Antifascismo. Partire da Macerata
16 Febbraio 2018[Graziano Pintori]
Macerata, è il capolinea dell’odio razzista costruito dai fasci leghisti nel tempo, che nella campagna elettorale sembra trovare concretezza. Continua »

Macerata, è il capolinea dell’odio razzista costruito dai fasci leghisti nel tempo, che nella campagna elettorale sembra trovare concretezza. Continua »

Il Comitato Riconversione RWM, insieme ad altre organizzazioni per la pace, invita i candidati di tutte le forze politiche che si riconoscono nei principi democratici ed antifascisti della Costituzione Italiana, ad un incontro pubblico, durante il quale verrà proposto di aderire ad alcuni impegni connessi al tema della pace. L’incontro si svolgerà Sabato 24 febbraio 2018 dalle ore 9:30 alle ore 12:30 presso l’ExMà in Via San Lucifero, 71 a Cagliari. Continua »

Al termine della campagna elettorale la cultura rivolge un appello ai candidati, alle candidate e all’elettorato del 4 marzo, per un ritorno al pensiero nella politica e la messa in campo di quattro grandi opzioni volte a cambiare il nostro destino. Esse riguardano la creazione di lavoro per mano pubblica nonostante il regime europeo, la riconduzione del capitale alla regola del bene comune, la pace come responsabilità e compito del Consiglio di sicurezza dell’ONU e l’adozione dello ius migrandi come diritto umano universale. Questo il testo dell’appello: Continua »

Sabato 24 febbraio la Sardegna che rifiuta il fascismo e il razzismo scende in piazza per manifestare contro le stragi dei fascisti e contro la politica che li arma. La manifestazione si svolgerà alle ore 15.00 in piazza Matteotti a Cagliari. Il manifesto sardo aderisce e invita tutte e tutti alla partecipazione. Pubblichiamo il comunicato stampa di Nessuno/a alla deriva. Continua »

Dal 20 gennaio con la complicità della comunità internazionale, il secondo esercito della NATO, l’esercito turco, ha dichiarato guerra al popolo di Efrin, nel Rojava, la regione nel nord della Siria autogovernata dalla popolazione locale prevalentemente curda. Per questi motivi la Rete Kurdistan Sardegna – Uomini e donne Amici del popolo kurdo e siriano hanno indetto una manifestazione dal titolo fermiamo il massacro del popolo kurdo a Cagliari che si svolgerà sabato 17 febbraio 2018 con concentramento alle ore 15.45 in Piazza Garibaldi. Manifestazione a cui anche la redazione de il manifesto sardo aderisce. Continua »

Macerata ritorna umana. Nonostante il coprifuoco di un sindaco dal pensiero corto, che ne ha reso spettrale il centro storico. Nonostante il catechismo sospeso e le chiese chiuse da un vescovo poco cristiano. Nonostante gli allarmi, i divieti, le incertezze della vigilia. Nonostante tutto. Continua »

Oggi la stampa scrive: “Entro i prossimi 5 anni andranno in pensione circa 45 mila medici, entro i prossimi dieci anni oltre 80 mila. Ergo: 14 milioni di cittadini rischiano di rimanere senza medico di Base e gli ospedali avranno sempre meno camici bianchi …A mancare nelle corsie saranno a breve soprattutto pediatri, chirurghi, cardiologi, ginecologi…” Continua »

Male ha fatto il sindaco di Macerata Carancini a chiedere la sospensione di tutte le manifestazioni, come se fossero uguali. Non lo sono affatto. Quelle che presidiano i valori democratici, che protestano contro un vile attacco fascista alla convivenza civile, hanno un valore positivo. Continua »

Forse nel corso di questi ultimi anni, pur impegnati con determinazione nella difesa della Democrazia Costituzionale, abbiamo sottovalutato, non dandogli la giusta dimensione, un aspetto importante della vita politica del nostro paese: il riemergere di un lato oscuro della storia recente che oggi sta assumendo una dimensione preoccupante. Continua »

Non ci vuole una fantasia particolare, o chissà quale slancio romanzesco per vedere la scena, dunque si può provare senza nemmeno chiudere gli occhi. Continua »
“Strage con l’aggravante dell’odio razziale”. Questo è il capo di imputazione che la Procura di Macerata ha individuato a carico di Luca Traini, l’autore del criminale attentato. Questo atto della Procura chiarisce inequivocabilmente la natura del reato. Continua »

Di colpo, il buio. A Macerata, ieri, siamo caduti in uno dei punti più oscuri della nostra storia recente. Continua »

Foto di Eleonora Marroccu, Su Fogu
Bocciato il referendum dei furbetti dell’insularità (red), Sardofascismo 2.0 (Andrìa Pili), Alghero, Calabona: il T.A.R. tiene accese le ruspe (Stefano Deliperi), Turchia e dintorni. Quando il ramo d’ulivo non è un segno di pace (Emanuela Locci), L’attualità del pensiero marxiano contro le ineguaglianze sociali (Gianfranco Sabattini), Il governo di larghe intese piace ai mercati (Alfonso Gianni), Difendiamo insieme Afrin (red), RWM Domusnovas. Perché Confindustria, Cgil e Cisl difendono la fabbrica di morte? (Arnaldo Scarpa e Cinzia Guaita), L’ingiustizia dei tirocini in Sardegna (red), Rwm Domusnovas. Cara Susanna Camusso perché la Cgil difende la fabbrica di morte? (Arnaldo Scarpa), Rwm Domusnovas. Cara Furlan, la Cisl non è un sindacato di guerra (Antonio Guaita), Elezioni, programmi e alleanze (Marco Ligas), Fenomenologia della mediocrità (Amedeo Spagnuolo), Le foibe (Graziano Pintori).
Buona lettura,

L’Ufficio regionale del referendum ha dichiarato illegittima la richiesta di un referendum regionale diretto a proporre l’inserimento del “principio di insularità” in Costituzione. Il presidente del Comitato promotore ritiene incomprensibile questa decisione, definendola frutto di un’interpretazione burocratica della legge e lesiva del diritto dei sardi ad utilizzare lo strumento referendario. Pubblichiamo il comunicato del coordinamento dei comitati sardi per la democrazia costituzionale. Continua »

L’alleanza fra PSdAz e Lega Nord per le prossime legislative sarebbe, nelle parole del segretario sardista Christian Solinas, non un «accordo elettorale» ma «culturale» basato su «autonomia e lavoro, identità, cultura e tradizione», per porre fine «al rapporto di sudditanza con lo Stato» Continua »

Continuano polemiche e indignazione su quanto sta accadendo in questi mesi sulle coste algheresi di Calabona. Si tratta di un caso davvero emblematico di come gli interessi economici non “governati” energicamente possano portare al degrado dei valori ambientali di una città. Continua »