvio che oggi inganna e s’inganna chi dice che le distinzioni tra essere di sinistra ed essere di destra non hanno senso. Oggi come ieri essere di sinistra significa ritenere che un mondo siffatto è da cambiare. Essere di destra significa invece accontentarsene: Continua »
Capita che i film dell’assurdo assomiglino alla realtà. Capita che una compagna e redattrice del Manifesto Sardo in Palestina venga arrestata. Capita che si venga arrestati per ciò che si sembra, e che perciò risultino arrestate persino le apparenze. Capita che uno scrittore come Franz Kafka si dimostri più vicino alla sorte dei palestinesi nonostante i tentativi del suo amico Max Brod. (m.m.)
Essere arrestati, scortati e trattenuti dalle forze militari israeliane in Palestina è normale anche per dei turisti. Essere arrestati violentemente dalle forze militari israeliane se si hanno dei tratti somatici arabi è normale in Palestina. Essere arrestati dai militari israeliani senza che vengano richieste le proprie generalità Continua »