Le sorti del Manifesto

14 Ottobre 2012
Continua il dibattito sulle sorti del Manifesto, non senza divergenze sia all’interno della redazione sia nel rapporto tra redazione e circoli. Noi intendiamo portare a conoscenza di tutti i lettori e i sostenitori del quotidiano questo dibattito. Siamo convinti che il Manifesto appartenga a questa area e nessuno debba essere escluso. L’obiettivo del confronto è il rilancio del giornale; naturalmente siamo consapevoli che è necessario rispondere preliminarmente alla domanda che poneva recentemente Rossana Rossanda: “che cosa deve essere oggi il Manifesto” e quindi pensare alla ridefinizione di un nuovo progetto politico ed editoriale e ovviamente al come finanziare tutto ciò. Non sono domande facili ma l’unico modo per trovare le risposte è parlarne assieme. Pubblichiamo intanto l’articolo di Norma Rangeri e Angelo Mastrandrea, la lettera al Manifesto sottoscritta dai circoli di Bologna, Padova, Pietrasanta e dal manifesto sardo, un intervento di Guido Ambrosino. (Red)
Noi, voi e il Manifesto
(di Norma Rangeri, Angelo Mastrandrea)
La lettera dei circoli al Manifesto
(dei Circoli del Manifesto)
A chi vendere il manifesto: a un padrone o ai suoi lettori?
(di Guido Ambrosino)

Noi, voi e il Manifesto

14 Ottobre 2012
Norma Rangeri, Angelo Mastrandrea
Care lettrici e lettori, sostenitori, simpatizzanti e militanti del manifesto, il purgatorio della liquidazione coatta amministrativa è agli sgoccioli Continua »

Lettera dei circoli al Manifesto

14 Ottobre 2012

Cari compagne/i  TUTTE/I del manifesto,

vi scriviamo direttamente nella consapevolezza che questa lettera non verrebbe pubblicata sul (nostro) vostro giornale Continua »

A chi vendere il manifesto: a un padrone o ai suoi lettori?

14 Ottobre 2012
Guido Ambrosino*
Berlino, 11 ottobre 2012
Difficile, per chi non sta nella redazione di via Bargoni, tanto più da Berlino, capire cosa sta succedendo al manifesto Continua »

Lettera aperta di Marcello Madau: Buon lavoro compagne e compagni

4 Ottobre 2012
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In questi giorni il compagno Marcello Madau ci ha comunicato che il carico di impegni della sua vita quotidiana e professionale gli rendono incompatibile la prosecuzione della militanza nel manifesto sardo. Ci dispiace questo allontanamento anche se siamo sicuri che la sua collaborazione, come lo stesso Marcello sottolinea, continuerà in altre forme. Per queste ragioni evitiamo dunque la retorica che accompagna queste circostanze, spesso corredate dagli  auguri per le nuove attività. Siamo sicuri che Marcello continuerà ad occuparsi dei suoi interessi culturali con l’impegno e la coerenza di sempre. È d’obbligo piuttosto un ringraziamento per il carico di lavoro che si è assunto col manifesto sardo nel corso di questi anni. Continua »

Il numero 131

1 Ottobre 2012
Presentazione
Ma quanti cardi possono crescere in Sardegna? (Stefano Deliperi)
L’odore acre della miniera (Marino Canzoneri)
Diritto al lavoro e ambiente (Marco Ligas)
Sosteniamo il referendum per l’articolo 18 (Red)
E adesso internateci tutti (Roberto Loddo)
Notti padane. Il Nord si sveglia prima (Valeria Piasentà)
Terra di tutti, terra di nessuno (Mario Cubeddu)
Marrendi su tempus (Alfonso Stiglitz)
Dosta (Salvatore Drago)

Continua il dibattito sulle difficoltà che sta vivendo il Manifesto. Se ne parla all’interno della redazione, fra i lettori e i collaboratori. Il manifesto sardo riporta gli articoli già apparsi sul quindicinale nei numeri precedenti:

Il dibattito nel manifesto (Marco Ligas)
Manifesto difficile (Red)
Da dove ripartire (Rossanda Rossanda)
Per la riunione dei circoli a Bologna (Marco Ligas e Marcello Madau)
Sull’assemblea a Solaio di Pietrasanta (Circolo del Manifesto Versilia)
Circolazione di ferragosto (Circolo del Manifesto Sardegna)

Ma quanti cardi possono crescere in Sardegna?

1 Ottobre 2012
Stefano Deliperi
In questi giorni scadono i termini per la presentazione di “osservazioni” nell’ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) Continua »

L’odore acre della miniera

1 Ottobre 2012
Marino Canzoneri

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior
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Diritto al lavoro e ambiente

1 Ottobre 2012
Marco Ligas
Parlando dell’Ilva Rossana Rossanda ha ribadito che è giusto operare insieme per il lavoro e la salute. Ma padronato e lavoratori, si chiede Rossanda Continua »

Sosteniamo il referendum per l’articolo 18

1 Ottobre 2012

Il Manifesto Sardo aderisce all’appello per la creazione di un comitato unitario sardo per il referendum sul ripristino dell’articolo 18. Continua »

E adesso internateci tutti

1 Ottobre 2012
Roberto Loddo
Tra sei mesi chiudono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari o riaprono i manicomi in Sardegna? Continua »

Notti padane. Il Nord si sveglia prima

1 Ottobre 2012
Valeria Piasentà
Il numero dei disoccupati in Lombardia è cresciuto di 105.000 unità rispetto al 2011 (fonte Unioncamere Lombardia, 6 settembre) Continua »

Terra di tutti, terra di nessuno

1 Ottobre 2012
Mario Cubeddu
La storia dei beni comuni e della loro gestione è anche specchio dei rapporti tra le classi sociali, della vicenda dei gruppi dirigenti e del loro rapporto con la società Continua »

Marrendi su tempus

1 Ottobre 2012
Alfonso Stiglitz
Marrendi su tempus potrebbe essere, più o meno, la traduzione in sardo del titolo del Convegno Gardening time / Scavando nel tempo, che si è tenuto a Cambridge Continua »

DOSTA

1 Ottobre 2012
Salvatore Drago
Si è costituita a Cagliari l’associazione DOSTA, formata da persone di etnia rom provenienti dal campo sulla 554, aperta ad altre associazioni rom e gagè Continua »

Da dove ripartire

22 Settembre 2012

Inseriamo questo ampio e importante intervento di Rossana Rossanda, pubblicato il 19 settembre scorso su ‘il manifesto’, che in maniera esemplare colloca la crisi del quotidiano all’interno di un contesto nazionale e internazionale, analizzato con dettaglio.
Ciò che dice sul manifesto è importante. Le parole sono attente e dure. Crediamo – come militanti del giornale e dei circoli – che la discussione debba accendersi definitivamente: ‘il manifesto’ è un quotidiano troppo prezioso a sinistra. La sua proprietà reale ci sembra vada ben oltre fondatori, redattori e circoli (Red).

Rossana Rossanda

La discussione sul manifesto è partita male. La prima domanda non è di «di chi è» ma «che cosa è» il manifesto. Anche per ragioni economiche. Un giornale è nel medesimo tempo una merce, se lettori non lo comprano fallisce. Occorre chiedersi perché da diversi Continua »